Telespiza ultima

specie di uccello

Il fringuello di Nihoa (Telespiza ultima Bryan, 1915) è un uccello passeriforme della famiglia dei Fringillidi[2].

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Fringuello di Nihoa
Maschio (destra) e femmina (sinistra)
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Famiglia Fringillidae
Sottofamiglia Carduelinae
Tribù Drepanidini
Genere Telespiza
Specie T. ultima
Nomenclatura binomiale
Telespiza ultima
Bryan, 1915

Etimologia modifica

Il nome scientifico della specie, ultima, venne scelto dal suo scopritore William Alanson Bryan in quanto egli si disse sicuro che nessun'altra specie di fringillide endemico sarebbe stata più scoperta alle Hawaii dopo di essa: Bryan venne tuttavia smentito appena quattro anni dopo con la scoperta dell'uncibecco di Lanai, e nuovamente (seppur in maniera postuma, essendo venuto a mancare nel 1947) con la scoperta del poo uli nel 1974.

Descrizione modifica

 
Femmina in natura.

Dimensioni modifica

Misura 15–17 cm di lunghezza, per 21-28 g di peso[3]

Aspetto modifica

Questi animali somigliano molto al congenere fringuello di Laysan, rispetto al quale presentano uncinatura della parte superiore del becco molto meno accentuata e quasi del tutto assente, oltre ad essere nel complesso più piccoli e di colorazione più chiara.
In questa specie è presente dimorfismo sessuale: i maschi, infatti, presentano testa e petto gialli, ventre e sottocoda bianchi, dorso grigio con ali, coda e codione marroni striate di nero. Le femmine, invece, presentano estensione del giallo molto meno estesa ed in generale colorazione più sobria e tendente al bruno. In ambedue i sessi, il becco è grigio-avorio con punta nera, gli occhi sono bruni e le zampe sono di color carnicino.

Biologia modifica

Si tratta di uccelli che all'infuori della stagione riproduttiva vivono perlopiù in coppie o in piccoli gruppi, tenendosi in contatto fra loro durante i rapidi spostamenti fra i cespugli alla continua ricerca di cibo con una serie di richiami cinguettanti.

Alimentazione modifica

Il fringuello di Nihoa è un uccello onnivoro, la cui dieta è molto generalista e opportunista e, pur basandosi su vegetali (foglie, frutti e fiori di Chenopodium, semi ancora immaturi di Portulaca villosa[3]), comprende anche insetti e, quando disponibili, anche uova di uccelli marini e carne proveniente da carcasse[4][5].

Riproduzione modifica

Questi uccelli sono monogami e formano coppie stabili: la stagione riproduttiva cade durante la prima metà dell'anno, cominciando in febbraio e protraendosi fino a luglio[3].

Il nido viene edificato in cavità rocciose, fessure della roccia o nei cumuli di roccia friabile delle scogliere, fra i 250 e i 2000 m sopra il livello del mare: alla sua costruzione partecipano ambedue i partner, utilizzando perlopiù fibre vegetali intrecciate a coppa. Al suo interno, la femmina depone tre uova, che essa provvede a covare da sola per circa 16 giorni, mentre il maschio sorveglia il nido e si occupa di reperire il cibo per entrambi: i pulli, ciechi ed implumi alla nascita, vengono accuditi da entrambi i genitori, e raggiungono l'indipendenza a circa un mese e mezzo dalla schiusa[6].

Distribuzione e habitat modifica

Come intuibile dal nome comune, il fringuello di Nihoa è endemico dell'isola di Nihoa, nel nord-ovest dell'arcipelago delle Hawaii: una piccola popolazione di questi uccelli è stata introdotta nelle French Frigate Shoals, a fini di conservazione della specie[1].

L'habitat di questa specie è rappresentato dalle aree arbustive ed erbose, che coprono circa i due terzi dell'isola[7].

Conservazione modifica

Presente in passato (in base a quanto osservabile dai resti subfossili) anche su Molokai, attualmente il fringuello di Nihoa conta una popolazione stimata nel 2012 in circa 1000-3000 esemplari, distribuiti su un areale di appena 0,43 km²[8]: per questo motivo, fin dall'11 marzo 1967 questi uccelli figurano sulla lista delle specie in pericolo stilata dall'U.S. Fish and Wildlife Service, e vengono classificati dall'IUCN come "in pericolo critico"[1].

Fra i fattori di minaccia alla sopravvivenza di questi uccelli, vi sono le periodiche infestazioni della cavalletta Schistocerca nitens, introdotta accidentalmente sull'isola, che compete attivamente con questi uccelli per il cibo e ne distrugge l'habitat, oltre ai grandi eventi stocastici sempre in agguato, come incendi, siccità, mareggiate o uragani[9] e l'arrivo di malattie come il vaiolo aviario e la malaria aviaria, alle quali tutti i drepanidini hawaiiani si sono dimostrati estremamente sensibili.

Per garantire la sopravvivenza del fringuello di Nihoa, l'isola è stata inserita nel santuario Papahānaumokuākea, che fornisce terreno protetto per le specie che vi abitano.

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) BirdLife International 2013, Telespiza ultima, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 6 Agosto 2015.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 5 settembre 2015.
  3. ^ a b c (EN) Nihoa Finch (Telespiza ultima), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 22 aprile 2016.
  4. ^ (EN) Berger, A. J., Hawaiian birdlife, Honolulu, University Press of Hawaii, 1972.
  5. ^ (EN) Morin, M. P.; Conant, S., Nihoa Finch Telespiza ultima, in Poole, A.; Gill, F. (ed.), The Birds of North American, Philadelphia, The Birds of North America, Inc, 2002, pp. 1-32.
  6. ^ (EN) VanderWerf, E. A., Hawaiian Bird Conservation Action Plan: NWHI Passerines (PDF), su pacificrimconservation.org, 2012.
  7. ^ (EN) Morin, M. S.; Conant, S.; Conant, P., Laysan and Nihoa Millerbird (Acrocephalus familiaris), in Poole, A.; Gill, F. (ed.), The birds of North America, No. 302, Philadelphia and Washington, DC, The Academy of Natural Sciences and The American Ornithologists' Union, 1997, pp. 1-19.
  8. ^ (EN) VanderWerf, E.A., D. H. Tsukayama, F. A. Amidon, and W. Aldeguer, Nihoa Island biological monitoring and management, U.S. Fish and Wildlife Service, 2011.
  9. ^ (EN) Morin, M. P.; Conant, S., Variables influencing population estimates of an endangered passerine, in Biological Conservation, vol. 67, 1994, pp. 73-84.

Bibliografia modifica

  • (EN) Collar, N. J.; Butchart, S. H. M., Conservation breeding and avian diversity: chances and challenges, International Zoo Yearbook, 2013.
  • (EN) James, H. F.; Olson, S. L., Descriptions of thirty-two new species of birds from the Hawaiian Islands: Part 2. Passeriformes, in Ornithological Monographs, vol. 46, 1991, pp. 1-88.

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