Teaser and the Firecat

album di Cat Stevens del 1971

Teaser and the Firecat è il quinto album del cantautore Cat Stevens, pubblicato nel 1971.

Teaser and the Firecat
album in studio
ArtistaCat Stevens
Pubblicazione1971
Durata32:09
Dischi1
Tracce10
GenereFolk rock
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera della Germania Germania[1]
(vendite: 500 000+)
Cat Stevens - cronologia
Album precedente
(1970)
Album successivo
(1972)

Descrizione modifica

Il titolo dell'album è ispirato all'omonimo libro per bambini scritto e illustrato dallo stesso Stevens, in cui il protagonista Teaser e il suo gatto vogliono riportare al suo posto nel cielo la Luna, caduta sulla Terra.

Il brano Morning Has Broken fu pubblicato anche come singolo nel 1972 e divenne uno fra i più celebri del cantautore; la versione in studio vede ospite Rick Wakeman al pianoforte. Il testo, scritto nel 1931 da Eleanor Farjeon, è uno dei vari adattamenti sul tema di un inno natalizio tradizionale scozzese del XVIII secolo, intitolato in gaelico: Leanabh an àigh («Figlio della gioia») ma noto anche come: Bunessan dal nome della località dell'isola di Mull dove fu tradotto in inglese per la prima volta. Nelle edizioni dell'album pubblicate prima del 1980, il brano risultava accreditato interamente a Stevens, così come tutte le altre tracce del disco.

La traccia Rubylove è caratterizzata da una strofa cantata in greco e dall'accompagnamento di bouzouki in stile greco tradizionale, su un metro dispari.

Tracce modifica

Testi e musiche di Cat Stevens eccetto dove indicato.

Lato A
  1. The Wind – 1:40
  2. Rubylove – 2:35
  3. If I Laugh – 3:20
  4. Changes IV – 3:27
  5. How Can I Tell You – 4:25
Lato B
  1. Tuesday's Dead – 3:34
  2. Morning Has Broken – 3:15 (testo: Eleanor Farjeon – musica: tradizionale, arr. Stevens)
  3. Bitterblue – 3:07
  4. Moonshadow – 2:57
  5. Peace Train – 4:10

Musicisti modifica

Collegamenti esterni modifica

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  1. ^ (DE) Cat Stevens – The Teaser And The Firecat – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 21 gennaio 2023.