Tyto soumagnei

specie di uccello

Il barbagianni del Madagascar (Tyto soumagnei A.Grandidier, 1878) è un uccello della famiglia Tytonidae, endemico del Madagascar.[2]

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Barbagianni del Madagascar
Tyto soumagnei
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Strigiformes
Famiglia Tytonidae
Genere Tyto
Specie T. soumagnei
Nomenclatura binomiale
Tyto soumagnei
A.Grandidier, 1878

Descrizione modifica

Aspetto modifica

È un barbagianni relativamente piccolo. Il piumaggio va da un giallo-ocra ad un arancione-ocra con sopra di esse varie macchie nerastre, il disegno bianco facciale è a forma di cuore con i bordi scuri e presenta delle sbiadite macchie marroni sotto il contorno inferiore degli occhi e alla base del becco. L'addome si presenta color ocra con le piume disordinate aventi sempre dei puntini neri. Gli artigli sono possenti.[3]

Dimensioni modifica

Complessivamente raggiunge un'altezza di circa 27,5 cm, ha un'apertura alare di 190 - 220 mm e la coda è lunga 93 – 120 mm. Il maschio è più piccolo della femmina, difatti il primo ha un peso di circa 320 g e la seconda di 430 g.[4]

Biologia modifica

Canto modifica

Il canto del barbagianni del Madagascar è poco conosciuto. Emettono un cheerroorr, un rumoroso stridio sibilante della durata di circa 1 secondo e mezzo, simile a quello del comune barbagianni, ma più vigoroso e tendente dal mezzo del grido al grave. In aggiunta, canti come wok-wok-wok sono considerati gridi di allarme.[4]

Alimentazione modifica

Si nutre prevalentemente di piccoli mammiferi (in particolare una delle sue prede preferite è il ratto malgascio Eliurus antsingy), ma anche di rane, gechi e insetti.[5]

Riproduzione modifica

Nidifica nelle cavità naturali degli alberi nella stagione invernale e i pulli rimangono nelle vicinanze del nido per circa 4 mesi.[4] Il primo nido descritto di questa specie, fu individuato nel 1995 all'interno di una cavità del tronco di un isolato albero di Weinmannia spp., ad una altezza di 23 m dal terreno.[6]

Spostamenti modifica

Non si sa molto, ma apparentemente è stanziale.[4]

Distribuzione e habitat modifica

La presenza di Tyto soumagnei è storicamente segnalata in un'area del Madagascar orientale che si estende dal Parco nazionale della Montagna d'Ambra a nord sino al Parco nazionale di Andasibe-Mantadia al centro. Più recentemente vi sono state segnalazioni che spostano i confini dell'areale della specie sino all'estremità sud-orientale dell'isola, rendendolo ben più ampio di quanto ritenuto in passato.[1]
Il suo habitat tipico è la foresta pluviale sempreverde, dal livello del mare sino a 2000 m di altitudine, ma è stato segnalato anche in aree di foresta decidua secca.

Conservazione modifica

Classificata in passato dalla IUCN Red List come specie in pericolo di estinzione (Endangered), il suo stato di conservazione è stato recentemente declassato a Vulnerabile, in virtù di un areale di dimensioni maggiori di quanto erroneamente ritenuto in passato.[1]

Parte del suo areale ricade all'interno di aree naturali protette quali il Parco nazionale di Andasibe-Mantadia, la Riserva speciale di Marotandrano, il Parco nazionale di Masoala, il Parco nazionale della Montagna d'Ambra, la Riserva naturale integrale dello Tsaratanana e il Parco nazionale di Zahamena.

La specie è inclusa nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[7]

Ha una popolazione stimata tra i 1000 ed i 2500 esemplari.[8]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) BirdLife International 2009, Tyto soumagnei, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Tytonidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 15 ottobre 2020.
  3. ^ König 2008, p. 217.
  4. ^ a b c d König 2008, p. 218.
  5. ^ Goodman SM and Thorstrom R, The diet of the Madagascar Red Owl (Tyto soumagnei) on the Masoala Peninsula, Madagascar (PDF), in Wilson Bulletin 1998; 110:417-421 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2011).
  6. ^ Thorstrom R, and de Roland L-AR, First nest record and nesting behaviour of the Madagascar Red Owl Tyto soumagnei (PDF), in Ostrich 1997; 68: 42-43 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2011).
  7. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), in Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
  8. ^ Ravazzi 2010, p. 29.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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