Tresigallo

frazione di Tresignana

Tresigallo (Trasgàl in dialetto ferrarese[4]) è una località[5] di 4 397 abitanti, capoluogo del comune di Tresignana, nella provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È stato comune autonomo fino al 2018. Faceva parte dell'Unione Terre e Fiumi e confinava con i comuni di Ferrara, Fiscaglia, Formignana, Jolanda di Savoia e Ostellato.

Tresigallo
località
Tresigallo – Veduta
Tresigallo – Veduta
Municipio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ferrara
ComuneTresignana
Territorio
Coordinate44°48′57.53″N 11°53′40.99″E / 44.81598°N 11.89472°E44.81598; 11.89472 (Tresigallo)
Altitudinem s.l.m.
Superficie20,62 km²
Abitanti4 397[1] (30-11-2018)
Densità213,24 ab./km²
SottodivisioniFinal di Rero, Rero, Roncodigà
Altre informazioni
Cod. postale44039
Prefisso0533
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleL390
TargaFE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 269 GG[3]
Nome abitantitresigallesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tresigallo
Tresigallo
Sito istituzionale

È situato sulle sponde del Po di Volano ed è immerso nella Pianura Padana e la sua fondazione la si fa ricondurre al Medioevo. Era il comune meno esteso della provincia di Ferrara. Dal 1º gennaio 2019 si è fuso con il comune di Formignana per dare vita al nuovo comune di Tresignana, del quale è capoluogo.

Tresigallo è l'unica città di Fondazione riconosciuta città d'arte e grazie alle particolari geometrie e cromatismi delle sue architetture caratterizzate da tale corrente artistica è definita "La città metafisica".[6]

Storia modifica

Situato sulla sponda sinistra del Po di Volano, nella pianura orientale della provincia di Ferrara, è uno dei più antichi centri della zona.

La sua pieve è documentata almeno dal 1044 e nella intitolazione a sant'Apollinare rivela l'origine dall'Esarcato di Ravenna.

Negli Statuti di Ferrara del 1287 Tresigallo è citato come borgo di poche case in una zona circondata da vastissime paludi.

Nel secolo XIII la pieve di Tresigallo ebbe come arciprete, fino al 1256, Giovanni da Gaibana, che fu poi calligrafo (amanuense) rinomatissimo della Cattedrale di Padova.[7][8]

Per secoli il territorio di Tresigallo, dove si insediarono i patrizi veneziani Querini, Moro, Fontana, Badoer, Falier, restò circondato da valli e paludi oltre l'argine (allora detto "cale") che ad ovest dell'abitato metteva capo al Finale e raggiungeva il Po ad Ariano.

Da ciò forse deriva il nome di Tresigallo: "transcalem", aldilà dell'argine. Quest'argine fu poi in parte sostituito da Brazzolo ad est del paese.

Questo è il segno delle successive opere di progressiva bonificazione delle attigue valli, in particolare di quella voluta da Alfonso II d'Este, la quale partì da Tresigallo ed impegnò molte famiglie nobili o alto-borghesi ferraresi legate alla Signoria Estense.

Si citano le casate dei Gualenghi, Machiavelli, Freguglia, Isnardi, Aventi, Nigrisoli, Tassoni e Faruffini. Il capostipite di quest'ultima casata, Alessandro, fece costruire fra il 1517 ed il 1533 il palazzo turrito, che alla metà del secolo XVII nella persona del cardinale Carlo Pio della famiglia dei principi Pio di Savoia, prese il nome di Palazzo Pio.

Sui campi delle "possessioni" si svolgeva la dura attività contadina delle famiglie che abitavano sui fondi, composte talvolta da venti, trenta ed anche quaranta persone, mentre nei borghi e nel centro abitato risiedevano i braccianti.

È questa la vita e l'attività descritta in due trattati di agricoltura dell'illuminista don Domenico Chendi, che per sessant'anni (1735-1795) fu benemerito parroco di Tresigallo.

Nella seconda metà dell'Ottocento, con la grande bonificazione ferrarese, qui si sviluppò fortemente il bracciantato, che trovò un suo grande organizzatore nel giovanissimo Edmondo Rossoni (1884-1965) nativo di Tresigallo.

Già dalla metà del Settecento (don Chendi scrisse che la "stazione" di posta era alla locanda Lisbona) e fino al 1906 circa, chi da Tresigallo voleva recarsi a Ferrara, percorrendo la strada che si snodava sugli argini del Volano poteva trovare il conforto della diligenza ad un cavallo e sei posti. Puntuale ogni lunedì e venerdì, dopo tre ore e mezzo di sballottamenti, arrivava allo stallaggio di via Contrari.

All'inizio del 1900 e fino al 1914 circa, oltre alla diligenza, da Tresigallo non era raro che viaggiatori si allungassero alla conca di Valpagliaro, distante due chilometri, per usufruire della linea di navigazione sul Volano a mezzo del vaporetto Graziella. Si arrivava così, dopo tre ore e mezza, nel borgo di San Giorgio, non lontano dal mercato dei buoi e dei cavalli.

Durante il fascismo, la cittadina godette di una particolare notorietà a partire dal 1930 quando, su impulso di Edmondo Rossoni, venne completamente ricostruita con architetture razionaliste, come avveniva allora per le cosiddette città di fondazione: per tale motivo Tresigallo ha ottenuto la denominazione di Città d'Arte, quale esempio di città di nuova fondazione caratterizzata dalla modernità architettonica e urbanistica.[9][10][11][12]

 
Vecchio stemma comunale

Simboli modifica

Lo stemma di Tresigallo era stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 27 aprile 1967.[13]

«Alla lupa digrignante, ferma sulla sponda di un fiume scorrente al centro di una pianura, il tutto al naturale; sulla sponda opposta un gallo di bianco, fuggente con la testa rivolta verso la lupa. La pianura è limitata in capo da una lista d'azzurro carica di colline. Sotto lo scudo la legenda Trans Galliam e Lavoro e libertà

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

  • Palazzo Pio
  • Tra gli edifici dell'epoca dell'ampliamento degli Anni Trenta hanno rilevanza la Colonia post-Sanatoriale, l'Albergo Domus Tua, la Casa del Fascio, i Bagni pubblici, l'Albergo Italia, Piazza Repubblica.

Architetture religiose modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[14]

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 luglio 1988 22 giugno 1993 Vittorio Volpi Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra sindaco [15]
22 giugno 1993 28 aprile 1997 Vittorio Volpi Partito Democratico della Sinistra Sindaco [15]
28 aprile 1997 14 maggio 2001 VIttorio Volpi lista civica di centrosinistra Sindaco [15]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Maurizio Barbirati lista civica di centrosinistra Sindaco [15]
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Maurizio Barbirati lista civica di centrosinistra Sindaco [15]
16 maggio 2011 5 Giugno 2016 Dario Barbieri lista civica di centrosinistra Progresso e solidarietà per Tresigallo Sindaco [15]
5 giugno 2016 31 dicembre 2018 Andrea Brancaleoni lista civica apartitica Noi siamo per cambiare Sindaco [15]

Sport modifica

Calcio modifica

La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Tresigallo Calcio che milita in seconda Categoria.

Note modifica

  1. ^ Tresigallo. Bilancio demografico mensile e popolazione residente per sesso, anno 2018, su Demo. Demografia in cifre, Istat. URL consultato il 28 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2019). Popolazione residente al 30 novembre 2018.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 667, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Art. 2, comma 6 dello Statuto comunale, su Comune di Tresignana.
  6. ^ Tresigallo. La Città Metafisica, su Tresigallo. La Città Metafisica. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  7. ^ Giovanni da Gaibana, in Treccani online. URL consultato l'11 gennaio 2024.
  8. ^ Claudio Bellinati, L'epistolario miniato di Giovanni da Gaibana (PDF), in Padova e il suo territorio. Rivista di storia arte e cultura, 14, fasc. 78, aprile 1999, pp. 10-11, ISSN 1120-9755 (WC · ACNP). URL consultato l'11 gennaio 2024.
  9. ^ Città del 900, su comune.tresigallo.fe.it (archiviato il 12 aprile 2009).
  10. ^ (EN) Alex Sakalis, The Curious Afterlife of a Fascist Utopia. What's next for this architectural wonder hidden in the swamps of northern Italy?, su Atlas Obscura, 9 settembre 2022. URL consultato il 13 settembre 2022.
  11. ^ (EN) Davide Brugnatti e Giuseppe Muroni, Edmondo Rossoni and Tresigallo: An Atypical Case of a Regime Town, in Ex Novo: Journal of Archaeology, vol. 5, 2020, pp. 33–45, DOI:10.32028/exnovo.v5i.410, ISSN 2531-8810 (WC · ACNP).
  12. ^ Stefano Muroni, Tresigallo, città di fondazione. Edmondo Rossoni e la storia di un sogno, Bologna, Pendragon, 2016, ISBN 978-88-3364-985-6, OCLC 1055462507.
  13. ^ Tresigallo, DPR 1967-04-27, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it, busta 294, fascicolo 4896.a. URL consultato il 23 aprile 2021 (archiviato il 19 aprile 2016).
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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