Tûranor PlanetSolar

Tûranor PlanetSolar, nota anche con il nome del progetto PlanetSolar, è la più grande nave solare al mondo.[2] È stata progettata da Design LOMOcean, costruita da Knierim Yachtbau presso il cantiere di Howaldtswerke-Deutsche Werft a Kiel, in Germania,[3] e varata il 31 marzo 2010.

Tûranor PlanetSolar
Planet Solar presso il porto di Amburgo
Descrizione generale
TipoCatamarano
Numero unità1
ProprietàPlanetSolar SA
CostruttoriHowaldtswerke-Deutsche Werft
CantiereKnierim Yachtbau, Kiel (Germania)
Completamentogennaio 2010
Entrata in servizio31 marzo 2010
Caratteristiche generali
Dislocamento85
Lunghezza31 m
Larghezza15 m
Altezzam
Propulsione2 Permanent Magnet Synchronous Electrical Motors - 60kW

2 Permanent Magnet Synchronous Electrical Motors - 10kW

Velocità7.5 (max 14) nodi
Equipaggio4
Passeggeri40
dati tratti da das-solarboot.de[1]
voci di navi presenti su Wikipedia

L'iniziatore e fondatore del progetto è l'eco-esploratore ed eco-imprenditore Raphael Domjan, assieme ad altri co-fondatori: Paola Ghillani, Stefan Nowak e Pierre-Marcel Favre. L'idea nacque in Islanda, dove Raphael Domjan, constatato lo scioglimento dei ghiacciai,[4] decise di presentare alla stampa il suo progetto, il 16 marzo 2006 a Yverdon-les-Bains, in Svizzera.[5]

Da maggio 2012, Tûranor è divenuto il primo veicolo elettrico a energia solare a circumnavigare il globo.[6][7]

Il nome Tûranor, derivato dal romanzo Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien, è traducibile come "il potere del sole".[8]

Caratteristiche tecniche modifica

 
La nave in fase di costruzione

L'imbarcazione è ricoperta da oltre 500 metri quadrati di pannelli solari con una potenza nominale di 93 kW,[9]è presente infatti il rischio di incendi per l'energia prodotta e contenuta in una sola nave. I pannelli generatori sono a loro volta collegati a uno dei due motori elettrici dislocati in ognuno dei due scafi.[2] È stata costruita interamente in materiale composito: fibra di carbonio con pannelli a sandwich a nido d'ape con densità diverse a seconda del tipo di struttura (scafo, puntone, ecc.). La sua carena è in grado di ospitare 200 persone,[10] e grazie alla sua particolare forma è in grado di raggiungere una velocità massima di quattordici nodi.[1] La barca può navigare sia di giorno che di notte grazie alle batterie immesse negli scafi che accumulano l'energia derivata dai pannelli solari. Secondo i suoi costruttori, la barca deve essere in grado di garantire un'autonomia di tre giorni. Lo scafo della barca è stato testato in galleria del vento, per determinare l'idrodinamica e aerodinamica dello stesso. Questa barca, lunga 31 metri, è stata progettata per essere utilizzata in futuro come uno yacht di lusso, subito dopo la fine del tentativo di record.[11]

La barca è stata registrata in Svizzera ed è stata finanziata da un imprenditore tedesco. Il costo di costruzione è stato di 12,5 milioni di euro.[12]

Data la sua dipendenza totale dall'irradiamento solare, uno staff di meteorologi ha costantemente fornito dati per una navigazione ottimale, dove l'ottimizzazione tra i dati meteorologici ed il percorso sono stati forniti mediante un apposito software di routing, in grado di esaminare anche il livello di carica della batteria e il livello di irradiamento del sole.[13]

Circumnavigazione del globo modifica

 
Vista posteriore

Il 27 settembre 2010 il Tûranor PlanetSolar ha iniziato il suo viaggio attorno al mondo, partendo dal Principato di Monaco. Con questa spedizione, gli iniziatori del progetto hanno voluto coinvolgere l'opinione pubblica sull'importanza delle energie rinnovabili per la tutela dell'ambiente. L'equipaggio di sei persone ha circumnavigato il globo con il solo ausilio dell'energia solare. Il capitano della spedizione è il francese Patrick Marchesseau. Gli altri partecipanti sono Christian Ochsenbein (Berna, Svizzera) e il nostromo Jens Langwasser (Kiel, Germania), nonché l'iniziatore del progetto Raphael Domjan (Yverdon-les-Bains, Svizzera). Sulla prima tratta, attraverso l'Oceano Atlantico, hanno fatto parte dell'equipaggio il tecnico Daniel Stahl (Kiel, Germania) e la reporter Mikaela von Koskull (Finlandia).[14] Il 27 novembre 2010, la barca solare ha raggiunto Miami. Una tappa significativa è stata a Cancún, nel corso della Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite.

A metà del tour mondiale, il capitano franco-canadese Erwann Le Rouzic raggiungendo Numea in Nuova Caledonia verso la metà maggio 2011, ha preso il comando dell'imbarcazione per il prosieguo della circumnavigazione.

 
Vista frontale dell'imbarcazione

A fine maggio 2011, la barca ha attraccato a Brisbane, dove in una cerimonia ufficiale, il "Relay PlanetSolar for Hope", bambini e giovani avevano la possibilità di partecipare e presentare le loro visioni e le loro speranze per un mondo che utilizza l'energia solare, attraverso saggi, video, musiche, disegni e modelli.

Con questa prima spedizione mediante una barca solare attorno a tutto il mondo, la Tûranor PlanetSolar ha raggiunto due record:[13]

  • la più veloce traversata dell'Oceano Atlantico in barca solare: 26 giorni e 34 minuti, precedentemente detenuto dal Sun21 con 26 giorni, 19 ore e 10 minuti;
  • la distanza più lunga mai coperta da un veicolo solare: con 9904 miglia nautiche o 18.342 chilometri di distanza, superando il precedente record di 15.070 chilometri ottenuto dal Midnight Sun Solar Race Team tra il Canada e gli Stati Uniti d'America.

Dopo 584 giorni, precisamente il 4 maggio 2012, la Tûranor PlanetSolar ha fatto ritorno a Monaco dopo aver circumnavigato tutto il globo. Durante il viaggio vi furono problemi tecnici al sistema dell'elica che costrinsero la nave a rimanere in un porto asiatico per due settimane di manutenzione. La nave è ora prevista per un restyling in modo che possa essere in seguito noleggiata dai turisti per tour nel Mar Mediterraneo. Sono previste crociere con 12 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio a bordo.[6]

Già in precedenza la Ady Gil, una barca alimentata a biodiesel e progettata da LOMOcean Design, aveva tentato di impostare un record circumnavigando il mondo, ma il 7 gennaio 2010 affondò in seguito ad una collisione con la baleniera giapponese MV Shōnan Maru 2.[15]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Technical Data Sheet, su das-solarboot.de, PlanetSolar (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2010).
  2. ^ a b (EN) Fabrizio Pilato, PlanetSolar 100′ catamaran has 38,000 photovaltaic solar cells, set to sail in March, su mobilemag.com, Mobile Magazine, 26 febbraio 2010. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2010).
  3. ^ (EN) Tûranor PlanetSolar, su knierim-yachtbau.de, Knierim Yachtbau (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2010).; (EN) The solar boat PlanetSolar is launched during ceremony in Kiel, su fotoglif.com, Reuters. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2015).
  4. ^ Solar boat promotes path to cleaner fuel, su turner.mo2do.net. URL consultato l'11 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).
  5. ^ Barca svizzera in acque pericolose, su info.rsi.ch. URL consultato l'11 maggio 2012.
  6. ^ a b (DE) Hanna Gieffers, Ankunft in Monaco: Solarboot schafft Weltumrundung in 584 Tagen, su Spiegel Online, 4 maggio 2012. URL consultato il 5 maggio 2012.
  7. ^ Il viaggio del Planet Solar, su radiomontecarlo.net, www.radiomontecarlo.net. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2012).
  8. ^ (DE) A Milestone in the Progress of Solar Mobility, su das-solarboot.de, PlanetSolar (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2010).; L'eco-catamarano è pronto per la conquista del mondo, 13:54, su repubblica.it, 11 maggio 2012.
  9. ^ (EN) PlanetSolar Unveils World's Largest Solar Boat, su ens-newswire.com, Environment News Service, 27 febbraio 2010. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2013).
  10. ^ (EN) Nate Kharrl, Solar Planet Plans to Circle the Earth on Solar Power, su ecofactory.com, Eco Factory, 13 aprile 2009. URL consultato il 24 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2011).
  11. ^ (EN) PlanetSolar [collegamento interrotto], su lomocean.com, LOMOcean Design. URL consultato il 24 aprile 2010.
  12. ^ (DE) Frank Behling, Das Solarschiff fährt, su kn-online.de, Kieler Nachrichten, 24 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2010).
  13. ^ a b (EN) Solar-powered boat Türanor raises hopes of a sun-fuelled future, su guardian.co.uk. URL consultato il 10 maggio 2012.
  14. ^ (EN) Maiden II fighting to stay in touch with Club Med - Mikaela Von Koskull reports from the big cat, as the crew tries to hold pace with Club Med's record, su thedailysail.com. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  15. ^ (EN) Chris Gaylord, PlanetSolar: The sun-powered super yacht, su The Christian Science Monitor, 26 febbraio 2010.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica