TA15

Tomba di Amarna 15

TA15 (Tomb of Amarna 15) è la sigla che identifica una delle Tombe dei nobili ubicate nell'area dell'antica Akhetaton, oggi nota come Amarna, capitale voluta e costruita dal faraone Amenhotep IV/Akhenaton della XVIII dinastia. La città venne abbandonata circa 30 anni dopo la sua fondazione; le tombe vennero abbandonate e in parte riutilizzate in epoca moderna come romitaggi di monaci copti. L'abbandono millenario e i danni causati dalla presenza umana hanno spesso reso irriconoscibili le strutture originarie e danneggiato pesantemente, quando non reso illeggibili, scene pittoriche e rilievi parietali.

TA15
Tomba di Suty
Planimetria schematica della Tomba TA15
CiviltàAntico Egitto
Utilizzotomba
EpocaXVIII dinastia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
LocalitàAmarna
Amministrazione
PatrimonioNecropoli amarniana
EnteMinistero delle Antichità
Visitabile
Sito webwww.amarnaproject.com/
Mappa di localizzazione
Map
Mappa di localizzazione: Egitto
Necropoli Amarna
Necropoli Amarna
La posizione della necropoli di Amarna in Egitto

Titolare modifica

TA15 era la tomba di:

Titolare Titolo Necropoli Dinastia/Periodo Note
Suty Portatore di stendardo della guardia personale di Neferkheperura-waenra[N 1] (Akhenaton)[1][2] Amarna XVIII dinastia area meridionale

Biografia modifica

Nessuna notizia biografica è ricavabile dalla tomba amarniana[3].

La tomba modifica

TA15 costituisce un esempio di tomba a croce latina cui è associata, tuttavia, un'ampia sala, perpendicolare alla sala trasversale, il cui soffitto, qualora fosse stata terminata, sarebbe stato sorretto da sei colonne; solo una di queste venne realizzata quasi completamente, mentre le altre cinque sono ancora a livello di pilastro a base quadrata. La tomba non venne mai ultimata, fatta salva la facciata, che presenta sugli stipiti petizioni funebri[4][5][6].

Note modifica

Annotazioni modifica

  1. ^ Neferkheperura-Waenra era il nome di incoronazione, o praenomen, di Akhenaton

Fonti modifica

  1. ^ Porter e Moss 1968, Parte IV, p. 225.
  2. ^ Reeves 2001, p. 137.
  3. ^ Davies 1903, Parte IV, p. 25.
  4. ^ Davies 1903, Parte IV, p. 31, per la traduzione delle petizioni e delle preghiere qui riportate.
  5. ^ Porter e Moss 1968, Vol. IV, pp. 225.
  6. ^ Davies 1903, Parte IV, p. 25, Tavv. XXXVIII-XXXIX.

Bibliografia modifica

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