Teatro del Pacifico sud-occidentale della seconda guerra mondiale

Il Pacifico Sud-Occidentale è stato, insieme a quello dell'Oceano Pacifico, una delle due aree operative durante la Guerra del Pacifico[1] parte del secondo conflitto mondiale, tra il 1942 e il 1945. Il Pacifico Sud-Occidentale incluse le Filippine, le Indie orientali olandesi (escludendo Sumatra), il Borneo, l'Australia, i territori australiani della Nuova Guinea (includendo anche l'arcipelago delle Bismarck), la parte occidentale delle Isole Salomone e altri territori prossimi. In termini militari gli Alleati indicarono l'area come South West Pacific Area (Comando del Pacifico Sud-Ovest).

Teatro del Pacifico sud-occidentale
parte del teatro del Pacifico della seconda guerra mondiale
Datadicembre 1941 - agosto 1945
Luogooceano Pacifico sud-occidentale
Esitovittoria degli Alleati
Schieramenti
Comandanti
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l'incrociatore australiano HMAS Canberra (sinistra al centro) protegge tre navi da trasporto Alleate (sullo sfondo e al centro verso destra) impegnate nello sbarco di truppe e rifornimenti a Tulagi.
Truppe giapponesi caricano una nave da guerra in preparazione di una missione del Tokyo Express durante il 1942.

Nell'area, le forze dell'Impero giapponese operarono principalmente contro le forze degli Stati Uniti e dell'Australia. I comandi olandesi, filippini, britannici, messicani e altri ebbero ruoli minori nell'ambito delle azioni nell'area.

La maggior parte delle forze giapponesi nell'area faceva parte del Southern Expeditionary Army Group (Gruppo di Armate di Spedizione Meridionale), che fu costituito il 6 novembre del 1941, sotto il comando del generale Hisaichi Terauchi (conosciuto anche come Conte Terauchi), che aveva il compito di attaccare e occupare i territori del sud-est asiatico e del Pacifico meridionale.

Il 30 marzo del 1942, fu formato l'Allied South West Pacific Area command (SWPA) (Comando alleato del sud-ovest del Pacifico), e il generale statunitense Douglas MacArthur venne nominato Supreme Allied Commander South West Pacific Area.[2] (Comandante supremo del Pacifico Sud-Occidentale). Il comando del Teatro dell'Oceano Pacifico venne assegnato all'ammiraglio Chester Nimitz.

Storia modifica

Le forze giapponesi ebbero inizialmente importanti successi contro le forze alleate, inizialmente denominate ABDA (American, British, Dutch, Australian) nel settore delle Indie Olandesi, delle Filippine e delle isole del sud-est pacifico, come le Marshall, le Caroline e parte della Nuova Guinea. Le azioni erano state accuratamente preparate, condotte da forze addestrate, motivate e relativamente ben equipaggiate ma soprattutto con una componente aeronavale che godeva di una superiorità schiacciante. Di fronte erano schierate forze mal equipaggiate, con armamenti, navi ed aerei obsoleti e con un morale assolutamente insufficiente a contrastare gli attacchi dei giapponesi. Le ostilità iniziarono il giorno dopo l'attacco di Pearl Harbor e videro la rapida conquista delle Filippine, delle Indie Olandesi e delle Isole Salomone. Grazie anche alla Thailandia le forze francesi in Indocina vennero rapidamente sopraffatte e dopo poche settimane cadde Singapore.

Dopo la sconfitta giapponese della battaglia delle Midway, il potere aeronavale alleato cominciò a spostare il centro di gravità dei combattimenti verso il Giappone, partendo dalle basi australiane e neozelandesi. La campagna di Guadalcanal segnò la prima grave sconfitta giapponese e progressivamente le forze dell'Impero Giapponese iniziarono a cedere terreno. Dopo le Caroline, gli Alleati iniziarono l'offensiva definita "a salti di rana" da parte del generale MacArthur, che portò alla riconquista dapprima delle Filippine, poi di Guam, Tinian, Saipan.

Maggiori battaglie del teatro modifica

Note modifica

  1. ^ Gli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale avevano tre teatri operativi: MTO (teatro operativo del Mediterraneo), comprendente Nord Africa e Italia, ETO (teatro operativo europeo) comprendente l'Europa continentale e PTO (teatro operativo del Pacifico), comprendente tutto l'Oceano Pacifico
  2. ^ Robert J. Cressman, p. 84.
  3. ^ Paul S. Dull, p. 61.
  4. ^ a b c d e f Paul H. Silverstone, pp. 9-11.
  5. ^ Paul S. Dull, p. 75.
  6. ^ Paul S. Dull, p. 91.
  7. ^ E. B. Potter, Chester W. Nimitz, p. 695.
  8. ^ E. B. Potter, Chester W. Nimitz, p. 697.
  9. ^ E. B. Potter, Chester W. Nimitz, p. 699.
  10. ^ E. B. Potter, Chester W. Nimitz, p. 701.
  11. ^ a b c d e f E. B. Potter, Chester W. Nimitz, p. 732.
  12. ^ a b Bougainville era politicamente parte del Territorio della Nuova Guinea, ma geograficamente appartiene alle isole Salomone: fa perciò parte di entrambe le campagne
  13. ^ a b c d E. B. Potter, Chester W. Nimitz, p. 759.
  14. ^ a b c C. L. Sulzberger, pp. 332-333.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Controllo di autoritàLCCN (ENsh2010007984
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