Tula (Italia)

comune italiano in Sardegna

Tula (Tula in sardo[3]) è un comune italiano di 1 430 abitanti[1] della provincia di Sassari in Sardegna. Nel suo territorio si trova una porzione del lago di Coghinas.

Tula
comune
(ITSC) Tula
Tula – Stemma
Tula – Bandiera
Tula – Veduta
Tula – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Sassari
Amministrazione
SindacoAndrea Becca (lista civica) dall'11-10-2021
Territorio
Coordinate40°43′57″N 8°59′05″E / 40.7325°N 8.984722°E40.7325; 8.984722 (Tula)
Altitudine275 m s.l.m.
Superficie66,19 km²
Abitanti1 430[1] (31-1-2024)
Densità21,6 ab./km²
FrazioniSa Sia
Comuni confinantiErula, Oschiri, Ozieri, Tempio Pausania
Altre informazioni
Cod. postale07010
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT090075
Cod. catastaleL464
TargaSS
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) tulesi
(SC) tulesos
Patronosanta Elena Imperatrice
Giorno festivo18 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tula
Tula
Tula – Mappa
Tula – Mappa
Posizione del comune di Tula
nella provincia di Sassari
Sito istituzionale

In località Sa Turrina Manna è sito un parco eolico gestito dell'Enel con 68 aerogeneratori per una capacità di 60+23,80 MW.

Storia modifica

L'area è stata abitata già in epoca neolitica per la presenza sul territorio di alcune Tomba dei giganti, e in epoca nuragica per la presenza di numerosi nuraghi.

Nel medioevo fece parte del giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Monte Acuto. Nel territorio sorgeva un'altra villa, Bisarclu, sede vescovile e capoluogo di un'altra curatoria, quella di Nughedu, detta anche di Bisarcio o di Ardara. Bisarclu andò poi distrutta. Alla caduta del giudicato (1259) passò sotto la signoria dei Doria, e successivamente, intorno al 1350, sotto il dominio aragonese, che ne fecero un feudo. Nel XVIII secolo il paese fu incorporato nel ducato di Monte Acuto, feudo dei Tellez - Giron, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Tula sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 dicembre 2001.[4] Lo stemma è uno scudo sannitico semipartito troncato in cui sono raffigurati: nel primo, di rosso, sette spighe di grano d'oro, impugnate, legate di azzurro; nel secondo, di verde, una fascia ondata di azzurro; nel terzo, la chiesa di Nostra Signora di Coros d'oro. Il gonfalone è un drappo rettangolare partito di verde e di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Chiesa di Sant'Elena Imperatrice

Architetture religiose modifica

Altro modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT[6] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 32 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Lingua e dialetti modifica

La variante del sardo parlata a Tula è quella logudorese settentrionale, eccezione per la sua frazione Sa Sia dove è parlato il gallurese.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 27 aprile 1997 Lodovico Luigi Antonio Obino lista mista di sinistra Sindaco [7]
27 aprile 1997 13 maggio 2001 Tomaso Cordoni liste civiche di centro-sinistra Sindaco [8]
13 maggio 2001 28 maggio 2006 Tomaso Cordoni lista civica Sindaco [9]
28 maggio 2006 15 maggio 2011 Andrea Becca lista civica Sindaco [10]
15 maggio 2011 5 giugno 2016 Andrea Becca lista civica "Per Tula Libera Mente" Sindaco [11]
6 giugno 2016 11 ottobre 2021 Gesuino Satta lista civica "Dies Noas" Sindaco [12]
11 ottobre 2021 in carica Andrea Becca lista civica "Progettiamo il futuro" Sindaco [13]

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 29 del 09.08.2010[collegamento interrotto]
  4. ^ Tula, decreto 2001-12-20 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 25 luglio 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 12 gennaio 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).
  7. ^ Comunali 06/06/1993, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 27/04/1997, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 28/05/2006, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 15/05/2011, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  12. ^ Comunali 05/06/2016, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  13. ^ Comunali Sardegna 10/11 ottobre 2021, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 17 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2021).

Bibliografia modifica

  • Giuseppe Meloni, Insediamento rurale nella Sardegna settentrionale. Tula e il suo territorio nel medioevo, in "Medioevo. Saggi e Rassegne, 15, Pisa, 1991 = Tula e il suo territorio nel medioevo. Insediamento rurale nella Sardegna settentrionale, ediz. a cura del Comune di Tula, Pisa, 1992.
  • Franco Masia, Tribulias, Sassari, Magnum-Edizioni, 2007
  • Francesca Porcu, Raccontando Tula[collegamento interrotto], Cargeghe, Documenta Edizioni, 2007
  • Francesca Violante Rosso, Tula, Sassari, Ge.Co.For. Edizioni, 2007

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Collegamenti esterni modifica

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