Umberto Utili

generale italiano

Umberto Utili (Roma, 18 luglio 1895Milano, 27 ottobre 1952) è stato un generale di divisione, comandante del Corpo Italiano di Liberazione durante la seconda guerra mondiale.

Umberto Utili
NascitaRoma, 18 luglio 1895
MorteMilano, 27 ottobre 1952
Cause della morteinfarto
Luogo di sepolturaMignano Monte Lungo
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
Esercito Cobelligerante Italiano
Esercito Italiano
CorpoPrimo Raggruppamento Motorizzato
Corpo Italiano di Liberazione
III Comando Militare Territoriale
GradoGenerale di divisione
GuerreGuerra d'Etiopia
Prima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
Campagna di Russia
BattaglieBattaglia di Mai Ceu
Nemici storiciBandiera dell'Etiopia Impero d'Etiopia
Bandiera della Grecia Grecia
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Bandiera della Germania Germania
Comandante diCorpo Italiano di Liberazione
Primo Raggruppamento Motorizzato
III Comando Militare Territoriale di Milano
XXVI C.A.
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Biografia modifica

Figlio di un ufficiale di fanteria, partecipa come tenente del 17º artiglieria al primo conflitto mondiale, quindi come tenente colonnello comandante gruppo d'artiglieria nella 1ª divisione eritrea nella guerra in Africa orientale nel 1936 in cui fu decorato al valore militare nella battaglia di Mai Ceu.

Nel secondo conflitto mondiale è impegnato nel 1940 come colonnello al comando d'artiglieria del XXVI C.A. (Capo Ufficio del comando) nella campagna di Grecia e sul fronte russo con lo C.S.I.R. quale capo di stato maggiore del generale Giovanni Messe, l'8 settembre si trova a Roma e si trasferisce in Puglia, unitamente ai sovrani ed allo stato maggiore generale e delle tre forze armate, quando le truppe alleate cominciano l'avanzata verso il nord Italia.

A fine gennaio 1944 subentrò al generale Vincenzo Dapino al comando del Primo Raggruppamento Motorizzato che sotto il suo comando viene trasformato nel Corpo Italiano di Liberazione, alle dipendenze dell'8ª Armata britannica[1].

Dopo le battaglie dei primi mesi del 1944 il generale Utili propone agli alleati un potenziamento delle forze italiane, gli alleati accettano e l'organico viene portato da 25.000 uomini[1] a circa 60.000 distribuiti in gruppi di combattimento (più altri 200.000 divisi in Divisioni ausiliarie per il supporto logistico per le forze alleate e in Divisioni di sicurezza interna nei territori liberati). Il generale Utili comandò il gruppo di combattimento Legnano fino alla conclusione del conflitto. Nell'immediato dopo guerra comandò il III Comando Militare Territoriale di Milano.

Morto nel 1952 all'Ospedale Militare di Baggio, rione di Milano, all'età di soli 57 anni per le conseguenze di un infarto occorsogli qualche mese prima[2], è sepolto nel cimitero militare di Mignano Monte Lungo, dove sono state raccolte le salme di 975 caduti durante la guerra di liberazione, mentre al Campo Utili di Bergamo è presente una statua che lo raffigura[3].

Onorificenze modifica

«Capo di stato maggiore di corpo d'armata operante sul fronte russo in dieci giorni di aspra e sanguinosa battaglia si prodigava con eccezionale rendimento nell'opera di condotta della resistenza. attraverso numerose ricognizioni sulle linee avanzate nelle fasi più critiche della lotta prospettava al comandante la situazione con perfetto intuito fornendo elementi essenziali di valutazione ai fini della manovra delle scarse riserve. Contribuiva in tal modo decisamente all'esito vittorioso della battaglia che lo vedeva soldato sereno e deciso, perfetto collaboratore, di forte tempra ed incrollabile fede. Successivamente e per più giorni tornava in linea e vi seguiva nuove pericolose ricognizioni traendone interessanti elementi che portavano ad un notevole miglioramento nello schieramento delle nostre truppe.»
— Fronte russo 20 agosto,21 settembre,18 ottobre 1941
«Comandante dell'artiglieria di un corpo d'armata, dava costante prova di eccezionale perizia tecnica. Coraggiosissimo, destava l'ammirazione degli stessi fanti, spingendosi frequentemente sulle primissime linee per studiare l'organizzazione nemica, controllare il funzionamento delle proprie pattuglie e dei collegamenti. Durante le operazioni per la conquista di Dibrano, partecipava al combattimento sostenuto dal nucleo esplorante di una divisione di fanteria, dirigendo il fuoco di una batteria ed incitando alla resistenza ed al contrattacco reparti di fanteria più avanzati, improvvisamente investiti da micidiali tiri di armi automatiche avversarie. Unitosi poi ad una colonna che inseguiva il nemico in ritirata, partecipava ad un vivace scontro che dava alle nostre truppe il possesso della città di Erzeke, nella quale entrava tra i primi.»
— settore Devoli-Tomorezes,2 dicembre 1940-2 aprile 1941-XIX-Settore Librazhd-Dibra, 3-13 aprile 1941- Erzeka-Ponte Perati,14-22 aprile 1941 XIX (fronte greco)
«Durante un combattimento protrattosi per oltre 16 ore, dette prova di possedere elevate doti di comandante e di combattente, distinguendosi per slancio, ardimento, sprezzo del pericolo. Organizzò il fuoco delle artiglierie da lui dipendenti, che intervennero nell'azione con tempestiva e con rapida, sicura efficacia.»
— Mai Ceu,31 marzo 1936 XIV
— decreto luogotenenziale del 20 agosto 1916.

Riconoscimenti modifica

Bergamo gli ha dedicato una lapide alla rocca[5].

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Alessandro Cicogna Mozzoni, Un generale scomodo, Umberto Utili, a cura di Edoardo Giorgi di Vistarino, Nuova Cultura, 2008.
  • Umberto Utili, Ragazzi, in piedi! La ripresa dell'esercito italiano dopo l'8 settembre, a cura di Gabrio Lombardi, 1ª ed., Roma, Mursia, 1979, ISBN 978-88-425-1896-9.
  • Giovanni Bonomi, Dal Volturno al Po, Nuove Edizioni, 1974.
  • Giuseppe Brichetto Gerosa, Ricordo del generale Utili a 25 anni dalla morte (1925-1977), Mignano di Montelungo, Fabbiani, 1977.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN12524905 · ISNI (EN0000 0000 2421 5349 · LCCN (ENn79069158 · BNF (FRcb14439086r (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n79069158