Il termination shock è la regione dell'eliosfera in cui il vento solare rallenta fino a velocità subsoniche a causa delle interazioni con il mezzo interstellare. Ciò causa compressione, riscaldamento e un cambio nel campo magnetico.

Schema in scala logaritmica del sistema solare e dei suoi confini esterni

Si ritiene che nel nostro sistema solare il termination shock si trovi a una distanza compresa tra 75 e 90 UA[1] dal Sole. Il confine non è fisso, ma mutevole a seconda delle variazioni dell'intensità dell'attività solare, cioè a seconda delle espulsioni di gas e polveri dal Sole.

Spiegazione modifica

 
Il fenomeno illustrato con il flusso d'acqua in un lavandino

Lo shock (in italiano urto) si presenta perché le particelle del vento stellare sono emesse dalle stelle a circa 400 km/s, mentre la velocità del suono nel mezzo interstellare è di circa 100 km/s (la velocità esatta dipende dalla densità che varia anche considerevolmente a seconda dei casi). Il mezzo interstellare, sebbene poco denso, possiede una pressione costante. La pressione del vento stellare, invece, irradiandosi quest'ultimo in forma sferica, decresce col quadrato della distanza; così, a una certa distanza dalla stella, la pressione del mezzo interstellare diventa sufficiente a rallentare il vento solare fino a velocità inferiori a quella del suono; questo provoca un'onda d'urto.

 
Immagine che mostra la posizione presunta delle sonde Voyager rispetto al termination shock

Oltre il termination shock vi è un altro confine, l'eliopausa, che è il punto in cui il vento solare viene fermato completamente dal mezzo interstellare.

Esplorazione e ricerche modifica

Secondo alcune prove presentate dal dottor Ed Stone alla riunione dell'American Geophysical Union del maggio 2005, la sonda Voyager 1 avrebbe superato il termination shock nel dicembre del 2004, quando si trovava a 94 UA dal Sole. La Voyager 2, invece, avrebbe rilevato particelle di ritorno quando era solamente a 76 UA dal Sole, nel maggio del 2006. Questo può voler dire che l'eliosfera potrebbe avere forma irregolare, con un'estensione maggiore nell'emisfero settentrionale del Sole e con un ritiro nell'emisfero meridionale.[2]

La missione spaziale Interstellar Boundary Explorer (IBEX) della NASA cercherà di raccogliere maggiori dati sul termination shock del sistema solare.

Note modifica

  1. ^ Nemiroff, R.; Bonnell, J., The Sun's Heliosphere & Heliopause, su antwrp.gsfc.nasa.gov, Astronomy Picture of the Day, 24 giugno 2002. URL consultato il 25 maggio 2007.
  2. ^ Ker Than, Voyager II detects solar system's edge, CNN, 24 maggio 2006. URL consultato il 25 maggio 2007.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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