Umberto Meazza

calciatore, allenatore di calcio e arbitro di calcio italiano
Umberto Meazza
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Difensore
Termine carriera 1908 - calciatore
1924 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1901-1904Mediolanum1 (0)
1905-1908US Milanese11 (1)
Carriera da allenatore
1910-1914Bandiera dell'Italia ItaliaCom. tecnica
1920-1924Bandiera dell'Italia ItaliaCom. tecnica
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 25 aprile 2013

Umberto Meazza (Casteggio, 1º gennaio 1880Milano, 21 gennaio 1926) è stato un calciatore, allenatore di calcio e arbitro di calcio italiano.

Umberto Meazza
Umberto Meazza e Giuseppe Gama membri della Commissione Tecnica della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Sezione Non esistevano le sezioni all'epoca.
Professione Commerciante
Attività nazionale
Anni Campionato Ruolo
1908-1915 Prima Categoria Arbitro
Premi
Anno Premio
1919 Arbitro ad honorem

Biografia modifica

Di professione commerciante di vino,[1] è stato calciatore nei primi anni del novecento nel Mediolanum e US Milanese.

Il 24 aprile 1910 arbitra lo spareggio scudetto Pro Vercelli - Inter, partita ricca di controversie in cui il presidente vercellese decise di schierare la formazione giovanile. L'incontro si concluse 10-3 per gli interisti, consegnando ai nerazzurri il primo scudetto della loro storia.

Fu il fondatore, e primo presidente, dell'Associazione Italiana Arbitri costituita a Milano il 27 agosto 1911[2] in una riunione tenutasi nell'abituale ritrovo dei dirigenti calcistici dell'epoca, il Ristorante Orologio situato nei portici dietro il Duomo di Milano.

Divenuto dirigente all'interno della FIGC ha fatto parte più volte della Commissione Tecnica della nazionale di calcio italiana per 32 partite, in vari periodi, ad iniziare dalla prima partita della nazionale, nel 1910 contro la Francia, fino al 1924.[3]

In quell'epoca in cui non era ancora previsto il commissario unico (fu Vittorio Pozzo a partire dagli anni 1930 a formalizzare questa posizione nel calcio italiano) fu senz'altro l'elemento più rappresentativo delle varie commissioni tecniche succedutesi alla guida della nazionale, tanto che rientra fra i 10 commissari tecnici che più volte si sono seduti sulla panchina azzurra. In alcune gare ha anche ricoperto il ruolo di allenatore dei giocatori

A lui è intitolata la sezione arbitri di Milano, insieme a Giulio Campanati nonché la Coppa Umberto Meazza, un premio onorifico istituito il 27 novembre 1930 dal Direttorio della FIGC per essere assegnato alla squadra che nel corso del decennio seguente avrebbe vinto il maggior numero di campionati di Serie A (il riconoscimento andò alla Juventus).[4]

Morì a Milano il 21 gennaio 1926 all'età di 46 anni.

 
Con alcuni membri della C.T. nazionale il 6 gennaio 1911 (dopo la partita Italia-Ungheria 0-1). Da sin. Livio, Gama, Camperio, Meazza e Servetto (accompagnatore federale).
 
Con la Commissione Tecnica del 1912-1913 riunita al Ristorante Orologio: dietro da sinistra Meazza, e Hugo Rietmann. Davanti: Valvassori e Scamoni. Dopo la partita Francia-Italia persa 1-0 il 12 gennaio 1913.

Palmarès modifica

Calciatore modifica

Club modifica

Altre Competizioni modifica
Mediolanum: 1901

Note modifica

  1. ^ Quelli che hanno fatto l'Italia Archiviato il 23 ottobre 2013 in Internet Archive. Guerin Sportivo.
  2. ^ Associazione Italiana Arbitri - 75 anni di storia, Vallardi & Associati aprile 1987, p. 18.
  3. ^ ITALIAN NATIONAL TEAM COACHES, rsssf.com.
  4. ^ Il Direttorio della FIGC: Il programma del viaggio in Finlandia. Coppa Meazza alla Juventus cinque volte campione. Nuovi aspiranti allenatori, in La Stampa, 27 giugno 1939, p. 4. URL consultato il 17 gennaio 2013 (archiviato il 16 dicembre 2014).

Bibliografia modifica

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