Unione esperantista cattolica internazionale
Organizzazione cattolica di laici
L'Unione internazionale cattolica esperantista (in esperanto Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista ‒ IKUE) è un'organizzazione laica della Chiesa cattolica con sede a Roma, che raggruppa gli esperantisti di religione cattolica.
IKUE | |
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Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista | |
La bandiera ufficiale dell'IKUE deriva dalla tradizionale bandiera dell'esperanto, con l'aggiunta di una croce bianca e gialla (i colori del Vaticano) all'interno della stella verde. | |
Tipo | ONG |
Fondazione | Parigi, 1910 |
Sede centrale | Roma |
Area di azione | Tutto il mondo |
Presidente | Marija Belošević (2019) |
Sito web | |
Collabora con l'Associazione universale esperanto ed intrattiene anche rapporti con la Kristana Esperantista Ligo Internacia (KELI), organizzazione che riunisce soprattutto cristiani evangelici.
Dal 1903 l'organo ufficiale dell'IKUE è la rivista Espero Katolika (Speranza cattolica), attualmente la più antica rivista esperantista ancora in attività.
Date importanti modifica
- 1902 primo esperimento associativo di cattolici esperantisti a Tours, Francia;
- 1903 esce il primo numero della rivista “Espero Katolika” (Speranza Cattolica);
- 1910 a Parigi ha luogo il primo congresso internazionale dei cattolici esperantisti, durante il quale viene fondata l'IKUE;
- 1926 prima edizione a stampa della Bibbia (senza i libri deuterocanonici);
- 1950 il 22º congresso dell'IKUE si tiene a Roma, dopo un'interruzione di 11 anni;
- 1977 Radio Vaticana inizia a trasmettere programmi in esperanto;
- 1990 decreti della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, con i quali sono approvate le norme per la celebrazione della messa in esperanto e il messale e lezionario in esperanto per le domeniche e i giorni festivi;
- 1992 il Pontificio consiglio dei laici riconosce l'IKUE quale associazione internazionale privata di fedeli, di diritto pontificio;
- 1994 a Pasqua il papa rivolge per la prima volta anche in esperanto il suo augurio al mondo, in occasione dell'”Urbi et orbi”;
- 2001 viene pubblicato Adoru, un libro di 1400 pagine con canti e preghiere da tutto il mondo
- 2002 nuova edizione a stampa dei libri deuterocanonici;
- 2006 a Pasqua papa Benedetto XVI riprende la tradizione degli auguri al mondo anche in esperanto.
- 2008 il programma esperanto di Radio Vaticana, curato dall'IKUE, raggiunge il traguardo della 4000ª trasmissione.
- 2010 nel centenario dell'Unione il congresso giubilare si tiene a Parigi.
Presidenti dell'IKUE modifica
- 1910-1913: Austin François Richardson Taylor (1843-1913)
- 1913-1920: Patrick Parker (1869-1948)
- 1920-1921: Lambert Johan Joseph Marie Poell (1872-1937)
- 1921-1924: Paulus Antonius Schendeler (1878-?)
- 1924-1927: Franz Mestán (1865-1941)
- 1927-1935: Juan Font y Giralt (1899-1936)
- 1934-1935: Marie Larroche (1854-1940)[1]
- 1935-1950: Petrus Heilker (1883-1964)
- 1950-1966: Alfons Beckers (1908-1994)
- 1966-1971: Jacques Tuinder (1933-2011)
- 1971-1975: Ferdinando Longoni (1916-1975)
- 1976-1979: Czesław Biedulski (1936-2018)
- 1979-1995: Duilio Magnani (1928-2010)
- 1995-2003: Antonio De Salvo (1942-2021)
- 2003-2012: Miloslav Šváček (*1941)
- 2012-2019: Giovanni Daminelli (1943-2019)
- 2019-oggi: Marija Belošević (*1965)
Note modifica
- ^ vicepresidentessa, facente funzioni di presidentessa.
Bibliografia modifica
- Ulrich Matthias, Esperanto - la nova latino de la Eklezio, Flandra Esperanto-Ligo, Anversa, 2002.
- Gianfranco Cardone, Il movimento esperantista cattolico in Italia - Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa (tesi di laurea), Università degli Studi di Torino, Torino, 1974.
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Unione Esperantista Cattolica Internazionale
Collegamenti esterni modifica
- (EO) Il sito ufficiale dell'IKUE, su ikue.org.
- (EO) Archivio digitalizzato della rivista dell'IKUE: già 200 numeri sono consultabili in linea gratuitamente. Il progetto prevede la pubblicazione di tutti i numeri dal 1903, su esperokatolika.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 153013934 · ISNI (EN) 0000 0001 1017 9081 · LCCN (EN) nb2005016229 · GND (DE) 25424-1 · WorldCat Identities (EN) lccn-nb2005016229 |
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