Ursula Cavalcanti

attrice pornografica italiana (1965-2005)

Ursula Cavalcanti, pseudonimo di Patrizia Grazzini (Fiesole, 29 novembre 1965Firenze, 22 settembre 2005), è stata un'attrice pornografica italiana.

Ursula Cavalcanti
Dati biografici
Nome di nascitaPatrizia Grazzini
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Dati fisici
Altezza165 cm
Peso50 kg
Etniacaucasica
Occhimarroni
Capellibionda
Seno naturalesi
Misure5 misura
Dati professionali
Film girati21
  • 20 come attrice
  • 1 come regista

Biografia modifica

Carriera modifica

Ursula Cavalcanti alternò l'attività di attrice pornografica a quella di dirigente dell'azienda metalmeccanica del marito[1] Giovanni, con cui si era sposata nel 1989.

Iniziò la carriera nei club privé e successivamente diventò spogliarellista. Dopo l'esordio nel 1997 nel film Le due anime di Ursula di Marzio Tangeri, conobbe il regista Silvio Bandinelli e con lui girò Mamma[2], Cuba, Macbeth, Grazie zia, Anni di piombo (uno dei primi film pornografici italiani dei quali fu possibile per gli appassionati seguire il backstage via web)[3] e Festival, il quale suscitò molto scalpore per l'ambientazione nel Festival di Sanremo[4]. Sempre per Bandinelli fu anche protagonista di Grazie zia; la pellicola però secondo Gaetano Cappelli risultò meno cool dell'omonima commedia erotica che ebbe invece per protagonista Lisa Gastoni[5]. Successivamente lavorò per altri importanti registi del genere pornografico, come Mario Salieri, Jenny Forte e Steve Morelli.

Nel 1997 venne premiata a Pistoia con Antonella Del Lago per la miglior scena lesbo nel film Le due anime di Ursula del regista Silvio Bandinelli.

Morte modifica

Nell'agosto del 2005 le venne diagnosticato un tumore ai polmoni. Morì dopo appena un mese [6], per improvvise complicazioni della malattia.

Filmografia modifica

Attrice modifica

Regista modifica

  • Confessions intimes d'une prostituée (2001)
  • Vita da squillo (come Giò Cavalcanti) (2005)

Note modifica

  1. ^ Paolo D'Agostini e Stefano Della Casa, Cinema italiano, Il Castoro, 1999, p. 157. URL consultato il 28 maggio 2018.
  2. ^ E adesso toccherà agli anni di piombo, in La Repubblica, 27 novembre 1998.
  3. ^ Cecilia Cirinei, Dietro le quinte del nuovo film della Cavalcanti, in La Repubblica, 28 luglio 1998. URL consultato il 29 maggio 2018.
  4. ^ Anche un festival a luci rosse, in La Stampa, 21 febbraio 2000.
  5. ^ Gaetano Cappelli, Il giorno in cui alle donne si accorciarono le gonne, in Quanto sei cool: piccola guida ai capricci del gusto, Marsilio Editori, 2017. URL consultato il 28 maggio 2018.
  6. ^ (EN) Harris M. Lentz III, Obituaries in the Performing Arts, 2005: Film, Television, Radio, Theatre, Dance, Music, Cartoons and Pop Culture, McFarland, 2006. URL consultato il 28 maggio 2018.

Collegamenti esterni modifica