Atletico Catania

società calcistica italiana con sede nella città di Catania
USD Atletico Catania
Calcio
Atletisti, Etnei, Rossoblù
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, Giallo, Blu
Simboli Elefante
Dati societari
Città Catania
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Prima Categoria
Fondazione 1970
Scioglimento1988
Rifondazione1994
Rifondazione2005
Presidente Bandiera dell'Italia Arturo Barbagallo
Allenatore Bandiera dell'Italia Marco Coppa
Stadio Monte Po
(Monte po posti)
Sito web atleticocatania.com
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

L'U.S.D. Atletico Catania, meglio noto come Atletico Catania, è una società calcistica italiana con sede nella città di Catania. Milita in Prima categoria, settima divisione del panorama calcistico italiano.

La società è lo Sporting Club Mascalucia, diventato Atletico Catania nel 1986 con il trasferimento della predetta società a Catania. Nel 1988, la società fu trasferita a Lentini, in provincia di Siracusa, dove divenne Atletico Leonzio, attiva fino al 1994, quando a seguito di uno scambio di titoli sportivi venne riportata a Catania dove assunse la precedente denominazione.

L'Atletico Catania ha disputato in totale otto campionati professionistici ed ha raggiunto come livello più alto la Serie C1, terzo livello del campionato italiano, ottenendo come miglior risultato un quarto posto nella stagione 1996-1997.

Storia modifica

Dalle origini alla Serie C2 modifica

Le origini del club atletista risalgono alla fondazione dello Sporting Club Mascalucia, avvenuta nel 1970 attraverso la fusione di due società calcistiche dell'omonimo comune della provincia di Catania[1][2]. Partito dalla Prima Categoria, il Mascalucia, sotto la presidenza dell'avvocato Giuseppe D'Urso Somma, compì un'importante cavalcata che nella stagione 1980-1981, allenato da Adelmo Prenna[3], lo portò a vincere il girone B del campionato di Promozione piazzandosi in testa a quattro punti di vantaggio sul più quotato Caltagirone, e che gli permise l'approdo all'Interregionale. La squadra biancoceleste militò nel girone M del Campionato Interregionale per cinque stagioni consecutive, dal 1981-1982 al 1985-1986: nella stagione 1983-1984, allenata da Salvatore Di Stefano, sfiorò una clamorosa promozione in Serie C2 dopo una lunga lotta al vertice con la Nissa, ma il pareggio interno per 1-1 all'ultima giornata contro la Juvenes Enna, e la contemporanea vittoria dei biancoscudati contro il Caltagirone, permise a questi l'accesso in quarta serie.[4]

Nell'ottobre 1985, la società biancoceleste, in difficoltà economiche, venne rilevata dall'imprenditore catanese Salvatore Tabita[5]. La scarsa affluenza di pubblico nelle partite interne disputate dal Mascalucia, indussero la dirigenza a trasferire a fine stagione la squadra dal piccolo centro etneo a Catania, e nell'estate 1986 fu trasformata in Società Sportiva Atletico Catania, con presidente lo stesso Tabita e direttore sportivo Santo Fassari[6]. La nuova società etnea, i cui colori sociali furono il verde e il fucsia[7], scelse come allenatore Alvaro Biagini[6][8], centrocampista del Catania negli anni sessanta, e allestì una rosa di prim'ordine per la quinta serie.

L'esordio ufficiale della rinominata compagine etnea avvenne il 20 settembre 1986 allo stadio Cibali, davanti a 3.000 spettatori, nell'anticipo della prima giornata del girone M del Campionato Interregionale 1986-1987 contro l'Akragas, in cui vinse per 1-0 con rete di Rosario De Cento[9]. L'avvio di campionato per la formazione non fu però dei migliori, e dopo nove giornate la dirigenza sollevò Biagini dalla guida tecnica, che affidò a Mario Zurlini[10]. Il cambio tecnico incise sull'andamento della squadra, in particolare nel girone di ritorno: nelle ultime giornate conquistò la vetta della classifica, che conservò fino al termine della stagione e gli permise di ottenere la promozione diretta in Serie C2[11].

Il 1987-1988 fu il primo anno fra i professionisti, e la formazione verdefucsia disputò la sua prima gara nel girone D di Serie C2 in trasferta contro il Trapani, dove subì una sconfitta per 2-1[12]. L'Atletico riuscì a raggiungere la salvezza piazzandosi al decimo posto in classifica al termine della stagione[2].

Il trasferimento a Lentini e lo scioglimento modifica

Visto lo scarso seguito di tifosi, la dirigenza decise di trasferire la società a Lentini, in provincia di Siracusa, e di attuare il cambio di denominazione in Società Sportiva Atletico Leonzio[2][13]. La locale squadra della Leonzio militava nel girone C della Prima Categoria, dove a fine stagione si piazzò ultima, retrocedendo in Seconda Categoria già con diverse giornate d'anticipo[14]; il trasferimento dell'Atletico nella cittadina aveva l'obiettivo di sostituire la storica società, assumendone anche i colori sociali bianconeri.

L'operazione effettuata da Tabita ebbe il merito di far approdare per la prima volta tra i professionisti una squadra di Lentini: nella stagione 1988-1989, l'Atletico Leonzio disputò un buon campionato e si piazzò al quarto posto nel girone D di Serie C2[2].

La rifondazione e la Serie C1: l'era Proto (1994-2001) modifica

 
Franco Proto

Nell'agosto 1993 la FIGC, causa inadempienze finanziare, deliberò l'esclusione del Calcio Catania, la storica e principale squadra di calcio della città etnea, dal campionato di terza serie per la stagione 1993-1994; in risposta l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enzo Bianco, fondò l'Associazione Sportiva Catania che adottò i classici colori rosso e azzurro, e fu iscritta al Campionato Nazionale Dilettanti (CND)[15]. La nuova società etnea — che ebbe il pieno sostegno dei gruppi organizzati della tifoseria rossazzurra[15] — fu rilevata dall'imprenditore troinese Franco Proto, presidente e proprietario dell'Atletico Leonzio dal 1989, con il quale la squadra lentinese aveva raggiunto la promozione in Serie C1 nella stagione 1992-1993[13]: Proto tentò uno scambio di titoli sportivi, attraverso il trasferimento a Catania di quello dell'Atletico Leonzio, militante in C1, e di quello dell'AS Catania a Lentini, militante nel CND, ma l'operazione venne negata dal presidente federale Antonio Matarrese[16][17]. L'annullamento della radiazione del Catania di Angelo Massimino, e la sua ammissione al campionato di Eccellenza, portò all'esistenza di due squadre catanesi con lo stesso nome, sicché il club di Proto venne soprannominato Catania '93[18].

Il Catania '93, pur militando in una categoria superiore a quello del tradizionale club fondato nel 1946, registrava un'affluenza di pubblico inferiore rispetto a quest'ultimo[18]. Al termine della stagione 1993-1994 la squadra rossoazzurra, allenata da Pantaleo De Gennaro[17], si piazzò al secondo posto in classifica nel girone I del Campionato Nazionale Dilettanti, a otto punti dalla capolista Castrovillari. Nell'agosto 1994 andò in porto lo scambio di titoli sportivi tra Atletico Leonzio e Catania '93, tentato l'anno prima da Proto, pertanto la squadra bianconera di Lentini venne trasformata in Società Sportiva Atletico Catania[19]; un'operazione che vide il ripristino della vecchia denominazione della società nell'era Tabita, nonché il ritorno in C1 di una squadra calcistica catanese, che adottò i colori rossoblù.

 
Una formazione del neoricostituito Atletico Catania nella stagione 1994-1995

L'Atletico Catania divenne de facto la principale formazione del capoluogo etneo, con la partecipazione a sette campionati consecutivi in terza serie; due di questi, in particolare, videro gli atletisti piazzarsi al quarto posto nel girone B di C1 e disputare le semifinali dei play-off per la promozione in Serie B[2]. Nel 1995-1996 contro i concittadini rossazzurri si disputò, in occasione della Coppa Italia di Serie C, il primo derby dell'Elefante in incontri ufficiali: la stracittadina si disputerà anche in campionato nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001.

Nella stagione 1996-1997 fu allestito un organico per la lotta al vertice, e Proto scelse come direttore sportivo Vincenzo Nucifora e come allenatore Angelo Orazi[2]. Arrivarono giocatori provenienti dalle categorie superiori come il portiere Lorenzo Squizzi dalla Juventus, i difensori Massimiliano Farris e Giovanni Paschetta dal Cosenza, i centrocampisti Luigi Bugiardini e Massimiliano Favo dalla Lucchese, e gli attaccanti Franco Lerda dal Brescia e Claudio Cecchini dall'Ancona[2]. La prima fase del campionato per la squadra atletista fu negativa e perciò Orazi venne sollevato dall'incarico di allenatore, e sostituito dallo svizzero Roberto Morinini[2]. Il cambio della guida tecnica sortì per la squadra effetti positivi, e al termine della stagione regolare l'Atletico si piazzò al quarto posto in classifica ottenendo l'accesso ai play-off, registrando anche il record di soli 15 reti subite tra tutte le categorie professionistiche[2]. Alle semifinali per i play-off avversario fu il Savoia: all'andata al Cibali e davanti a un numeroso pubblico di 20.000 spettatori finì 0-0, ma al ritorno a Napoli vinsero i campani per 1-0[2]. La medesima impresa fu ripetuta nella stagione 1997-1998, quando la squadra dapprima allenata da Rosario Foti e poi da Paolo Lombardo, e che contava su nuovi giocatori come Giovanni Sulcis, Davide Bombardini, Salvatore Nobile, Fabio Pittilino e Marco Onorati, si piazzò al quinto posto in classifica e si qualificò ai play-off: avversario fu la Ternana allenata da Luigi Delneri, con cui pareggiò 0-0 a Catania, anche qui davanti a 20.000 spettatori, e perse per 1-0 a Terni[2].

 
Una formazione della stagione 1998-1999

Il ritorno del Catania in C1 nella stagione 1999-2000 ebbe diverse conseguenze importanti sull'Atletico: si assistette innanzitutto a un calo dell'attenzione dei tifosi, e la società fu anche costretta a cambiare simboli e colori sociali per differenziarsi dall'altro club catanese[2]: negli ultimi due anni fra i professionisti l'Atletico indossò infatti delle maglie giallo-grigie, e il Liotru, elefantino simbolo di Catania, venne sostituito sullo stemma dal Cirneco dell'Etna, una razza canina tipica dell'area del vulcano[2]. Dopo due discrete stagioni, il campionato 2000-2001 per l'Atletico si concluse al penultimo posto in classifica e con la retrocessione in Serie C2: fatale per la squadra allenata da Rosario Picone fu la sconfitta subita alla partita di ritorno dei play-out contro la Lodigiani con il risultato di 2-0 (andata al Cibali 3-4 per gli ospiti), che permise invece ai romani di ottenere la permanenza in terza serie[20].

La ripartenza dalle categorie regionali modifica

Alla retrocessione, seguì l'esclusione dal campionato di Serie C2 2001-2002 da parte della FIGC per motivi finanziari: secondo la Covisoc, il club atletista aveva infatti accumulato un debito di 3 miliardi di lire; ma a incidere fu anche il mancato contributo di 300 milioni di lire da parte del Comune di Catania[21].

A seguito dell'esclusione dai professionisti e del fallimento della società, nell'agosto 2001, Proto rifondò il club con la denominazione Associazione Sportiva Atletico Catania 3000, con i colori sociali bianco e blu, che ripartì dal girone B del campionato di Eccellenza Sicilia 2001-2002[22]. Il primo anno nella massima categoria regionale, la squadra, allenata da Giovanni Campanella, concluse il campionato con un modesto ottavo posto; disastroso fu il campionato successivo: nella stagione 2002-2003 l'Atletico, che nel frattempo era stato ceduto da Proto a Paolo Pinazzo e Gianfranco Vullo, si piazzò al penultimo posto in classifica con 28 punti, che determinò la sua retrocessione in Promozione[2]. Nella stagione 2003-2004, nel girone B di Promozione, l'Atletico piazzatosi al terzo posto in classifica, si qualificò ai play-off, in cui vinse per 1-0 contro il Celtic Taormina in semifinale, ma avendo pareggiato 2-2 nella finale contro il Trecastagni, piazzatosi secondo, mancò il ritorno in Eccellenza[2]; la stagione seguente, fu molto travagliata, e nonostante la squadra stesse per centrare la salvezza, rinunciò alle ultime due partite di campionato, e fu perciò esclusa: la società non riuscì a pagare una multa di 16.000 euro inflittagli dalla Lega Sicula a causa dei continui disordini e invasioni di campo accumulati durante la stagione[2].

Nel 2005, un gruppo di tifosi fondò una nuova società con la denominazione A.S.D. Atletico Catania F.C., che partì dalla Terza Categoria; al termine della stagione 2005-2006, venne acquistato il titolo sportivo del Sant'Agata li Battiati, militante nel girone F di Prima Categoria, e nella stagione 2007-2008 la squadra — diventata U.S.D. Atletico Catania — vinse il campionato e approdò in Promozione[2]. La permanenza in Promozione dura fino alla stagione 2010-2011, in cui vince il girone C e riconquista la promozione in campionato di Eccellenza[2].

La stagione 2011-2012 è condizionata da un crisi societaria che porta all'avvicendamento di dirigenti, allenatori e giocatori con risultati altamente negativi che portano alla retrocessione diretta con il terz'ultimo posto in classifica. La permanenza in Promozione dell'Atletico dura fino alla stagione 2014-2015, e la società nel 2013 era nel frattempo passata di proprietà alla famiglia Proto[23]. Ripescato in Eccellenza per la stagione 2015-2016, retrocede nuovamente in Promozione dopo aver perso i play-out contro la San Pio X[23]. Nella stagione 2016-2017 l'Atletico Catania riparte da Damiano Proto, figlio del patron Franco, nel ruolo di allenatore e Antonio Richichi nel ruolo di Responsabile dell'Area Tecnica. Inserito nel girone D di Promozione, l'Atletico per l'intera stagione domina il campionato e ritorna in Eccellenza[23].

Nel settembre 2017, l'Atletico viene rilevato dall'imprenditore piemontese Giancarlo Travagin[24]. La società ha una difficile situazione finanziaria, e perciò, a dicembre, si dimettono il presidente, i dirigenti e molti giocatori abbandonano la squadra[25]: il club non viene ritirato e a disputare le partite sono gli stessi tifosi atletisti, e numerose sono le sconfitte con risultato pesante[25]. Nel girone di ritorno della stagione 2017-2018, l'avvocato Vincenzo Drago diventa presidente della società e, con una squadra assemblata velocemente, l'Atletico riesce a evitare la retrocessione diretta, piazzandosi al tredicesimo posto e accedendo ai play-out[25]. Lo spareggio-salvezza contro il Caltagirone vede la vittoria atletista per 2-3 e la permanenza in Eccellenza del club etneo[25]. Nella stagione 2018-2019, l'Atletico Catania, allenato da Antonio Richichi, conduce un discreto campionato e si piazza sesto nella classifica finale.

Cronistoria modifica

Cronistoria dell'U.S.D. Atletico Catania
  • 1970 - Fondazione dello Sporting Club Mascalucia, attraverso la fusione tra le società Libertà e Terribile[1].
  • 1970-1971 - 9º nel girone B della Prima Categoria Sicilia.
  • 1971-1972 - 9º nel girone B della Prima Categoria Sicilia.
  • 1972-1973 - 8º nel girone B della Prima Categoria Sicilia.
  • 1973-1974 - 3º nel girone B della Prima Categoria Sicilia.
  • 1974-1975 - 3º nel girone B della Prima Categoria Sicilia.
  • 1975-1976 - 2º nel girone B della Prima Categoria Sicilia.
  • 1976-1977 - 2º nel girone B della Prima Categoria Sicilia.
  • 1977-1978 - 1º nel girone B della Prima Categoria Sicilia. Promosso in Promozione.
  • 1978-1979 - 3º nel girone B della Promozione Sicilia.
  • 1979-1980 - 3º nel girone B della Promozione Sicilia.

  • 1980-1981 - 1º nel girone B della Promozione Sicilia. Promosso nel Campionato Interregionale.
  • 1981-1982 - 11º nel girone M del Campionato Interregionale.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
  • 1982-1983 - 6º nel girone M del Campionato Interregionale.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
  • 1983-1984 - 2º nel girone M del Campionato Interregionale.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
  • 1984-1985 - 2º nel girone M del Campionato Interregionale.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
  • 1985-1986 - 9º nel girone M del Campionato Interregionale.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale).
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 1988 - Il titolo sportivo della società viene trasferito a Lentini, e cambia nome in Società Sportiva Atletico Leonzio per dare continuità alla tradizione sportiva della Leonzio.

  • 1994 - La società torna a Catania e riassume la vecchia denominazione Società Sportiva Atletico Catania.
  • 1994-1995 - 12º nel girone B della Serie C1.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

  • 2000-2001 - 17º nel girone B della Serie C1. Retrocesso in Serie C2 dopo aver perso i play-out.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2001 - La società non si iscrive al campionato di Serie C2 per inadempienze finanziarie e cambia denominazione in Associazione Sportiva Atletico Catania 3000, ripartendo dall'Eccellenza.
  • 2001-2002 - 8º nel girone B dell'Eccellenza Sicilia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2002-2003 - 16º nel girone B dell'Eccellenza Sicilia. Retrocesso in Promozione.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2003-2004 - 3º nel girone B della Promozione Sicilia. Perde la finale dei play-off.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Promozione Sicilia.
  • 2004-2005 - 12º nel girone C della Promozione Sicilia. Retrocesso in Prima Categoria dopo aver perso i play-out.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Promozione Sicilia.
  • 2005 - Dopo aver rinunciato a disputare i play-out la società viene radiata dal campionato e una nuova squadra riparte dalla Terza Categoria con la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica Atletico Catania F.C.
  • 2005-2006 - 4º nel girone A della Terza Categoria Catania.
Ottavi di finale del Trofeo delle Province.
  • 2006 - La società stipula una accordo con l'Associazione Sportiva Dilettantistica Sant'Agata li Battiati, formazione che disputa la Prima Categoria, per il trasferimento del titolo a Catania. Nonostante ciò permane la denominazione Associazione Sportiva Dilettantistica Sant'Agata li Battiati, per mancanza dei tempi tecnici per il cambio denominazione.
  • 2006-2007 - 8º nel girone F della Prima Categoria Sicilia.
Ottavi di finale di Coppa Sicilia.
  • 2007 - Cambia denominazione in Unione Sportiva Dilettantistica Atletico Catania.
  • 2007-2008 - 1º nel girone F della Prima Categoria Sicilia. Promosso in Promozione.
Ottavi di finale di Coppa Sicilia.
  • 2008-2009 - 9º nel girone D della Promozione Sicilia.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Promozione Sicilia.
  • 2009-2010 - 5º nel girone D della Promozione Sicilia. Perde la semifinale dei play-off.
Quarti di finale di Coppa Italia Promozione Sicilia.
  • 2010-2011 - 1º nel girone C della Promozione Sicilia. Promosso in Eccellenza.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Promozione Sicilia.
  • 2011-2012 - 14º nel girone B dell'Eccellenza Sicilia. Retrocesso in Promozione.
Ottavi di finale di Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2012-2013 - 5º nel girone D della Promozione Sicilia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Promozione Sicilia.
  • 2013-2014 - 8º nel girone C della Promozione Sicilia.
Primo turno di Coppa Italia Promozione Sicilia.
  • 2014-2015 - 7º nel girone D della Promozione Sicilia. Ripescato in Eccellenza a completamento organici.
Quarti di finale di Coppa Italia Promozione Sicilia.
  • 2015-2016 - 13º nel girone B dell'Eccellenza Sicilia. Retrocesso in Promozione dopo aver perso i play-out.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2016-2017 - 1º nel girone D della Promozione Sicilia. Promosso in Eccellenza.
Ottavi di finale di Coppa Italia Promozione Sicilia.
  • 2017-2018 - 13º nel girone B dell'Eccellenza Sicilia. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2018-2019 - 6º nel girone B dell'Eccellenza Sicilia.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2019-2020 - 15º nel girone B dell'Eccellenza Sicilia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Dilettanti Sicilia.

  • 2020-2021 - 8º nel girone B dell'Eccellenza Sicilia. 4º nella poule A.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2021-2022 - 14º nel girone B dell'Eccellenza Sicilia. Retrocesso in Promozione.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Dilettanti Sicilia.
  • 2022-2023 - 14º nel girone F della Prima Categoria Sicilia. Retrocesso in Seconda Categoria. Ripescato in Prima Categoria a completamento organici.
  • 2023-2024 - 10º nel girone E della Prima Categoria Sicilia.
Primo turno di Coppa Sicilia

Colori e simboli modifica

Colori modifica

 
Una formazione della stagione 1999-2000, durante il breve intermezzo giallo-grigio della società etnea.

All'atto della fondazione del Mascalucia si scelsero di utilizzare come colori il bianco e il celeste. Nel 1986 anno nel quale avvenne il trasferimento da Mascalucia a Catania si adottarono come colori il verde e il fucsia. Successivamente, quando la società decise di trasferirsi a Lentini i colori vennero modificati e divennero il bianco e il nero, quelli rappresentativi del club locale. A seguito del ritorno del club nel capoluogo etneo i colori dell'Atletico Catania divennero il rosso e il blu, tratti dal gonfalone della città di Catania. Dal 1999 al 2001 si optò per un cambio di colori a causa della presenza del Catania nello stesso girone degli atletisti che vestirono maglie giallo-grigie. Con la ripartenza dall'Eccellenza la società adottò come colori il bianco e il blu per poi tornare nel 2005, anno della rifondazione a utilizzare il rosso e il blu.

Anni Colori Denominazione
1970-1986   Sporting Club Mascalucia
1986-1988   Società Sportiva Atletico Catania
1988-1994 - Inattivo
1994-1999   Società Sportiva Atletico Catania
1999-2001  
2001-2005   Associazione Sportiva Atletico Catania 3000
2005-2006   Associazione Sportiva Dilettantistica Atletico Catania F.C.
2006-2007 Associazione Sportiva Dilettantistica Sant'Agata li Battiati
2007- Unione Sportiva Dilettantistica Atletico Catania

Simboli ufficiali modifica

Stemma modifica

Lo stemma dell'Atletico Catania presenta al suo interno un elefante, simbolo della squadra e della città. Un altro simbolo utilizzato dai rossoblù è stato il Cirneco dell'Etna che sostituì dal 1999 al 2001 l'elefante, così da potersi distinguere dalla maggior squadra cittadina.

Strutture modifica

Stadio modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Angelo Massimino.

L'Atletico Catania ha disputato tutte le sue stagioni nei campionati professionistici presso lo stadio Cibali di Catania. Dopo la ripartenza dai campionati regionali nel 2001, ha utilizzato diversi impianti nel retroterra catanese, giocando a Gravina e a Sant'Agata li Battiati. Nella seconda parte della stagione 2011-2012 ha utilizzato il campo sportivo Monte Po di Catania.

Nella stagione 2013-2014 la società decide, a causa delle pessime condizioni dell'impianto catanese, di far disputare le gare interne della squadra a Mascalucia.

Tuttavia, nella stagione seguente, diventa difficile la convivenza della formazione catanese con le altre due società locali, rendendo necessario un altro cambio della sede degli incontri casalinghi. La società atletista così, sceglie lo stadio comunale San Gaetano di Belpasso come sede degli incontri interni[26]. Il suddetto impianto, ha una capienza di circa tremila posti[26], suddivisi in due settori: una tribuna coperta, capace di ospitare 2600 spettatori[26], e una gradinata contenente 400 posti[26]. La superficie del terreno è in erba sintetica e misura 106m x 62[26]. Nel 2018 ritorna a disputare le partite di casa allo stadio comunale di Monte Po. Nel 2019 le gare interne vengono disputate al campo Zia Lisa di Catania.

Centro di allenamento modifica

L'Atletico Catania si allena allo stadio Monte Pò di Catania situato nell'omonimo quartiere cittadino, sede delle partite interne.

Società modifica

Organigramma societario modifica

Staff dell'area amministrativa
  •   Gianluca Barbagallo - Presidente
  •   Mario Scalia - Vicepresidente
  •   Santo Crisafi - Direttore generale
  •   Alfio Contarino - Direttore Area Tecnica
  •   Alessandro Barone - Direttore Sportivo

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Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor dell'Atletico Catania[27][28].

Cronologia degli sponsor tecnici
  • 1978-1988 ...
  • 1988-1994 Inattivo
  • 1994-1995 Devis
  • 1995-1996 ...
  • 1996-1998 Asics
  • 1998-1999 ...
  • 1999-2000 Royal
  • 2000-2002 Legea
  • 2002-2003 ...
  • 2003-2004 Legea
  • 2004-2005 Icos
  • 2005-2006 Legea
  • 2006-2007 ...
  • 2007-2008 AGLA
  • 2008-2009 Max
  • 2009-2010 Onze
  • 2010-2012 Max
  • 2012-2013 Sport Point
  • 2013-2017 HS
  • 2017-2018 maps
  • 2018- cmax
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1981-1988 ...
  • 1988-1994 Inattivo
  • 1994-1997 Condorelli
  • 1997-1998 Valdittaino
  • 1998-2000 TomarchioNaturà
  • 2000-2001 Cavagrande
  • 2001-2002 Città di Catania
  • 2002-2003 ...
  • 2003-2004 Medieco[29]/Igea[30]
  • 2004-2005 nessuno
  • 2005-2006 ...
  • 2006-2007 Duomed
  • 2007-2008 nessuno
  • 2008-2009 Punto SNAI
  • 2009-2010 IBR-Etna scommesse[29]/G78[30]
  • 2010-2011 Tifinvest[29]/Ce.Arm.[30]
  • 2011-2012 Didimas
  • 2013-2014 Balicicò[29]/Biriaco[30]
  • 2014- non presente

Allenatori e presidenti modifica

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'Atletico Catania.

Sono 37 gli allenatori che hanno occupato la panchina rossoblù dal 1967 ad oggi, mentre la società è stata presieduta da 8 presidenti[31].

In una sola occasione la squadra etnea venne allenata da un tecnico straniero, fu lo svizzero Roberto Morinini[32] a sedersi in panchina al posto di Angelo Orazi, nella stagione 1996-1997.


Allenatori[33]
  • 1970-1971   Falco
  • 1971-1972   Alfio Lo Faro
  • 1972-1974 …
  • 1974-1975   Giuseppe Guarnera
  • 1976-1977   Matteo Simeon
  • 1977-1978   Salvatore Di Stefano
  • 1978-1981   Adelmo Prenna
  • 1982-1983   Alfonso Ammirata
  • 1983-1984   Angelo Busetta
  Salvatore Di Stefano
  • 1984-1986   Carmelo Russo
  • 1986-1987   Mario Zurlini
  • 1987-1988   Mario Zurlini
      Lino De Petrillo
  • 1988-1994 Inattivo
  • 1994-1995   Gaetano Auteri[34] e   Paolo Lombardo (1ª-11ª)
      Giuseppe Caramanno (12ª-19ª)
      Paolo Lombardo (29ª-34ª)
  • 1995-1996   Francesco D'Arrigo
  • 1996-1997   Angelo Orazi (1ª-7ª)
      Roberto Morinini (8ª-34ª e play-off)
  • 1997-1998   Rosario Foti (1ª-17ª)
      Paolo Lombardo (18ª-34ª e play-off)
  • 1998-1999   Paolo Lombardo (1ª-11ª)
      Pietro Paolo Virdis (12ª-29ª)
      Pasquale Casale (30ª-34ª)
  • 1999-2000   Gregorio Mauro (1ª-3ª)
      Salvatore Bianchetti (4ª-31ª)
      Rosario Picone (32ª-34ª e play-out)
  • 2000-2001   Adriano Cadregari (1ª-22ª)
      Rosario Picone (22ª-34ª e play-out)
  • 2001-2002   Giovanni Campanella
      Pietro Armenise[35]
  • 2002-2003   Carmelo Mancuso
      Rosario De Cento
      Giovanni Falsone
  • 2003-2004   Rocco Ferrara
  • 2004-2005   Ettore Tortorici (1ª-7ª)
      Rosario De Cento (8ª-9ª)
      Giacomo Lombardo (11ª-30ª)
  • 2005-2006   Gianluca Barbagallo
  • 2006-2008   Gaetano Pecorino
  • 2008-2009   Gaetano Pecorino (1ª-4ª)
      Alfio Contarino (5ª-30ª)
  • 2009-2010   Alfio Contarino (1ª-7ª)
      Antonio Richichi (8ª-30ª)
  • 2010-2011   Antonio Richichi
  • 2011-2012   Antonio Richichi (1ª-19ª)
      Alessandro Tirendi (20ª-22ª)
      Natale Belardi (23ª-24ª)
      Ignazio Pandolfo (25ª-30ª)
  • 2012-2013   Roberto Aiello (1ª-19ª)
      Gaetano Bellia (20ª-24ª)
      Pippo Indelicato (25ª-30ª)
  • 2013-2014   Antonio Richichi (1ª-3ª)
      Gaetano Bellia (4ª-9ª)
      Damiano Proto (10ª)
      Antonio Marletta (11ª-30ª)
  • 2014-2015   Damiano Proto
  • 2015-2016   Antonio Marletta (1ª-9ª)[36]
      Pietro Infantino (10ª-30ª)[37]
  • 2016-2017   Damiano Proto
  • 2017-2020   Antonio Richichi
  • 2020-2021   Marco Coppa
  • 2021-2022   Stefano Nastasi
  • 2022-2023   Stefano Nastasi (1ª-5ª)
      Salvatore Messina (6ª-26ª)
  • 2023-2024   Alessandro Tirendi (1ª-8ª)
      Roberto Aiello (9ª-in corso)
Presidenti[33]
  • 1970-1971   Pier Giuseppe Giuffrida
  • 1971-1972   Antonino Spampinato
  • 1971-1972   Francesco Nicosia (commissario straordinario)
  • 1973-1978   Giuseppe D'Urso Somma
  • 1978-1984   Rosalba Valenti
  • 1984-1985   Francesco Strano
  • 1985-1988   Salvatore Tabita
  • 1988-1994 Inattivo
  • 1994-1999   Franco Proto
  • 1999-2001   Sebastiano Bruno Caruso
      Rosario Pettinato
  • 2001-2002   Giordana Proto
  • 2002-2003   Franco Proto
  • 2003-2005   Paolo Pinazzo,   Gianfranco Vullo
  • 2005-2009   Santo Crisafi
  • 2009-2013   Rosario Orofino
  • 2013-2017   Carmelo Tiberio Seminara
  • 2017-2018   Giancarlo Travagin
  • 2018-2020   Vincenzo Drago
  • 2020-2022   Arturo Barbagallo
  • 2022-   Gianluca Barbagallo

Calciatori modifica

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'Atletico Catania.

Capitani modifica

  •   ... (1970-1982)
  •   Giuseppe Fichera (1982-1985)
  •   ... (1985-1986)
  •   Armando Todaro (1986-1987)
  •   ... (1987-1988)
  • Inattivo (1988-1994)
  •   Edmondo De Amicis (1994-1995)
  •   Pietro Infantino (1995-2001)[38]
  •   Luca Di Gregorio (2001-2004)
  •   ... (2004-2007)
  •   Domenico Leonardi (2007-2009)
  •   Angelo Tasca (2009-2010)
  •   Salvatore Calì (2010-2012)
  •   Angelo Pandolfo (2012-2013)
  •   Giovanni Minutola (2013-2015)[39]
  •   Giorgio Corona (2015-2016)
  •   Pasquale Signorelli (2016-2017)
  •   Giorgio Corona (2017-2018)
  •   Antonio Orefice (2018-2019)
  •  Luigi Murabito (2019-2020)

Alessandro Zumbo (2020-2021)

Gaetano Ruscica (2021-2022)

Andrea Massimino (2022-2023)

Marco Marziale (2023-2024)

Palmarès modifica

Competizioni interregionali modifica

1986-1987 (girone M)

Competizioni regionali modifica

1980-1981 (girone B), 2010-2011 (girone C), 2016-2017 (girone D)
1977-1978 (girone B), 2007-2008 (girone F)

Altri piazzamenti modifica

Secondo posto: 1983-1984 (girone M), 1984-1985 (girone M)
Terzo posto: 1978-1979 (girone B), 1979-1980 (girone B), 2003-2004 (girone B)
Secondo posto: 1975-1976 (girone B), 1976-1977 (girone B)
Terzo posto: 1973-1974 (girone B), 1974-1975 (girone B)

Statistiche e record modifica

Partecipazioni ai campionati modifica

Campionati nazionali modifica

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie C1 7 1994-1995 2000-2001 7
Serie C2 1 1987-1988 1
Campionato Interregionale 6 1981-1982 1986-1987 6

Campionati regionali modifica

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
I Promozione 3 1977-1978 1979-1980 12
Eccellenza 9 2001-2002 2021-2022
II Prima Categoria 8 1970-1971 1977-1978 18
Promozione 9 2002-2003 2022-2023
III Prima Categoria 3 2006-2007 2022-2023 3
V Terza Categoria 1 2005-2006 1

Partecipazioni alle coppe modifica

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia 2 1997-1998 1998-1999 2
Coppa Italia Serie C 7 1987-1988 2000-2001 7

Statistiche di squadra modifica

Durante le sette stagioni di miltanza in Serie C1 l'Atletico Catania ha giocato in totale 238 partite nelle quali ha totalizzato 280 punti, 65 vittorie, 87 pareggi, 88 sconfitte, 201 goal fatti, e 238 goal subiti con una differenza reti di -37.

Statistiche individuali modifica

Di seguito la lista dei calciatori che hanno raggiunto il maggior numero di presenze e reti, con la maglia atletista.

Record di presenze
  • 186   Pietro Infantino (1994-2001)[40]
  • 159   Domenico Leonardi (2005-2012; 2013-2016)
  • 109   Alessio Ventura (2008-2011; 2013-2015)
  • 88   Marco Moro (1995-1998)[41]
  • 82   Domenico Pidatella (2009-2014)
  • 75   Marco Onorati (1997-2000)[42]
  • 75   Emanuele Passanisi (2008-2012)
  • 72   Giovanni Tricomi (2008-2013)
  • 71   Cristiano Babuin (1994-1997)[43]
  • 68   Santo Gianguzzo (1994-1997; 2011-2012)[44]
Record di reti
  • 58   Alessio Ventura (2008-2011; 2013-2015)
  • 25   Emanuele Passanisi (2008-2012)
  • 23   Pasquale Signorelli (2010-2012; 2016-2017)
  • 23   Alessandro Randis (2014-2015; 2018-2019)
  • 22   Giorgio Corona (2015-2018)
  • 19   Piero Concialdi (2014-2016)
  • 18   Gaetano Calvaresi (1994-1996)[45]
  • 17   Massimo Sottile (2016-2017)
  • 16   Claudio Cecchini (1996-1998)[46]
  • 16   Cirino Giuffrida (2012-2013)
  • 14   Francesco Pannitteri (1998-2001)
  • 14   Giovanni Spadaro (2009-2010)
  • 12   Umberto Marino (1995-1996; 1997-1998)[47]

Tifoseria modifica

Storia modifica

Il principale gruppo ultras della tifoseria atletista nasce nel 1996 e prende il nome di Azione Ultrà[48][49], non più attivo. Dopo la cancellazione della squadra avvenuta nel 2005, nella stagione 2005-2006 i membri del gruppo Azione Ultrà decidono di iscrivere l'Atletico Catania al campionato di Terza Categoria, scendendo loro stessi in campo al fine di conservare il titolo e il nome della squadra. Si piazzeranno al quarto posto[2].

Altri gruppi organizzati militanti nel corso degli anni furono i Militanti Ultras[48], i Rebels[28], gli Ultras, i Progressive[49], Skonvolt Group[49] e Nuova Guardia[50], oltre alla presenza di svariati fan club, tra i quali spiccavano i Diavoli rossoazzurri[49], gli Atletisti Mascalucia, gli Atletisti Angelo Custode, i Ragazzi dell'Ittico Pesca e i Tifosi del Passerello. La tifoseria organizzata Atletista si è sempre dichiarata apolitica, anche se la maggioranza dei suoi membri si è sempre dichiarata di destra[48]. Attualmente non esiste un gruppo ultras ufficiale, gli ultras Atletisti si ritrovano dietro gli striscioni Atletisti e Mai domi.

Negli anni in cui militava in Serie C1, l'Atletico Catania aveva un discreto seguito e, in alcune occasioni, il Massimino ha fatto registrare il tutto esaurito. Durante le gare valide per i play-off delle stagioni 1996-1997 e 1997-1998, rispettivamente contro Savoia e Ternana, l'impianto catanese ha ospitato circa ventimila spettatori[2].

Gemellaggi e rivalità modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Sicilia.

La tifoseria Atletista vanta una forte amicizia con la tifoseria del Messina[48][49], in particolare con il gruppo Testi Fracidi, con i quali sono frequenti le visite reciproche. In passato esisteva un'amicizia con gli ultras della Lodigiani[48][50], in particolare con il gruppo Official Fans. Più recenti le amicizie nate con gli ultras del Noto e con il "Gruppo Manicomio" Ragusa. Negli anni della Serie C1 si era instaurata un'amicizia anche con la tifoseria della Ternana, poi non più coltivata per le diverse categorie in cui hanno sempre militato le due squadre. Nel corso dei tanti anni trascorsi nelle serie interregionali, sono nati rapporti di reciproco rispetto con gli ultras dell'Enna.

Le rivalità maggiori sono con le tifoserie di Catania[48][49], Palermo[48][49], Acireale[48][49], Siracusa e Leonzio.

Note modifica

  1. ^ a b Il più largo consenso allo Sporting di Mascalucia, in La Sicilia, 2 settembre 1970, p. 9.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t La Storia, su atleticocatania.altervista.org. URL consultato il 4 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2019).
  3. ^ Deludono Caltagirone e Mascalucia nel tanto atteso scontro diretto, in La Sicilia, 4 maggio 1981, p. 15.
  4. ^ La Juvenes Enna incastra il Mascalucia, in La Sicilia, 7 maggio 1984, p. 13.
  5. ^ Tabita presidente del Mascalucia, in La Sicilia, 22 ottobre 1985, p. 11.
  6. ^ a b Nasce l'Atletico Catania dalle ceneri del Mascalucia, in La Sicilia, 9 giugno 1986, p. 14.
  7. ^ Atletico, squadra simpatia vuole conquistare Catania, in La Sicilia, 1º agosto 1986, p. 10.
  8. ^ F. Ventura, L'allenatore dell'Atletico Catania Alvaro Biagini emozionato per il suo ritorno al Cibali, in La Sicilia, 23 giugno 1986, p. 12.
  9. ^ L'Atletico sfonda nel finale 1-0, in La Sicilia, 21 settembre 1986, p. 11.
  10. ^ L'Atletico esonera Biagini Mario Zurlini è il nuovo allenatore, in La Sicilia, 13 novembre 1986, p. 13.
  11. ^ É nata una stella l'Atletico, in La Sicilia, 27 aprile 1987, p. 12.
  12. ^ Trasferte amare per Giarre e Atletico, in La Sicilia, 21 settembre 1987, p. 11.
  13. ^ a b Lentini Oggi S.S. Leonzio, su lentinionline.it. URL consultato il 3 luglio 2019.
  14. ^ Prima Categoria, in La Sicilia, 9 maggio 1989, p. 17.
  15. ^ a b Leonzio, trasferimento al Cibali?, in La Sicilia, 22 agosto 1993, p. 19.
  16. ^ Catania non perde il calcio, in La Sicilia, 24 agosto 1993, p. 6.
  17. ^ a b Al Cibali il Catania Dilettanti, in La Sicilia, 11 settembre 1993, p. 19.
  18. ^ a b V. Zambardino, AL CONFINO DEI DILETTANTI, in La Repubblica, 24 gennaio 1994. URL consultato il 3 luglio 2019.
  19. ^ L'Atletico Ct in C1 e al Cibali Catania, Sciacca e Gela in Cnd, in La Sicilia, 3 agosto 1994, p. 21.
  20. ^ G. Lo Giudice, Manca e Sanetti spediscono l'Atletico in C2, in La Gazzetta dello Sport, 4 giugno 2001. URL consultato il 5 luglio 2019.
  21. ^ G. Bondini, N. Binda, Sono 4 le società escluse, in La Gazzetta dello Sport, 1º agosto 2001. URL consultato il 5 luglio 2019.
  22. ^ Eccellenza, un supergirone Sicilia divisa in orizzontale:sarà bagarre a Sud, in La Sicilia, 9 agosto 2001, p. 67.
  23. ^ a b c La Storia, su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 5 luglio 2019.
  24. ^ Redazione, Atl. Catania, Travagin a ISP: “Dopo Tacconi altri arrivi. Saremo il Chievo di Verona. Presto derby col Catania”, in ITA Sport Press, 16 settembre 2017. URL consultato il 6 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2019).
  25. ^ a b c d Redazione, Atletico Catania, saltano dirigenza, allenatori e giocatori: in campo ci vanno… i tifosi!, in ITA Sport Press, 9 dicembre 2017. URL consultato il 6 luglio 2019.
  26. ^ a b c d e STADIO, su atleticocatania.altervista.org, http://www.atleticocatania.altervista.org/. URL consultato il 14 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2014).
  27. ^ MAGLIE UFFICIALI, su atleticocatania.altervista.org, http://www.atleticocatania.altervista.org/. URL consultato il 14 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2014).
  28. ^ a b PHOTO GALLERY, su atleticocatania.altervista.org, http://www.atleticocatania.altervista.org/. URL consultato il 14 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2014).
  29. ^ a b c d Prima maglia.
  30. ^ a b c d Seconda maglia.
  31. ^ ARCHIVIO CAMPIONATI, su atleticocatania.altervista.org, http://www.atleticocatania.altervista.org/. URL consultato il 14 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2014).
  32. ^ Roberto Morinini: Con l'Atletico Catania sfioro la Serie B. URL consultato il 25 giugno 2016.
  33. ^ a b Le informazioni relative agli allenatori e ai presidenti del Mascalucia Calcio, divenuto Atletico Catania nel 1986, sono state ricavate dagli articoli pubblicati sul quotidiano La Sicilia dal 1967
  34. ^ "Al Varese più bello della storia scipparono la A. Tornerò a Masnago per il centenario", su laprovinciadivarese.it, http://www.laprovinciadivarese.it/, 3 dicembre 2008. URL consultato il 14 dicembre 2014.
  35. ^ Campionato di Eccellenza 2001/02 girone B, su atleticocatania.altervista.org, http://www.atleticocatania.altervista.org/. URL consultato il 14 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2014).
  36. ^ Calcio: primo allenamento per l'Atletico Catania a Belpasso - GLOBUS MagazineGLOBUS Magazine.
  37. ^ Piero Infatino: Accetta la nuova sfida.
  38. ^ Atletico Catania: La bandiera Pietro Infantino alla guida della squadra. URL consultato il 21 giugno 2016.
  39. ^ Pillole di mercato: Gli affari in Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. URL consultato il 22 giugno 2016.
  40. ^ Pietro Infantino. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  41. ^ Marco Moro. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  42. ^ Marco Onorati. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  43. ^ Cristiano Babuin. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  44. ^ Santo Gianguzzo. URL consultato il 22 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  45. ^ Gaetano Calvaresi. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  46. ^ Claudio Cecchini. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  47. ^ Massimo Umberto. URL consultato il 21 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2016).
  48. ^ a b c d e f g h ATLETICO CATANIA, su tifosiciliano.altervista.org, http://tifosiciliano.altervista.org/. URL consultato il 14 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  49. ^ a b c d e f g h Ultras in ITALIA: Sicilia, su biangoross.com, http://www.biangoross.com/, 12 dicembre 2010. URL consultato il 14 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2013).
  50. ^ a b Amicizie passate, su ultralodigiani.org, http://www.ultralodigiani.org/. URL consultato il 14 dicembre 2014.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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