Una svastica sopra il Bidasoa

Una svastica nel Bidasoa (titolo originale spagnolo: Una esvástica sobre el Bidasoa) è un film documentario del 2013 diretto da Alfonso Andres e Javier Barajas.

Una svastica sopra il Bidasoa
Titolo originaleUna esvástica sobre el Bidasoa
Lingua originalespagnolo
Paese di produzioneSpagna
Anno2013
Durata80 min e 81 min
Dati tecniciB/N e a colori
rapporto: 35 mm
Generedocumentario
RegiaAlfonso Andres, Javier Barajas
SoggettoIm Landen der Basken di Herbert Brieger
SceneggiaturaJavier Barajas
ProduttoreAinara Odriozola
Produttore esecutivoFernando Sajon, Andrés Luque - TVE, Elena Gonzalo - EITB
FotografiaAitor Sarabia
MontaggioAlfonso Andrés, Noelia Lopez
MusichePasquale Gaigne
Interpreti e personaggi
(ES)

«¿De dónde viene esta gente? Nadie lo sabe.

Puede que provengan de los constructores de la Torre de Babel, de los fenicios, de los habitantes del mar Atlántico, de los fineses o los mongoles...

Sin embargo, la teoría más extendida es que son descendientes de los íberos.»

(IT)

«Da dove vengono queste persone? Nessuno lo sa.

Potrebbero provenire dai costruttori della Torre di Babele, dai Fenici, dagli abitanti dell'oceano Atlantico, dai finlandesi o dai mongoli...

Tuttavia, la teoria più diffusa è che siano discendenti degli iberici.»

Il film è sostenuto dagli storici Santiago de Pablo e Ludger Mees, dal politico Ramon Labaien e da Nicolas Brieger, e descrive la presenza dell'esercito nazista su entrambi i lati del Bidasoa. Per spiegare il punto di vista nazista fanno riferimento al documentario Im Landen der Basken di Herbert Brieger.

Trama modifica

Nel corso della seconda guerra mondiale, mentre si consumano le vittorie del Terzo Reich, un regista tedesco e il suo team intraprendono un progetto insolito: fare un documentario sulla vita dei baschi. Dopo la guerra, il film si perse e il suo regista cadde nell'oblio... ma mezzo secolo dopo fu scoperta l'unica copia esistente di Im Landen der Basken (Nella terra dei baschi) nel Bundesarchiv: un enigmatico documentario che mostra questo popolo dal punto di vista razziale dei nazisti e che è legato al progetto di allearsi con il movimento nazionalista basco (PNV) e con i rappresentanti di altri gruppi etnici per costruire un nuovo ordine territoriale in Europa. 70 anni dopo, queste vicende oscure e i loro protagonisti vengono alla luce con la testimonianza dei rispettivi figli, e il ritrovamento di documenti inediti, unito al ricordo dei testimoni sopravvissuti di un'epoca in cui i territori sotto la svastica si estendevano dal Volga fino a Bidasoa.[1]

 
Spagnoli alla liberazione di Mauthausen

Nei titoli di coda viene rivelato che nell'estate del 2012 dopo le interviste sul padre per il documentario sui baschi, Nicolas Brieger ha deciso di visitare per la prima volta il campo di Mauthausen, in Austria.[2]

Mauthausen fu soprannominato il campo degli spagnoli perché la maggior parte dei 8700 repubblicani arrestati furono internati qui.[2] Un monumento li ricorda tra di essi vi erano anche centinaia di baschi.[2]

Personaggi modifica

Tra essi abbiamo:[3]
Alberto Bonelli- sé stesso
Jean Charles Bonelli- sé stesso
Herbert Brieger - sé stesso
Nicolas Brieger - sé stesso
Santiago de Pablo - sé stesso
Ramon Labayen - sé stesso
Felix Lofler - sé stesso
Roland Lofler - sé stesso
Ludger Mees - sé stesso

Nei titoli di coda abbiamo indicati in ordine di apparizione:[2]

  • Nicolas Brieger
  • Teresa Sandoval
  • Santiago de Pablo
  • Ludger Mees
  • Ramón Labayen
  • Jorge Ohaña
  • Juan Carlos Jiménez de Aberasturi
  • Agustin Lasarte
  • Santiago Cárdenas
  • Roland Löffler
  • Jean Charles Bonelli

Produzione modifica

Riprese modifica

Il film ha richiesto 3 anni di lavoro dato che le riprese si sono svolte in 3 diversi paesi: in Austria presso Admont e il campo di concentramento di Mauthausen, in Francia presso:[3]

e in Spagna presso:[3]

Promozione modifica

Locandina modifica

 
Laburu come l'ombra sulla locandina

Il lavoro di disegno se ne è occupata l'agenzia di San Sebastián denominata Ytantos. Al disegno della svastica rossa corrisponde l'ombra scura del lauburu il tutto su uno sfondo giallo.[3]

Distribuzione modifica

Edizioni home video modifica

Il DVD è risultato esaurito in poco tempo dalla messa in vendita sia online che tramite canali di vendita locali in particolare nei Paesi Baschi.[3]

Accoglienza modifica

Critica modifica

È stato definito:[4]

(ES)

«Más allá del interés histórico, es un documental con gran tensión narrativa. El espectador queda totalmente atrapado en las redes de la historia»

(IT)

«Al di là dell'interesse storico, è un documentario dalla grande tensione narrativa. Lo spettatore è totalmente intrappolato nelle ragnatele della storia»

(ES)

«De cara al futuro, este un documental que deberá guardarse como oro en paño»

(IT)

«Guardando al futuro, questo è un documentario che dovrebbe essere conservato come l'oro su tela»

Riconoscimenti modifica

Festival del film di San Sebastián modifica

È stato proiettato nella sezione Zinemira del Festival di San Sebastian.[5]

Il co-direttore del film in proposito ha affermato:[3]

(ES)

«Para nosotros estar en el Zinemaldia ya es un premio. De ahí en adelante, lo que caiga, es casi irreal.»

(IT)

«Per noi stare al Zinemaldia è già un premio. Ciò che succede da qui in avanti è surreale.»

Altri festival modifica

Sono:[3][6]

Materiale d'archivio modifica

Per realizzare il film, oltre al girato e al documentario originale, si è recuperato materiale d'archivio tra l'archivio Alberto Bonelli e quello di Felix Lofler.[3]

L'archivio Felix Lofler è costituito principalmente dal diario del poliziotto tedesco che visitava i paesi baschi durante le licenze e nei fine settimana.[3]

Alberto Bonelli, console italiano a Biarritz, dava delle feste coi tedeschi in cui riprendeva con la cinepresa.[3]

Particolarità modifica

Anteprima televisiva modifica

EITB il 5 gennaio 2013 ha mostrato per la prima volta in televisione Una Esvástica sobre el Bidasoa nel programma speciale La Noche De... alle 22:15.[3] Ciò è stato possibile in quanto parte degli accordi presi col gruppo EITB coproduttore il documentario.[3]

Fascinazione dei nazisti per i baschi e contatti tra i due modifica

Uno storico nel film ha dichiarato:[7]

«Incontri e contatti tra un certo numero di nazionalisti baschi e occupanti nazisti al tempo furono documentati. E' possibile che la Germania fosse riuscita a farli passare dalla sua parte?»

L'ex sindaco di San Sebastian Ramon Labayen ha dichiarato:[7]

«Io non condanno i contatti che furono posti in essere. Ogni persona deve difendersi come meglio può.»

Riscoperta del rapporto padre-figlio modifica

Quest'opera ha fatto riscoprire aspetti poco noti di suo padre a Nicolas Brieger che ha dichiarato:[8]

(ES)

«Este rencuentro con mi padre se ha convertido en algo muy contradictorio, ahora, tan tarde, a causa de este película sobre los vascos.»

(IT)

«Questo incontro con mio padre è diventato qualcosa di molto contradditorio, dato l'incontro, così tardivo, causato da questo documentario sui baschi.»

Nicolas Brieger assistette alla prima proiezione a San Sebastian.[8]

E, in misura minore, anche ad Alberto Bonelli sulle feste del padre console a Biarritz.

Note modifica

  1. ^   (ES) premios Platino, Una esvástica sobre el Bidasoa Trailer. URL consultato il 7 marzo 2022.
  2. ^ a b c d   (ES) ZEUSTRE GOLD RECOVERY, UNA ESVASTICA SOBRE BIDASOA - DOCUMENTAL. URL consultato il 10 marzo 2022.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l (ES) sito ufficiale, su unaesvasticasobreelbidasoa.com (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  4. ^ (ES) Una esvástica sobre el Bidasoa, su SSIFF, 22 settembre 2013. URL consultato il 7 marzo 2022.
  5. ^ (ES) Alardes, encierros, el terrorismo y los nazis, propuestas de Zinemira, su SSIFF, 20 settembre 2013. URL consultato il 7 marzo 2022.
  6. ^   (ES) esRec, Una esvástica sobre el Bidasoa (Trailer). URL consultato il 7 marzo 2022.
  7. ^ a b   (ES) sfbcc, TRAILER The Basque swastika. URL consultato il 7 marzo 2022.
  8. ^ a b   (ES) eitb, La fascinación de los nazis por los vascos. URL consultato il 7 marzo 2022.

Collegamenti esterni modifica

  • (ES) sito ufficiale, su unaesvasticasobreelbidasoa.com (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).