Uomini e cose della vecchia Italia

Uomini e cose della vecchia Italia è un'opera letteraria di Benedetto Croce.

Uomini e cose della vecchia Italia
AutoreBenedetto Croce
1ª ed. originale1927
Generesaggistica
Sottogenerestorico e letterario
Lingua originaleitaliano

Pubblicata per la prima volta, in due diverse serie e in due distinti volumi, nel 1927 dalla Laterza, la stessa casa editrice l'ha ristampata in edizione riveduta dall'autore nel 1943 e, infine, nel 1956. La pubblicazione verrà riproposta, per Bibliopolis, nell'ambito dell'edizione nazionale del filosofo.

Dedicata a Francesco Ruffini, l'opera raccoglie una serie di saggi scaturiti, nella maggior parte, dalle ricerche eseguite dal filosofo per le stesure della Storia del Regno di Napoli del 1925 e della Storia dell'età barocca in Italia del 1928. Tali saggi, che non potevano rientrare nei predetti volumi, perché sarebbero usciti «fuori del loro disegno», rappresentavano per Croce quasi dei ricordi di famiglia, ma «di quella più grande famiglia che ciascuno di noi si compone, mercé le ideali parentele di affetti e di pensieri, con gli uomini del passato, o…con gli uomini che vissero e operarono nello stesso paese dove noi siamo nati»[1].

Si tratta, in particolare, di biografie di letterati, scrittori e politici e di vicende storico-letterarie dell'Italia meridionale, in un lasso di tempo che va all'incirca dall'Umanesimo ai prodromi dell'unificazione nazionale.

Indici dei volumi modifica

Note modifica

  1. ^ Avvertenza a Uomini e cose della vecchia Italia, s. I, Laterza, Bari 1927.