Trifluoruro di iodio
Il trifluoruro di iodio o fluoruro di iodio(III) è il composto inorganico interalogeno con formula IF3. In questo fluoruro lo iodio è nello stato di ossidazione +3. È un solido giallo, stabile solo al di sotto di –28 ºC.[1][2]
Trifluoruro di iodio | |
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Nome IUPAC | |
trifluoruro di iodio, fluoruro di iodio(III) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | F3I |
Peso formula (u) | 183,9 |
Aspetto | solido giallo[1] |
Numero CAS | |
PubChem | 13932268 |
SMILES | FI(F)F |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione | −28 °C (245 K) dec[1] |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | ≈ –486[2] |
Indicazioni di sicurezza | |
Sintesi modifica
Il composto fu descritto per la prima volta nel 1960 da Schmeisser e Scharf, che lo ottennero per sintesi diretta introducendo fluoro in una soluzione di iodio in CCl3F a –78 ºC.[3] Le condizioni di sintesi vanno scelte con cura per evitare la formazione di IF5.[4] Un'altra possibilità è fluorurare lo iodio con difluoruro di xeno:[1]
- I2 + 3 XeF2 → 2 IF3 + 3 Xe
Proprietà modifica
La struttura cristallina di IF3 è ortorombica, gruppo spaziale Pcmn, con costanti di reticolo a = 465,0 pm, b = 655,5 pm, e c = 875,5 pm, quattro unità di formula per cella elementare. La molecola IF3 ha la forma a T prevista in base alla teoria VSEPR. I due atomi di fluoro opposti hanno distanze I–F di 198 pm e l'angolo F–I–F è di 160,3°. Il terzo atomo di fluoro ha distanza I–F di 187 pm.[5]
Il trifluoruro di iodio è un composto stabile solo al di sotto di –28 ºC.[1][2] A temperatura ambiente si decompone rapidamente disproporzionandosi a I(0) e I(V), cioè:[3]
Note modifica
Bibliografia modifica
- (EN) N. N. Greenwood e A. Earnshaw, Chemistry of the elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0-7506-3365-4.
- (DE) A. F. Holleman e N. Wiberg, Lehrbuch der Anorganischen Chemie, Berlino, Walter de Gruyter, 2007, ISBN 978-3-11-017770-1.
- (EN) S. Hoyer e K. Seppelt, <1448::AID-ANIE1448>3.0.CO;2-G The structure of IF3, in Angew. Chem. Int. Ed., vol. 39, n. 8, 2000, pp. 1448-1449, DOI:10.1002/(SICI)1521-3773(20000417)39:8<1448::AID-ANIE1448>3.0.CO;2-G.
- (DE) M. Schmeisser e E. Scharf, Über Jodtrifluorid JF3 und Jodmonofluorid JF, in Angew. Chem., vol. 72, n. 9, 1960, pp. 324-324, DOI:10.1002/ange.19600720912.
- (DE) M. Schmeisser, W. Ludovici, D. Naumann, P. Sartori e E. Scharf, Zur Kenntnis des Jodtrifluorids, in Chem. Ber., vol. 101, n. 12, 1968, pp. 4214-4220, DOI:10.1002/cber.19681011221.
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