Tubulo (micologia)

I tubuli in micologia sono sottili tubicini presenti nell'imenoforo[1] di alcune specie di funghi detti per questo "a tubuli" (boleti e polipori).

Imenoforo di Leccinum aurantiacum, particolare con pori e tubuli

Descrizione modifica

I pori si trovano ammassati tra di loro parallelamente in senso verticale, a formare l'imenoforo nella parte inferiore del cappello dei suddetti funghi; le loro pareti interne sono rivestite dall'imenio e il loro orifizio libero è detto poro.[2]

In alcune specie, virano il proprio colore al tatto e si staccano facilmente dal cappello, mentre in altre specie sono immutabili sono saldati al cappello (ad esempio nelle Polyporaceae). Nella descrizione dei funghi viene spesso tenuto in considerazione il modo con cui i tubuli sono disposti rispetto al gambo (ad esempio, adnati, liberi, decorrenti, etc...).

Etimologia modifica

La parola "tubulo" deriva dal latino tubulus, diminutivo di tubus = tubo.

Note modifica

  1. ^ Pierluigi Angeli, Ennio Lazzarini, Roberto Para, I funghi tossici e velenosi, Hoepli, 2009, p. 260, ISBN 9788820342913. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  2. ^ Alessandro Francolini, Poro (pori), su enciclopedia.funghiitaliani.it, Associazione Micologica Italiana Naturalistica Telematica - A.M.I.N.T.. URL consultato il 23 dicembre 2023.
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