I tanaidacei[1] (Tanaidacea Dana, 1849) sono un ordine di crostacei che costituiscono un gruppo minore all'interno della classe Malacostraca. Ci sono circa 940 specie di tanaidacei.

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Tanaidacei
Hoplopolemius propinquus (Richardson, 1902)
Classificazione scientifica
Regno Animalia
Sottoregno Bilateria
Superphylum Ecdysozoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Crustacea
Classe Malacostraca
Superordine Peracarida
Ordine Tanaidacea
Dana, 1849

Descrizione modifica

I tanaidacei sono piccoli crostacei simili ai gamberetti. Gli adulti misurano da 0,5 fino a 120 millimetri (0,020 fino a 4,7 in); la maggior parte delle specie vanno da 2 fino a 5 millimetri (0,08 fino a 0,2 in). Il carapace copre i primi due segmenti del torace. Sul torace ci sono tre paia di arti: un piccolo paio di maxillipedi, un paio di grandi gnatopodi artigliati e un paio di pereiopodi adattati a scavare nel fango. I restanti sei segmenti toracici non hanno arti, cosa particolarmente insolita nei crostacei, ma ciascuno dei primi cinque segmenti addominali normalmente porta i pleopodi. L'ultimo segmento è fuso con il telson e porta una coppia di uropodi[2].

Le branchie si trovano sulla superficie interna del carapace. Gli arti toracici spingono l'acqua verso la bocca, che filtra piccole particelle di cibo. Alcune specie cacciano attivamente le prede, sia come unica fonte di cibo, sia in combinazione con l'alimentazione tramite filtraggio dell'acqua[2].

Habitat modifica

La maggior parte delle specie sono marine, ma alcune si trovano anche in habitat costieri d'acqua dolce o in estuari. I tanaidacei vivono abitualmente sul fondo marino, in acque poco profonde, ma alcune specie si trovano in acque molto profonde, superando in alcuni casi i 9000 m. In alcuni ambienti di mare profondo, rappresentano la fauna più abbondante e diversificata che si possa trovare.

Biologia modifica

I tanaidacei non passano attraverso un vero e proprio stadio planctonico. Il primo periodo dello sviluppo viene trascorso all'interno del marsupium della madre. Successivamente, le post-larve, chiamate manca, emergono come forme epibentiche. Alcune specie sono ermafrodite[2].

Tassonomia modifica

L'ordine Tanaidacea è suddiviso nei seguenti sotto-ordini, superfamiglie e famiglie[3]:

Note modifica

  1. ^ Tanaidacei, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ a b c (EN) Barnes, Robert D., Invertebrate Zoology, Filadelfia, Holt-Saunders International, 1982, pp. 768–769, ISBN 0-03-056747-5.
  3. ^ (EN) WoRMS (2018), Tanaidacea, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 7 maggio 2018.
  4. ^ (EN) Richard W. Heard, Andrés G. Morales-Núñez, María de Lourdes Serrano-Sánchez, Marco A. Coutiño, Ricardo Barragán e Francisco J. Vega, A new family, genus and species of Tanaidacea (Crustacea; Apseudomorpha) from the Lower Cretaceous (Aptian) of Chiapas, Mexico: Systematic revisions, including designation of two new Paleozoic families, and paleoenvironmental observations, in Journal of South American Earth Sciences, Article 102609, vol. 102, 2020, DOI:10.1016/j.jsames.2020.102609.

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