Tellururo di bismuto

composto chimico

Il tellururo di bismuto (Bi2Te3) è un composto di bismuto e tellurio, che si presenta come polvere dal colore grigio. Il bismuto è allo stato di ossidazione +3. È un semiconduttore che, quando è in lega con antimonio o selenio è un efficiente materiale termoelettrico per la refrigerazione o la generazione portatile di energia. Nel tellururo di bismuto sono stati osservati stati superficiali topologicamente protetti.

tellururo di bismuto
Struttura del tellururo di bismuto
Struttura del tellururo di bismuto
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareBi2Te3
Massa molecolare (u)800.761 g/mol
Aspettopolvere grigia
Numero CAS1304-82-1
Numero EINECS215-135-2
PubChem6379155
SMILES
[Te-2].[Te-2].[Te-2].[Bi+3].[Bi+3]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)7.7 g/cm3
Temperatura di fusione858,15[1]
Indicazioni di sicurezza

Proprietà termoelettriche modifica

Il tellururo di bismuto è un semiconduttore stratificato a stretto passaggio avente la cella unitaria trigonale. La struttura delle bande di valenza e conduzione può essere descritta con un modello pluri-ellissoidale avente 6 ellissoidi a energia costante che sono centrati sui piani di riflessione.[2] Il Bi2Te3 si sfalda facilmente lungo l'asse trigonale, a causa del legame di Van der Waals tra atomi di tellurio adiacenti. Per questo, i materiali a base di tellururo di bismuto che sono utilizzati per la generazione di energia elettrica o applicazioni di raffreddamento devono essere policristallini. Inoltre, il coefficiente Seebeck del Bi2Te3 in massa si compensa attorno alla temperatura ambiente, obbligando ad utilizzare, per i dispositivi di generazione di energia, materiali che siano leghe di bismuto, antimonio, tellurio e selenio.[1]

Recentemente, i ricercatori hanno tentato di migliorare l'efficienza dei materiali a base di Bi2Te3 creando strutture in cui una o più dimensioni sono ridotte, come i nanofili o film sottili. In una di queste ricerche si è dimostrato che il tellururo di bismuto di tipo n ha un coefficiente di Seebeck (voltaggio per differenza di temperatura unitaria) aumentato di −287 μV/K a 54 °C[3]. Comunque si deve considerare che il coefficiente di Seebeck e la conduttività elettrica hanno un compromesso: a un maggiore coefficiente di Seebeck corrisponde una diminuita concentrazione di carrier e una diminuita conduttività elettrica.[4]

In un altro caso, i ricercatori riportano che il tellururo di bismuto ha elevata conduttività elettrica, pari a 1,1×105 S·m/m2 con una conduttività termica di reticolo molto bassa, pari a 1,20 W/(m2·K), similare a quella del vetro[5].

Occorrenza modifica

 
Un'immagine al microscopio elettronico di piccoli cristalli di tellururo di bismuto, nella stessa forma cristallina della tellurobismuthite.

La forma minerale moderatamente rara del Bi2Te3 è la tellurobismuthite. Ci sono molti tellururi di bismuto naturali, che differiscono per la stechiometria, come anche composti del sistema Bi-Te-S-(Se), come ad esempio Bi2Te2S (tetradimite).

Note modifica

  1. ^ a b Satterthwaite, C. B. e R. Ure, Electrical and Thermal Properties of Bi2Te3, in Phys. Rev., vol. 108, n. 5, 1957, p. 1164, DOI:10.1103/PhysRev.108.1164.
  2. ^ Caywood, L. P. e G. Miller, Anisotropy of the constant energy surfaces in p-type Bi2Te3 and Bi2Se3 from galvanomagnetic coefficients, in Phys. Rev. B., vol. 2, n. 8, 1970, p. 3209, DOI:10.1103/PhysRevB.2.3209.
  3. ^ Tan, J., Thermoelectric properties of bismuth telluride thin films deposited by radio frequency magnetron sputtering, in Proceedings of SPIE, vol. 5836, 2005, p. 711, DOI:10.1117/12.609819.
  4. ^ H. J. Goldsmid, A. R. Sheard, and D. A. Wright, The performance of bismuth telluride thermojunctions, in Br. J. Appl. Phys., vol. 9, n. 9, 1958, p. 365, DOI:10.1088/0508-3443/9/9/306.
  5. ^ M. Takeiishi et a'., Thermal conductivity measurements of Bismuth Telluride thin films by using the 3 Omega method (PDF), The 27th Japan Symposium on Thermophysical Properties, 2006, Kyoto. URL consultato il 6 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2007).

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