The Pretty Things

gruppo musicale inglese

The Pretty Things è un gruppo rock inglese di Londra, considerato tra i principali esponenti musicali del movimento mod. Il nome del gruppo deriva dall'omonima canzone di Bo Diddley.[1] Il loro stile, un R&B grezzo e diretto contaminato con il beat e la nascente psichedelica, ha influenzato molte importanti band degli anni sessanta, tra cui gli stessi Rolling Stones.[2][3] Nel 1968 pubblicarono quella che è comunemente ritenuta la prima opera rock in assoluto, S.F. Sorrow.[1][4]

The Pretty Things
I Pretty Things in concerto a Marcq-en-Barœul, Francia (21 giugno 2008). Da sinistra a destra: Mark St. John, Dick Taylor, Phil May e George Perez.
Paese d'origineBandiera dell'Inghilterra Inghilterra
GenereGarage rock
Rock psichedelico
Freakbeat
Periodo di attività musicale1964 – 2020
EtichettaFontana Records
Columbia Records
Laurie
Rare Earth Records
Harvest Records
Warner Bros. Records
Swan Song Records
Snapper Records
Cote Basque Records
Album pubblicati20
Studio14
Sito ufficiale

Storia del gruppo modifica

Dick Taylor insieme al compagno di studi Keith Richards e a Mick Jagger fondò un gruppo musicale, Little Boy Blue and the Blue Boys; quando Brian Jones entrò nel gruppo come chitarrista, Taylor passò al basso e mutarono il nome in Rolling Stones. Alcuni mesi più tardi Taylor lasciò il gruppo e incontrò Phil May con cui formò i Pretty Things.[2] Taylor suonava la chitarra, mentre May era la voce principale e suonava l'armonica a bocca. I due ingaggiarono Brian Pendleton come secondo chitarrista, John Stax al basso e Pete Kitley alla batteria, in seguito rimpiazzato da Viv Broughton e da Viv Prince.

Nel 1970 pubblicarono Parachute. Nel 1971 Taylor abbandonò il gruppo.

Il gruppo venne riformato alla fine degli anni novanta, prima con un rifacimento della sua rock opera e poi con l'album Rage Before Beauty nel 1999, che contiene brani risalenti al 1981.

David Bowie ha reinterpretato due loro canzoni nell'album Pin Ups.[5]

Discografia modifica

Album modifica

 
The Pretty Things (1965)

Album in studio modifica

Compilation modifica

Singoli modifica

EP modifica

Con lo pseudonimo Electric Banana modifica

Album in studio modifica

Singoli modifica

Come Pretty Things/Yardbird Blues Band modifica

Album in studio modifica

Accoglienza modifica

Singoli in classifica

Data Titolo Classifica
Official Singles Chart[6] Australia Canada
RPM 100
Olanda Note
1964 Rosalyn #41 #67 Pubblicato in Australia nel 1965.
1964 Don't Bring Me Down #10 #65 #34
1965 Honey I Need #13 #54
1965 Cry To Me #28
1966 Midnight To Six Man #46 #62
1966 Come See Me #43 #92
1966g A House In The Country #50 #63
1971 October 26 #29

Note modifica

  1. ^ a b The History of Rock Music. Pretty Things: biography, discography, reviews, links, su scaruffi.com. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  2. ^ a b (EN) The Pretty Things, su allmusic.com. URL consultato il 25 aprile 2010.
  3. ^ Piero Scaruffi, The History of Rock Music. Pretty Things
  4. ^ Pretty Things - S. F. Sorrow :: Le Pietre Miliari di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  5. ^ (EN) David Bowie - Pinups, su Discogs, Zink Media.
  6. ^ David Roberts, British Hit Singles & Albums, Londra, Guinness World Records Limited, 2006, pp. 437/438, ISBN 1-904994-10-5.

Bibliografia modifica

  • Nick Logan e Bob Woffinden, Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.
  • (FR) Serge Morinais, Camion Blanc. British Beat, American Beat, Freakbeat et Garage Rock 60's 350 pépites de « A Hard Day’s Night » à « Zoot Suit »... en passant par « Satisfaction », Camion Blanc, 2021, ISBN 9782378482541.

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Controllo di autoritàVIAF (EN152238120 · ISNI (EN0000 0001 1091 5640 · Europeana agent/base/148423 · LCCN (ENn95085450 · GND (DE5549521-7 · WorldCat Identities (ENlccn-n95085450
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