Time Machine (gruppo musicale)

gruppo musicale italiano

I Time Machine sono una band italiana che, assieme a band come Black Jester, Eldritch ed Evil Wings, fecero parte della scena progressive metal nazionale ed europea[1]. La loro musica presenta anche lievi contaminazioni power ed epic metal.

Time Machine
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereProgressive metal
Power metal
Epic metal
Periodo di attività musicale1992 – in attività
Album pubblicati5
Studio4
Live0
Raccolte1

Storia del gruppo modifica

La nascita dei Time Machine ed i primi EP modifica

I Time Machine vennero fondati sul finire del 1992 dal bassista e tastierista Lorenzo Dehò, che è anche la voce della band[2], e dal chitarrista Ivan Oggioni. Fu poi del 1993 la pubblicazione del loro primo EP dal titolo Project: Time Scanning, pubblicato per la Limited Records. In questo periodo entrarono nella band prima Andrea Ruggeri, poi Joe Taccone, entrambi già nei Moon Of Steel, e nel 1994 diedero alle stampe il loro secondo EP intitolato Dungeons Of The Vatican[3].

1995: Act II - Galileo modifica

Nel 1994 i Time Machine integrarono nella band Antonio Rotta e Folco Orlandini, e con questa nuova formazione, nel 1995 diedero alle stampe Act II: Galileo per la Lucretia Records International, che ancora oggi è considerato l'apice della carriera dei Time Machine[1]. Il disco, dalle sonorità molto personali e difficilmente catalogabili, era un concept album sulla figura di Galileo Galilei e sulla persecuzione per eresia che subì dalla'inquisizione. Pur presentando lunghe session, spesso inframezzate da interludi e recitativi nel tipico stile progressive rock, la band utilizzava sonorità techno-metal ed ambientazioni tra l'epico ed il gotico[3]. Nel corso del tour che seguì il disco è da ricordare la data del 6 aprile 1996 presso il Factory di Milano, in cui la band fu accompagnata dal vivo dai brasiliani Angra, in una esecuzione acustica del disco[1].

1996-1999 modifica

Nel 1996 la band cambiò formazione e si unì a loro per un periodo Morby alla voce, che era uno dei nomi storici del metal italiano ed in precedenza Sabotage. Alla batteria entrò poi Nick Rossetti ed al sax Stefano Della Giustina. Fu con questa formazione che pubblicarono[4]. L'EP, che si ispira alle sonorità power metal degli anni '80, conteneva un loro classico dal titolo Heaven & Hell[1]. Il tour che seguì il disco vide poi date importanti per la band, come la data al Rolling Stone Rock Club di Milano e la partecipazione al Gods of Metal del 1997[1][5]. Alla fine del tour Morby lasciò la band ed entrò al suo posto Nick Fortarezza.

Fu con lui che nel 1998 la band pubblicò un nuovo album dal titolo Eternity Ends, che vedeva anche la partecipazione di Andre Matos, cantante degli Angra, prestare la voce nel brano I Believe Again.

Gli anni 2000 modifica

Tra il 1999 e il 2002, il gruppo hanno partecipato ad altre due edizioni del Gods of Metal.[5]

Formazione modifica

Formazione attuale modifica

  • Marco Sivo – voce
  • Gianluca Ferro – chitarra, tastiere
  • Gianluca Galli – chitarra
  • Lorenzo Dehò – basso, tastiere
  • Sigfrido Percich – batteria

Ex componenti modifica

Voce
  • Fabio Pagani
  • Omar Zoncada
  • Pino Tozzi
  • Andrea Ruggeri
  • Jonathan Lavino
  • Adolfo "Morby" Morviducci
  • Folco Orlandini
  • Nick Fortarezza
Chitarra
  • Ivan Oggioni
  • Tony Priolo
  • Joe Taccone
Tastiere
  • Roberto Gramegna
  • Mirko Criscione
  • Stefano Della Giustina–Sax
Batteria
  • Roberto Besana
  • Fabio Brigliadoro
  • Antonio Rotta
  • Nicola Rossetti
  • Claudio Riotti

Discografia modifica

Album in studio modifica

EP modifica

Raccolte modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e (EN) Time Machine, su metalstorm.net. URL consultato il 6 Novembre 2018.
  2. ^ (EN) Time Machine, su progarchives.com. URL consultato il 10 novembre 2018.
  3. ^ a b Alessandro Marcellan, Galileo (recensione), su truemetal.it, 12 Ottobre 2007. URL consultato il 6 novembre 2018.
  4. ^ Enzo, Shades of Time (recensione), su Il muro del rock, 14 Dicembre 2004. URL consultato il 10 novembre 2018.
  5. ^ a b Gods of Metal, su Il muro del rock, 4 novembre 2015. URL consultato il 31 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2018).

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN168035815 · ISNI (EN0000 0001 1522 6211 · WorldCat Identities (ENviaf-168035815
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