Il tetrapodofide (Tetrapodophis amplectus) è un serpente estinto vissuto nel Cretaceo inferiore, nell'odierno Brasile. È uno dei serpenti più antichi nonché l'unico a possedere quattro zampe.[1] Il nome generico, tradotto dal greco antico, significa letteralmente "serpente a quattro zampe".

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Tetrapodophis
Fossile di Tetrapodophis amplectus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Famiglia Ophidia
Genere Tetrapodophis
Martill et al., 2015
Nomenclatura binomiale
† Tetrapodophis amplectus
Martill et al., 2015
Particolare delle zampe posteriori di Tetrapodophis amplectus

La specie tipo T. amplectus, è stata descritta nel 2015, sulla base di uno scheletro completo (BMMS BK 2-2), conservatosi in una lastra calcarea, esposta al Bürgmeister Müller Museum di Solnhofen, in Germania, dove era catalogato come "fossile sconosciuto", fino a quando il team di paleontologi capeggiato da David Martill non ne ha capito l'importanza.[2] L'esame del fossile rivelò che si trattava di un fossile risalente al Cretaceo inferiore e riconducibile alla Formazione Crato a Ceará, in Brasile.

Descrizione modifica

Tetrapodophis possedeva delle piccole ma ben sviluppate zampe, sia anteriori sia posteriori, una caratteristica assente in tutti i serpenti conosciuti viventi o estinti. Tuttavia condivideva molte caratteristiche con i serpenti moderni, tra cui un corpo allungato, coda corta, pancia larga, un cranio tozzo e lungo, mascelle ricurve e lunghi denti uncinati. Un'altra caratteristica sorprendente del fossile è data dalla scoperta di un altro piccolo animale all'interno del serpente, probabilmente un piccolo mammifero, dimostrando che Tetrapodophis era un carnivoro come la maggior parte degli altri serpenti.

 
Particolare delle zampe anteriori di Tetrapodophis amplectus

La morfologia di questo animale indica che i serpenti si sono evoluti da forme simili. Uno studio approfondito sulle vertebre di Tetrapodophis indicano che si trattava di un animale scavatore, sostenendo l'ipotesi che i serpenti si siano evoluti da forme terrestri e non da forme acquatiche come si era pensato un tempo. L'elevato numero di vertebre, inoltre, dimostra che animali come Tetrapodophis e i moderni serpenti non hanno eliminato le zampe per favorire una locomozione serpentina più agiata, ma per il processo di costrizione, che è un comportamento unico dei serpenti.[1]

Classificazione modifica

Un'analisi filogenetica pubblicata insieme alla descrizione ufficiale del fossile, nel 2015, pone Tetrapodophis come un parente stretto di altri primitivi serpenti come Coniophis, Dinilysia e Najash, ma al di fuori del gruppo di corona Serpentes.[1]


Ophidia

Eophis underwoodi

Diablophis gilmorei

Portugalophis lignites

Parviraptor estesi

Tetrapodophis amplectus

Coniophis precedens

Najash rionegrina

Dinilysia patagonica

Madtsoiidae

Serpentes

Scolecophidia

Haasiophis terrasanctus

Eupodophis descouensi

Pachyrhachis problematicus

Alethinophidia

Note modifica

  1. ^ a b c David M. Martill, Helmut Tischlinger, Nicholas R. Longrich, A four-legged snake from the Early Cretaceous of Gondwana, in Science, vol. 349, n. 6246, 2015, pp. 416–419, DOI:10.1126/science.aaa9208.
  2. ^ Ed Yong, A Fossil Snake With Four Legs, su Phenomena: Not Exactly Rocket Science, National Geographic, 23 luglio 2015. URL consultato il 24 luglio 2015.

Bibliografia modifica

  • Caldwell, M. W.; Simões, T. R.; Palci, A.; Garberoglio, F. F.; Reisz, R. R.; Lee, M. S. Y.; Nydam, R. L. (2021). "Tetrapodophis amplectus is not a snake: re-assessment of the osteology, phylogeny and functional morphology of an Early Cretaceous dolichosaurid lizard". Journal of Systematic Palaeontology. 19 (13): 893–952. doi:10.1080/14772019.2021.1983044. S2CID 244414151.

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