Thymus serpyllum

specie di pianta della famiglia Lamiaceae

Il serpillo (Thymus serpyllum L.), anche detto pepolino, pipernia o timo selvatico è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.[1] Comune in tutta Europa e Nord Africa, è una delle specie di timo più diffusa, utilizzata da secoli per scopi culinari, ornamentali e medicinali.

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Thymus serpyllum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Tracheobionta
(clade) Angiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Asteridi
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Genere Thymus
Specie T. serpyllum
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Genere Thymus
Specie T. serpyllum
Nomenclatura binomiale
Thymus serpyllum
L.
Sinonimi

Origanum serpyllum
(L.) Kuntze
Serpyllum vulgare
Fourr.
Thymus citriodorus
Schreb.

Nomi comuni

serpillo
pipernia

Morfologia modifica

 
Infiorescenza di Timo serpillo

È una pianta erbacea strisciante, molto variabile, alta da 10 a 30 cm.

Fusti prostrati striscianti o ascendenti, sottili, radicanti, ramosi.

Foglie piccole da lineari ad ellittiche, cigliate alla base, piane.

Fiori piccoli, a corolla bilabiata, in spicastri corti apicali. Colore variabile dal bianco al rosa al violetto. La fioritura dura un mese circa, in un periodo variabile tra aprile e settembre.

Distribuzione e habitat modifica

Molto diffusa in Europa, anche al Nord (si trova anche in Islanda), come in tutto il Mediterraneo e in Asia.

Cresce in terreni ben drenati, sabbiosi, su pendii soleggiati, nella boscaglia, fino a 2600 metri di altitudine.

Varietà modifica

Si conoscono molte varietà, che differiscono per periodo di fioritura, profumo e colorazione delle foglie.

Coltivazione modifica

Si riproduce per seme, si moltiplica più frequentemente per propaggine in estate, o per talea in primavera o autunno.

Si coltiva in terreno ben drenato; su suolo compatto ha apparato radicale superficiale, per cui gradisce annaffiature regolari.

Usi modifica

Questa varietà di timo è una buona pianta mellifera, molto bottinata dalle api che ne ricavano anche un miele monoflora.

Il serpillo è un piacevolissimo compagno di piccoli giardini, per la robustezza, il profumo e la fioritura. Vi sono alcune varietà nane che si possono usare come tappeto erboso.

È molto usato in cucina, come molte altre specie di timo. In particolare, per le sue proprietà antibatteriche, è molto utile per aiutare la digestione e ridurre la fermentazione intestinale, ad esempio, accompagnando un piatto di fagioli.

Nelle valli valdesi sopra Pinerolo (provincia di Torino) viene prodotto il sërpoul o serpùl, come viene chiamato questo timo nella locale parlata occitana: liquore tradizionale della zona, ottenuto per macerazione alcolica del fiore della pianta e successiva aggiunta di sciroppo di zucchero. I fiori sono raccolti ad alta quota nelle zone di Pellice, Chisone e Germanasca.

Ad Ischia è utilizzato per produrre la pipernella, caratteristico liquore ottenuto per infusione della pipernia nell'alcool.

Nella Valdaso, nella zona di Monte Rinaldo, è prodotto un particolare tipo di formaggio pecorino utilizzando caglio aromatizzato da varie erbe aromatiche tra cui il timo serpillo[2].

Fitoterapia modifica

Usatissimo in fitoterapia, come altre specie di timo. Il serpillo differisce dal timo comune per la proporzione dei principi attivi contenuti, che comunque, all'interno della stessa specie, varia notevolmente.

Principi attivi:[senza fonte]

Note modifica

  1. ^ Thymus serpyllum, su The Plant List. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  2. ^ Aggiornamento elenco regionale prodotti tradizionali per l'anno 2014, su norme.marche.it. URL consultato il 15 giugno 2016.

Bibliografia modifica

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