Tira (gastronomia)

La “Tira” di Cairo Montenotte (vai alla pagina dedicata sul sito pro loco di Cairo Montenotte).

Tira
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
Zona di produzioneCairo Montenotte
Dettagli
Categoriapiatto unico

Un tempo chiamata “la Regina delle Langhe”, Cairo Montenotte è un borgo medioevale dell’entroterra Savonese, situato sulla sponda sinistra della Bormida di Spigno. Le vestigia del castello dei Del Carretto ne costituiscono uno sfondo suggestivo. Comune un tempo principalmente agricolo, fu oggetto, nel corso degli anni di numerose invasioni barbariche e fu proprio a cavallo tra il ‘700 e l’800, durante la presenza delle truppe Napoleoniche che, secondo la leggenda, nacque la favolosa “Tira”. Esistono testimonianze storiche che la “Tira” abbia fatto parte della tradizione gastronomica locale ma ai Cairesi piace appagarsi della leggenda secondo la quale essa sarebbe nata in casa di un umile contadino cairese di nome “Gepin” in modo del tutto fortuito e come molte grandi scoperte quasi “per sbaglio”

La ricetta modifica

La tira è, sostanzialmente, un panino, cotto in un forno a legna, nella cui preparazione però, oltre ai normali ingredienti per la preparazione del pane, si aggiunge anche abbondante pasta di salsiccia[1].

La leggenda modifica

Si racconta che le truppe Napoleoniche, le quali dopo le battaglie della campagna d’Italia della fine del ‘700 avevano gettato le basi per la conquista dei primi territori Italici proprio nelle nostre valli, imperversassero nelle campagne alla ricerca di cibo. Gepin, ignaro delle scorrerie, aveva ucciso il maiale e dopo la lavorazione delle carni si accingeva a insaccarle per garantirne la conservazione nei mesi successivi, ma mentre era intento nell’operazione, vide i soldati avanzare verso la sua dimora.

Velocemente Gepin nascose la carne nel posto più vicino e a portata di mano: la madia. I soldati a caccia di cibo e riposo si fermarono nella cascina, e consumato il poco cibo trovato, si abbandonarono a un agognato riposo e dopo alcune ore ripartirono. Gepin corse allora a recuperare la carne, ma nella madia non c’era più: era sparita. La farina, che impastata con acqua e lievito riposava nella madia aveva avvolto completamente la carne e non era più possibile separare l’una dall’altra. Troppo prezioso il cibo per potersi permettere di sprecarlo ed allora Gepin decise di farne delle pagnottelle che, una volta cotte nel forno, divennero le succulenti “Tire”.

Note modifica

  1. ^ La tira sapete cos'è (panino con salsiccia), su La cucina di Katy. URL consultato il 27 maggio 2015.