La tecnofilia (dal greco τέχνη, technē, "arte, capacità"[1] e φίλος, philos, "amato, caro, amico"[2]) è un termine della sociologia con cui si indica la manifestazione di un atteggiamento culturale e psicologico di chi nutre fiducia o prova entusiasmo nei confronti della tecnologia, soprattutto verso le nuove tecnologie che si prospettano sul panorama tecnologico.

Caratteristiche modifica

Nel XX e XXI secolo, tali tecnologie sono state rappresentate dall'avvento dei personal computer, dal successo della telefonia mobile, dall'espansione di Internet e dei nuovi media, dalla innovazione costituita dall'Home entertainment e dall'home cinema.[3]

Spesso, il dibattito sull'impatto delle tecnologie e dell'innovazione sulla società si esprime nella semplificatoria contrapposizione tra il trionfalismo apologetico dei tecnofili e il pessimismo dei tecnofobi[4], intendendosi per questi ultimi, coloro i quali condividono un atteggiamento negativo e pessimistico sulle conseguenze del progresso tecnologico. Il riduzionismo implicito in questa polarizzazione degli estremi tende a escludere posizioni teoriche più riflesse e critiche, la laddove un aperto "dibattito delle idee" appare essenziale per "tutelare la carica innovativa" delle tecnologie"[4].

Note modifica

  1. ^ (EN) Henry Liddell e Robert Scott, τέχνη, in A Greek-English Lexicon, 1940.
  2. ^ (EN) Henry Liddell e Robert Scott, φίλος, in A Greek-English Lexicon, 1940.
  3. ^ "Technophilia", in The American Heritage® Dictionary of the English Language, quarta edizione, 2003. Houghton Mifflin Company 23 settembre 2012 https://www.thefreedictionary.com/technophilia
  4. ^ a b Tomás Maldonado, Critica della ragione informatica, 1997 (p. 7)

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica