Il tabbouleh o tabulè (in arabo تبولة?; anche taboleh o tab(b)uli) è una pietanza araba del Vicino Oriente, appartenente alla cucina levantina. Consiste in un'insalata a base di prezzemolo[1], con bulgur, cipollotti e menta tritati fini e con pomodoro e cetrioli a tocchettini, il tutto condito con succo di limone e olio di oliva. Durante il pasto è normalmente servito all'inizio nell'ambito delle Meze. Alcune varianti usano la semola di grano.

Tabbouleh
Origini
Altri nomitabulè
Luogo d'origineBandiera del Libano Libano
DiffusioneVicino Oriente
Dettagli
Categoriaantipasto
Ingredienti principaliprezzemolo
bulgur
cipollotti
menta
pomodoro
cetrioli
succo di limone

Etimologia modifica

Il termine tabbūle deriva dall'arabo levantino. Il significato di questa parola in questa lingua è quello di "leggermente speziato".

Varianti regionali modifica

Originario delle montagne della Siria e del Libano[2], il tabbouleh è diventato l'insalata più diffusa nella cucina mediorientale[3].

Nel mondo arabo ed in particolare in Siria è normalmente servito fra le Meze[4][5] e guarnito con della lattuga[6].

La variante libanese utilizza più prezzemolo che bulgur, mentre nelle varianti siriana e palestinese questo secondo elemento è presente in quantità predominante.

Esiste una variante nella cucina turca di questo piatto, conosciuta come kısır, mentre un analogo piatto nella cucina armena è noto come itch. A Cipro, dove il piatto è stato introdotto dai libanesi, è noto come tambouli.

In Libano, la coltivazione della varietà di grano salamouni, essenzialmente nella regione di Hawran, nei monti e nella valle della Beqa' e Baalbek, era considerata nel XIX secolo come la migliore per realizzare il bulgur per la preparazione del tabbouleh[7].

Note modifica

  1. ^ Stefania Zecca, Tabbouleh: la ricetta dell’insalata di bulgur tipica libanese, su cookist.it. URL consultato il 13 dicembre 2022.
  2. ^ (EN) Corby Kummer, 1,001 Foods to Die For, Andrews McMeel Publishing, 2007, p. 172, ISBN 978-0-7407-7043-2.
  3. ^ Basan (2007), pp. 180-181.
  4. ^ Wright (2001), p. 251.
  5. ^ (EN) Arthur L. Meyer e Jon M. Vann, The Appetizer Atlas: A World of Small Bites, John Wiley and Sons, 2003, p. 353.
  6. ^ (EN) Terry Carter et al., Syria and Lebanon, Lonely Planet, 2004.
  7. ^ Nabhan (2008), pp. 77-78.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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