The Legend of Briar Rose

serie di dipinti di Edward Burne-Jones

The Legend of Briar Rose è una serie di dipinti dell'artista preraffaellita Edward Burne-Jones, completati fra il 1885 e il 1890. I quattro dipinti originari - The Briar Wood, The Council Chamber, The Garden Court e The Rose Bower - sono conservati assieme ad altri dieci dipinti a Buscot Park, Oxfordshire, Regno Unito.

I quattro pannelli principali furono esposti per la prima volta nel 1890 alla Agnew's Gallery di Bond Street, a Londra. Furono acquistati in seguito da Alexander Henderson, poi divenuto Lord Faringdon, per la sua mansion di Buscot Park. Quando Burne-Jones visitò la villa e vide i dipinti nella nuova sistemazione, decise di prolungare le cornici di ciascuno dei quattro dipinti per fare spazio a dei pannelli aggiuntivi che continuassero il motivo floreale dei dipinti principali.

I pannelli principali modifica

Ciascuno dei pannelli principali misura 124,5 x 249,3 cm, gli altri variano d'ampiezza. I dipinti non riportano momenti successivi di una storia; sono piuttosto rappresentazioni di luoghi diversi di un medesimo istante della narrazione. Sotto ciascuno dei quattro dipinti un'iscrizione recita una poesia di William Morris.

The Briar Wood modifica

 
The Briar Wood

In questo dipinto un cavaliere scopre un gruppo di soldati addormentati che durante il sonno sono stati avvolti dai rovi spinati di un Rosa rubiginosa (Briar Rose).

Sotto questo dipinto l'iscrizione recita:

(EN)

«"The fateful slumber floats and flows,
About the tangle of the rose.
But lo the fated hand and heart
To rend the slumberous curse apart.[1]»

(IT)

«Il sonno fatidico ondeggia e fluisce
attorno al groviglio della rosa.
Ma ecco la mano e il cuore destinati
A scacciare la soporifera maledizione.»

The Council Chamber modifica

 
The Council Chamber

Il dipinto mostra la scena della sala consiliare. I membri del consiglio e il re, che sta a capo chino sul suo trono, dormono. Sotto i drappi delle tende e attraverso le finestre stanno assopiti altri soldati.

L'iscrizione sotto The Council Chamber recita:

(EN)

«The threat of war the hope of peace
The Kingdoms peril and increase
Sleep on and bide the latter day
When fate shall take his chain away.[1]»

(IT)

«La minaccia della guerra la speranza della pace
I regni corrono pericoli e si accrescono
Dormono e aspettano il giorno successivo
Quando il Fato avrà tolto la sua catena»

The Garden Court modifica

 
The Garden Court

Il dipinto mostra le tessitrici addormentate sui loro telai. Sullo sfondo i muri del castello e gli archi di rose.

L'iscrizione recita:

(EN)

«"The maiden plaisance of the land
Knoweth no stir of voice or hand
No cup the sleeping waters fill
The restless shuttle lieth still.[1]»

(IT)

«La giovane gioia del reame
Non conosce filo di voce, né il suo filo mano muove
L'acqua dormiente il calice non colma
Immobile la spola inquieta giace»

The Rose Bower modifica

 
The Rose Bower

La bella addormentata giace sul suo letto circondata dalle servitrici addormentate. La rosa circonda i drappeggi sullo sfondo.

L'iscrizione recita:

(EN)

«"Here lies the hoarded love the key
To All the treasure that shall be
Come fated heart the gift to take
And smite the sleeping world awake.[1]»

(IT)

«Qui giace l'amore cumulato, la chiave
Di tutti i tesori che mai ci saranno
Vieni cuore destinato a raccogliere il dono
E a risvegliare il mondo addormentato»

Soggetto delle opere modifica

I dipinti rappresentano uno dei momenti della storia della Bella addormentata, nella versione presentata dai fratelli Grimm nella loro collezione del 1812.[2]

Opere correlate modifica

Burne-Jones creò due altre serie ispirate al medesimo soggetto.[3]

Note modifica

  1. ^ a b c d Buscot Park, Faringdon, Oxfordshire. The Home of The Briar Rose. The Most Complete Cycle of Paintings by Edward Burne-Jones Archiviato il 4 maggio 2007 in Internet Archive. at Victorian Art in Britain.
  2. ^ Jacob e Wilheim Grimm, "Little Briar-Rose", su Grimms' Fairy Tales, surlalunefairytales.com. URL consultato il 25 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2007).
  3. ^ Paintings at Buscot, su buscot-park.com, p. 3. URL consultato il 25 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2008).

Collegamenti esterni modifica