Il Tungurahua (5023 m s.l.m.) è uno stratovulcano andino dell'Ecuador, localizzato nell'omonima provincia. Si tratta di uno dei più attivi tra i numerosi vulcani presenti nel territorio ecuadoriano. Il suo nome significa "gola ardente" (o gola di fuoco) nella lingua quechua.[1]

Tungurahua
Vista del vulcano nel 2004 da nord
StatoBandiera dell'Ecuador Ecuador
Provincia  Tungurahua
Altezza5 023 m s.l.m.
Prominenza1 561 m
CatenaAnde
Ultima eruzione2021 (in corso)
Ultimo VEI3 (vulcaniana)
Codice VNUM352080
Coordinate1°28′12″S 78°26′40.92″W / 1.47°S 78.4447°W-1.47; -78.4447
Data prima ascensione1873
Autore/i prima ascensioneAlphons Stübel, Wilhelm Reiss, Eusebio Rodriguez, José Reyes
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Ecuador
Tungurahua
Tungurahua

Storia modifica

Etimologia modifica

Secondo una teoria il nome Tungurahua è una combinazione delle parole quechua. Tunguri (gola) e rahua (fuoco) che significa "gola di fuoco"[1] Secondo un'altra teoria si basa sul quechua uraua che significa cratere.[2] Tungurahua è anche conosciuto come "il gigante nero" e, nella mitologia indigena locale è denominata Mama Tungurahua ("Madre Tungurahua").

Prima ascensione modifica

Durante la lunga spedizione durata sette anni in Sud America (1868-1876), i vulcanologi tedeschi Alphonse Stübel e Wilhelm Reiss salirono sul Cotopaxi (Reiss con Angel Escobar il 28 novembre 1872) e sul Tungurahua (Stübel con Eusebio Rodriguez, il 9 febbraio, 1873).

Localizzazione modifica

Il Tungurahua (5 023 m) si trova nella Cordigliera Orientale delle Ande, nel centro dell'Ecuador, 140 km a sud della capitale Quito. Sorge sopra la piccola cittadina termale di Baños de Agua Santa (1 800 m) che si trova ai suoi piedi 8 km a nord. Altre città vicine sono Ambato (30 km a nord-ovest) e Riobamba (30 km a sud-ovest). Il Tungurahua fa parte del Parco Nazionale del Sangay.

Vulcanismo modifica

L'attuale caldera del vulcano è denominata Tungurahua III in quanto sorge sulle ceneri della precedente, il Tungurahua II, distruttasi circa 3000 anni fa a causa di violente eruzioni. La prima e più antica, Tungurahua I, risale invece al periodo del Pleistocene superiore. In periodi storici sono stati osservati cicli ad intervalli di 80-100 anni, in particolare negli anni 1773, 1886 e 1916-1918.[3]

Eruzioni recenti modifica

 
Un'eruzione del Tungurahua nel 2011, in una visione notturna.

Dopo un lungo periodo di quiete, una forte attività vulcanica è iniziata nel 1999 ed è continuata negli anni seguenti e il 16 agosto 2006 vi fu l'eruzione più violenta da quando riprese l'attività. Quell'eruzione fu accompagnata da un pennacchio di cenere alto oltre 10 km cenere e tefrite che si dispersero su una superficie di 740 per 180 km. A causa dei flussi piroclastici cinque persone persero la vita e altre 5000 dovettero abbandonare i propri villaggi, sepolti da cenere e roccia.[4][5]

Nel 2010 l'attività vulcanica riprese nuovamente forza; nel 2011 un'esplosione lanciò in aria una colonna di cenere fino a vari chilometri d'altezza,[6] mentre nel 2012 un evento esplosivo generò 16 esplosioni di cenere e rocce che vennero udite anche ad Ambato e Riobamba. 110 famiglie furono evacuate dalla zona.[5]

Nel luglio 2013 incrementarono nuovamente i fenomeni eruttivi, con esplosioni di cenere lanciate fino a 5 km d'altezza.[7][8] e nuove eruzioni si verificarono nel febbraio del 2014, mentre nel 2015 il vulcano espulse una gran quantità di cenere che cadde sui centri popolati di Choglontus, El Manzano e Quero[9]

Note modifica

  1. ^ a b In the shadow of the Tungurahua volcano, BBC News, 7 settembre 2006.
  2. ^ Günter Schmudlach, Bergführer Ecuador, Panico Alpinverlag, 2001, ISBN 3-926807-82-2.
  3. ^ El volcán Tungurahua: estructura, historia eruptiva y peligros volcánicos asociados igepn.edu.ec
  4. ^ In the shadow of the Tungurahua volcano BBC
  5. ^ a b (ES) El volcán Tungurahua entró en erupción y activó la alarma en Ecuador Archiviato il 2 giugno 2013 in Internet Archive. El Comercio
  6. ^ Tungurahua volcano in Ecuador explodes- evacuations ordered theextinctionprotocol.wordpress.com
  7. ^ Eruption of the Tungurahua volcano in Ecuador cimss.ssec.wisc.edu
  8. ^ El volcán Tungurahua bota, otra vez, ceniza[collegamento interrotto] Hoy.com.ec
  9. ^ El volcán Tungurahua descarga más ceniza sobre las zonas pobladas, su elcomercio.com, El Comercio, 15 novembre 2015.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN143136171 · LCCN (ENn85198084 · J9U (ENHE987007557616505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85198084
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