Teresa del Portogallo

regina consorte di León

Teresa Sanchez (Coimbra, 4 ottobre 1178Lorvão, 18 giugno 1250) fu regina consorte di León dal 1191 al 1195, anno in cui si dovette separare dal marito, il re di León Alfonso IX.

Teresa del Portogallo
Regina consorte di Leòn
In carica15 febbraio 1191 –
1195
PredecessoreUrraca López de Haro
SuccessoreBerengaria di Castiglia
NascitaCoimbra, 4 ottobre 1178
MorteLorvão, 18 giugno 1250
Luogo di sepolturaMonastero di Santa Maria di Lorvão
Casa realeCasa portoghese di Borgogna
PadreSancho I del Portogallo
MadreDolce di Barcellona
Consorte diAlfonso IX di León
FigliSancha
Ferdinando
Dolce
ReligioneCattolicesimo
Beata Teresa del Portogallo
Le tre sorelle beate, Sancha (in cielo), Teresa (al centro) e Mafalda (dipinto anonimo del XVIII secolo nel Monastero di Lorvão)
 

Regina consorte di León

 
NascitaCoimbra, 4 ottobre 1178
MorteLorvão, 18 giugno 1250
Venerata daChiesa cattolica
Ricorrenza17 giugno[1]

Biografia modifica

Era figlia del re del Portogallo, Sancho I e di Dolce di Barcellona (1160-1198), figlia della regina di Aragona, Petronilla e del conte di Barcellona, Raimondo Berengario IV[2][3][4].

 
Monastero di Lorvão
 
Sepolcro di Teresa nella chiesa del Monastero di Lorvão

Il cronista Rodrigo Jiménez de Rada, nel suo De Rebus Hispaniæ, la elenca tra i figli di Sancho I e Dolce di Barcellona chiamandola Tarasia, che divenne regina consorte del León e specificò che l'unione era incestuosa[2].
Infatti il 15 febbraio del 1191, a Guimarães, Teresa del Portogallo sposò suo cugino primo, il re del León, Alfonso IX, figlio del re di León Ferdinando II e di Urraca del Portogallo (1151-1188), figlia del re del Portogallo, Alfonso I e dalla regina del Portogallo, Mafalda di Savoia (1125-1158), figlia del 7º Conte di Savoia e Conte d'Aosta e Moriana, Amedeo III e di Matilde di Albon. Per le pressioni della chiesa e per il fatto che il papa Celestino III, a causa di questo matrimonio tra cugini primi, senza la dispensa papale, aveva scomunicato i sovrani del León e aveva lanciato l'interdetto sul regno di León, nel 1195 i due coniugi, anche sotto la minaccia che i figli Ferdinando, Sancha e Dolce furono dichiarati illegittimi, si dovettero separare[5] e Teresa rientrò in Portogallo.
Nel 1198, il matrimonio fu annullato, per consanguineità[5] e Teresa, nel 1200, si ritirò in convento a Lorvão[5].

Alla morte del padre, nel 1211, Teresa ricevette in eredità il castello di Montemor-o-Velho, distretto di Coimbra, unitamente alla città, con le relative rendite. Ma il nuovo re, Alfonso II, rifiutava di consegnargliela, così come rifiutava di consegnare terre e città anche alle altre due sorelle, Sancha e Mafalda. Alfonso temeva che, una volta riconosciuto il diritto di proprietà alle sorelle, eventuali eredi avrebbero poi potuto succedere loro e spezzare l'unità del regno.
Da questo fatto nacque una disputa tra il re e le tre sorelle, che avevano l'appoggio di buona parte della nobiltà; la disputa portò ad un conflitto che vide vincitore il re sui nobili ribelli.
La crisi fu risolta, alla morte di Alfonso, nel 1223, dal suo successore, Sancho II, che consentì alle zie di ricevere le rendite, pur mantenendo il controllo di castelli e città.
Finalmente sia Teresa che le sorelle, che erano monache cistercensi, poterono rientrare nel loro convento.

Teresa fu la cofondatrice del convento domenicano di Coimbra[2].

Nel 1230, alla morte di Alfonso IX, ereditarono il regno di León, le figlie di Teresa ed Alfonso, Sancha e Dolce (il figlio Ferdinando era morto nel 1214). La nobiltà appoggiò l'insediamento delle due sorelle, mentre il clero e l'aristocrazia erano contrari, avrebbero preferito che i regni di León e di Castiglia fossero riunificati sotto lo scettro del loro fratellastro, il re di Castiglia, Ferdinando III.
Furono intavolate trattative, condotte dalle due ex mogli di Alfonso IX, Berenguela di Castiglia, madre di Ferdinando III e Teresa, madre di Dolce e di Sancha, che a nome dei rispettivi figli, firmarono il Tratado de las Tercerías, dove dietro un cospicuo indennizzo la due regine abdicarono a favore del fratellastro, che poté finalmente riunire sotto un'unica corona i regni di León e di Castiglia.

Teresa, rientrata in Portogallo, si ritirò nel convento a Lorvão (Penacova), e, dopo l'abdicazione, la figlia Dolce la raggiunse.
Dolce morì nel 1245, mentre Teresa la seguì alcuni anni dopo, nel 1250, e fu tumulata nella chiesa del convento.

Culto modifica

Il 13 dicembre 1705 Teresa fu beatificata da papa Clemente XI, unitamente a sua sorella Sancha.

Teresa è ricordata dalla Chiesa cattolica il 17 giugno.

Figli modifica

Teresa ad Alfonso diede tre figli:[5][6][7]

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Enrico del Portogallo Roberto I di Borgogna  
 
Sibilla di Barcellona  
Alfonso I del Portogallo  
Teresa di León Alfonso VI di León  
 
Jimena Núñez de Lara  
Sancho I del Portogallo  
Amedeo III di Savoia Umberto II di Savoia  
 
Giselda di Borgogna  
Mafalda di Savoia  
Adelaide  
 
 
Teresa del Portogallo  
Raimondo Berengario III di Barcellona Raimondo Berengario II di Barcellona  
 
Matilde d'Altavilla  
Raimondo Berengario IV di Barcellona  
Dolce I di Provenza Gilberto I di Gévaudan  
 
Gerberga di Provenza  
Dolce di Barcellona  
Ramiro II d'Aragona Sancho Ramírez d'Aragona  
 
Felicia di Ramerupt  
Petronilla d'Aragona  
Agnese d'Aquitania Guglielmo IX d'Aquitania  
 
Filippa di Tolosa  
 

Note modifica

  1. ^ Beata Teresa del Portogallo, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato il 03-04-2013.
  2. ^ a b c (EN) Portogallo
  3. ^ (EN) Capetingi
  4. ^ (DE) Sancho I di Portogallo genealogie mittelalter Archiviato il 2 luglio 2008 in Internet Archive.
  5. ^ a b c d (EN) Dinastie reali di Castiglia
  6. ^ (EN) Casa d'Ivrea-genealogy
  7. ^ (DE) Alfonso IX genealogie mittelalter Archiviato il 18 settembre 2008 in Internet Archive.

Bibliografia modifica

  • Rafael Altamira, "La Spagna (1031-1248)", in Storia del mondo medievale, vol. V, 1999, pp. 865–896
  • Edgar Prestage, Il Portogallo nel medioevo, in <<Storia del mondo medievale>>, vol. VII, 1999, pp. 576–610

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica