Tamal del Perù

piatto peruviano

Il Tamal del Perù è una variante dei tamales, piatto appartenente alla cucina mesoamericana, la cui origine risale probabilmente ad un periodo compreso tra l'8000 e il 5000 a.C.[1] Aztechi, Maya, Olmechi e Toltechi lo utilizzavano come razione di cibo facilmente trasportabile per eserciti, cacciatori e viaggiatori. Ci sono testimonianze dell'utilizzo dei tamal anche tra gli Inca, molto tempo prima dell'arrivo dei conquistadores spagnoli.

Tamales de Lunahuaná

L'antropologo peruviano Humberto Rodríguez Pastor ritiene invece che questo piatto sia di origine afroperuviana e quindi introdotto nella gastronomia peruviana dagli schiavi provenienti dalla costa atlantica.[2]

Varianti modifica

Nella gastronomia del Perù esistono diversi tipi di tamales a seconda della regione:

  • Nella Costa, con carne di manzo, maiale, o pollo. Alcuni ci aggiungono uovo bollito, olive o arachidi bollite.
  • Nel Nord del Perù si prepara il Tamal Norteño, con coriandolo, che lo fa diventare di colore verde
  • Sulla Cordigliera delle Ande, si prepara in modo simile alla pachamanca.
  • Tamales con mais giallo.
  • Tamales con mais bianco.
  • Tamales con mais giovane (choclo, ovvero mais ancora giovane dai grani verdi e lattiginosi)
  • Tamales di farina di mais secco.
  • Tamales avvolti in foglie (pancas) di mais o con foglie di platano.
  • Tamales dolci con zucchero di canna o panela (chancaca) anche detti Humitas. Si producono anche humitas a base di manioca che prendono il nome di Chapanas.
  • Tojtochi, predominante sulle montagne del sud del paese, principalmente a Puno.

Le varianti si distinguono anche per forma e dimensione: per esempio, nella zona sud del paese (Mala, Chincha, Pisco e Ica) fanno tamales che arrivano a pesare anche più di due chili.

Un'altra nota distintiva consiste nel modo di cottura: possono essere cotti al vapore, o con il procedimento della Pachamanca (cottura sotto terra, al riverbero di pietre), o alla brace (Qanq'as). Ad esempio, il Shatu (tipico del nord di Lima, nella zona di Ancash) viene bollito in una pentola e servito alla base di canne dolci di mais tritate (Urwas). Un altro esempio, la Qanq'a, viene cotta in una piastra di ferro, o pentola, o pentola di argilla (chiamata Q'analla), e cotta direttamente alla brace.

Il ripieno dei tamales varia a seconda della regione in cui viene preparato. Gli ingredienti più utilizzati possono essere: carne di maiale, carne di pollo, carne di manzo, prosciutto serrano affumicato, uovo sodo, olive, uva passa, arachidi, chicharrones, con differenti erbe aromatiche e peperoncini.

Il tamal bianco, il verde cusqueño e il giallo, sono preparati con farina di mais tritata finemente e può avere o meno il ripieno; sono avvolti con foglie verdi di mais e cotti al vapore; sono di piccole dimensioni, ideali per le feste come aperitivo o come spuntino. Possono essere dolci, salati, o piccanti.

Note modifica

  1. ^ Hoyer e Snortum, "Tamales".
  2. ^ Humberto Rodríguez Pastor, "La vida en el entorno del tamal peruano".

Bibliografia modifica

  • Fundación Felipe Antonio Custer, “El arte de la cocina peruana”. Quebecor World Perú S.A., Año 2000. ISBN 9972-9298-0-9
  • Erika Fetzer, "Sabores del Perú". "La cocina peruana desde los incas hasta nuestros días". Viena Ediciones, Barcelona, enero de 2004, ISBN 84-8330-249-7
  • Tras la sazón afroperuana. El Comercio, 30.1.2008 [collegamento interrotto], su elcomercio.com.pe.

Voci correlate modifica

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