Triangolo di Primavera

Il Triangolo di Primavera è un asterismo formato dalle stelle Arturo, Spica e Denebola;[1] è così chiamato a causa della sua massima visibilità, nell'emisfero boreale, che cade nei mesi primaverili.

L'asterismo del Triangolo di Primavera.
L'asterismo del Triangolo di Primavera.

Per altri il triangolo di primavera è considerato l'asterismo composto dalle stelle Arturo, Spica e Regolo; Regolo è infatti più brillante, ma in questo caso il triangolo risulta isoscele e più allungato del precedente che è quasi equilatero.

Osservazione modifica

Nell'emisfero boreale, e in parte in quello australe, per identificare il Triangolo di Primavera ci si rifà alle tre stelle di coda del Grande Carro:[2][3] prolungando verso sud-est l'arco di queste stelle, si arriva dapprima ad Arturo, vertice orientale dell'asterismo, e poi, scendendo ancora, si individua Spica, il suo vertice meridionale.

L'area del Triangolo ricade quasi per intero nella costellazione della Vergine, e i vertici settentrionali sono costituiti dalla brillante stella Arturo, della costellazione del Boote, e da Denebola, che forma la coda del Leone.[4]

Il vertice occidentale occupa un'area molto nota ad astronomi ed appassionati, a causa dell'elevato numero di galassie luminose, alcune delle quali sono osservabili anche con piccoli strumenti, che formano un ammasso relativamente vicino a noi, l'Ammasso della Vergine.[5]

Il vertice meridionale è invece costituito da Spica,[6] la brillante stella α della costellazione della Vergine; nei pressi di questa stella giace il piano dell'eclittica.

Le tre stelle fanno parte di un più esteso asterismo primaverile, il Diamante della Vergine.

Note modifica

  1. ^ Spring Triangle
  2. ^ John C. Barentine, Uncharted Constellations: Asterisms, Single-Source and Rebrands, Springer, 4 aprile 2016, pp. 16–, ISBN 978-3-319-27619-9.
  3. ^ Big Dipper, 21 aprile 2013.
  4. ^ IAU Catalog of Star Names (TXT), su pas.rochester.edu. URL consultato il 28 luglio 2016.
  5. ^ SIMBAD Astronomical Database, su simbad.u-strasbg.fr.
  6. ^ V* alf Vir -- Variable Star of beta Cep type, su SIMBAD, Centre de données astronomiques de Strasbourg. URL consultato l'11 aprile 2012.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica