ARCHEOFEST di Paleoes - EXTAD

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Il progetto Archeofest, il Festival di Archeologia sperimentale creato dall'associazione culturale Paleoes - eXperimentalTech ArcheoDrome, ha l’obiettivo di portare al riconoscimento - come valori culturali da parte delle comunità - la ricerca, l’approfondimento e la divulgazione delle antiche tecnologie, dalla preistoria sino alle società moderne, coinvolgendo pubblici differenti nel processo di riappropriazione dell’eredità culturale.

  • I suoi punti focali sono: ricostruire filologicamente i gesti e i saperi tecnici, strutturare protocolli operativi comuni per la definizione di standard scientifici, comunicare il passato in un’ottica di partecipazione attiva, coniugando ricerca scientifica e divulgazione, per far rivivere e conservare la memoria storica collettiva.
  • I suoi punti di forza sono: l’importante valenza scientifica, didattica e formativa della sperimentazione archeologica; l’Archeologia sperimentale, con il suo approccio antropologico, è strumento di conoscenza, divulgazione - soprattutto per le scuole primarie e secondarie - e partecipazione, generando inclusività e recupero dell’eredità culturale; i partecipanti e i visitatori comprendono le pratiche quotidiane delle comunità antiche e interagiscono con gli specialisti in un processo partecipativo immersivo.

Promuovendo la partecipazione attiva al processo di riconoscimento dei valori culturali, il contesto normativo a cui fa riferimento l’Archeofest è la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa [1], Parte I, Art. 1, “nel riconoscere che il diritto all’eredità culturale è inerente al diritto a partecipare alla vita culturale, così come definito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” e nella Parte III, Art. 12, impegnandosi a “incoraggiare ciascuno a partecipare al processo di identificazione, studio, interpretazione, protezione, conservazione e presentazione dell’eredità culturale”. Il contesto culturale, educativo e operativo a cui fa riferimento l’Archeofest è l'Archeologia pubblica, investigando i rapporti e le interazioni tra Archeologia e contemporaneità con ambiti di riferimento nella comunicazione della ricerca, la rappresentazione del passato nella società moderna, l’educazione dei ragazzi al patrimonio culturale e il coinvolgimento attivo delle persone. Il processo partecipativo del festival ha come target la cittadinanza, come obiettivi la trasmissione dell’eredità culturale e come strumenti l’Archeologia sperimentale, pubblica e partecipata, dove l’Archeologia sperimentale è la riscoperta, la riproduzione e la comprensione dei gesti, delle tecniche e delle materie prime antiche e degli aspetti di natura/ambiente per la ricostruzione e l’interpretazione del passato, per il recupero dell’eredità culturale intangibile e per generare appropriazione, senso di appartenenza e conseguente partecipazione. L’Archeologia sperimentale diviene un processo emozionale di creazione, dove i gesti e le tecnologie antiche producono un’emozione, coinvolgimento attivo esplicitato nel fare e nel comprendere ciò che si fa. In funzione dei diversi pubblici l’Archeologia sperimentale si fa strumento per la formazione e la crescita, divenendo Archeologia partecipata:in un processo di inclusione della comunità per realizzare il riconoscimento dei valori culturali mediante l’archeologo che diviene mediatore culturale tra passato e presente.

Le edizioni di Archeofest

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La prima edizione del festival nasce nel 2014 e si tiene presso la Riserva naturale Le Cesine

Le partnership di Archeofest

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Dal 2017 il festival è organizzato in collaborazione con il Museo delle Civiltà e dal 2018 la collaborazione si è estesa al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e all'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia