Egregio Professore, a parte il fatto che non ha risposto alle mie domande, le dico subito che non ho letto per bene tutta la sua teoria, ma mi è bastato fermarmi alle prime due righe che riporto qui:

Questa mia teoria l’ ho esposta per molti anni, dal 1962 in poi, a tutti i miei allievi delle varie scuole in cui ho insegnato, come se si trattasse di normali argomenti del programma di insegnamento, quindi senza chiarire che si trattava di mie considerazioni esclusive.

Mi chiedo se sia corretto, dal punto di vista professionale, spacciare per argomento del programma di insegnamento, una teoria che a quanto mi risulta è solo sua, e come se non bastasse senza aver curato mai di sapere se queste cose sono note o no, in tutto o in parte. E’ un atteggiamento poco scientifico, ma per il momento non ho tempo per verificarlo. Niente male per un Professore di Fisica, che tra le altre cose dovrebbe insegnare cos'è il metodo scientifico. Purtroppo ho potuto chiedere solo a una maestra d'asilo di infanzia, la quale mi conferma che insegnare teorie personali facendole passare per parte del programma di studi è a dir poco scorretto, e se posso aggiungere, dal mio punto di vista va molto vicino al plagio.

Snowdog 21:28, Mar 15, 2004 (UTC)

Egr. sig. Snowdog, Perchè non vuol permettermi di partecipare ad una iniziativa così bella, nata certamente con scopi ben più alti? Mi pare di aver almeno capito che Wikipedia sia una enciclopedia libera che consente l’ ingresso tanto a chi ha un vasto ed indiscusso bagaglio culturale, che gli consente di dire qualche sciocchezza che merita riflessione; quanto a chi è “informatico di professione, curioso di natura” che vuole esercitarsi nelle traduzioni e, raramente scrivere qualche articolo da zero, che zero ovviamente merita. La prego, lasci un angolino anche per me. Tanto, prima o poi, qualcuno certamente spazzerà via la zavorra ed il ciarpame. Prof. Ing. Oreste Palamara Martedì,16 Marzo 2004, ore 1,47


Io non ho il potere, ne l'intenzione di vietarle la partecipazione a Wikipedia, ma le faccio presente che questo progetto ha la pretesa di voler essere un'Enciclopedia seria ed attendibile. Anche se Wikipedia da libero accesso, ovvero libera consultazione e libera possibilità di scrittura e intervento, questo non significa che ci si possa scrivere quello che ci passa per la testa. Ogni utente di Wikipedia, porta il suo contributo sia creando nuove voci (o ampliando quelle esistenti), sia, ed è molto importante, controllando i contributi degli altri. Ad esempio, se io vado sull'articolo fotone e scrivo che: i fotoni sono particelle che vengono portate in giro per l'universo da microscopici omini viola., il mio contributo su wikipedia dura giusto il tempo che occorre perché qualcuno se ne accorga e lo cancelli. Noterà quindi che, per quanto possibile, gli articoli di wikipedia riportano fatti, teorie che sono riconosciute e/o accettate da una parte significativa della popolazione, della comunità scientifica, ecc. Se esistono più interpretazioni di un dato fatto si cerca di citarle tutte, difficilmente troverà teorie o considerazioni personali, e se le trova sono li per sbaglio. Tornando alla sua teoria io, purtroppo, cercando su un motore di ricerca la frase "Teoria dei Quid", ho trovato solo 3 pagine, in una c'è la teoria e nelle altre due un link alla pagina con la teoria. Da internet non riesco a cavare di più, se esiste qualche pubblicazione che la riporta, se ha avuto qualche riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale, qualsiasi cosa, me lo faccia sapere. Allo stato attuale questa Teoria è solo sua, e non credo che debba trovare posto su wikipedia. In conclusione, le persone con un vasto ed indiscusso bagaglio culturale, sono ovviamente bene accette, ma per le loro "sciocchezze che meritano riflessione", su wikipedia non c'è posto. Il web è grande, esistono i siti web personali (vedo che a questo ci ha già pensato), le chat, i forum, i newsgroup, dove può discutere tranquillamente la sua Teoria. Saluti,

Snowdog 18:59, Mar 16, 2004 (UTC)

Università di Cultura Europea Spoleto - Roma - Messina (Italia) - Damasco (Siria) - Madliena (Malta) - Washington (USA) - Dakar (Senegal) - Bucarest (Romania) - Los Angeles (Caliifornia) – Bruxelles (Belgio)

Una Università nata a Messina durante la prima “Conferenza Europea”, nel 1995

Ente culturale della

FEDERATION INTERNATIONALE DES DROITS DE L’ HOMME O.N.G. del Consiglio d’ Europa, dell’ ONU e dell’ UNESCO

Ente ricercatore del C.N.R., inscritta nello Schedario dell’ Anagrafe Nazionale delle Ricerche con codice n°21790YA9,


La Teoria dei Quid del Prof. Ing. Oreste Palamara


RICORDANDO MENDELEEV

Da ragazzo fui colpito dalla genialità di Mendeleev, che da una semplicissima constatazione, dedusse che dovevano esistere 92 elementi in un momento in cui se conoscevano solo 51. La sua elementare quanto geniale osservazione gli consentì di effettuare la classificazione periodica degli elementi per analogia di proprietà fisiche e chimiche dei membri di uno stesso gruppo, predisponendo, così, una tabella con 92 caselle, in cui le caselle vuote erano destinate ad ospitare gli elementi che ancora non si conoscevano, ma di cui Egli prevedeva le caratteristiche che avrebbero avuto.

LA MIA TABELLA

Studiando la Fisica che, pur non prevedendolo, un giorno avrei insegnato, andavo raggruppando, con sintesi estrema, le formule che avrei dovuto ricordare. Si andava così formando sotto i miei occhi una tabella di sole formule essenziali. Notai presto che alcune formule di vari rami della Fisica, scoperte da Fisici diversi, in tempi molto diversi, avevano la stessa struttura.

Esempio fondamentale: In Meccanica - Legge di Newton sulla gravitazione universale:

F = G (M x m) : d2

E la teoria della relatività?
BW 11:33, Mar 17, 2004 (UTC)

Un secolo dopo: In Elettrologia - Legge di Coulomb: F = K (E x e) : r 2

E l'elettrodinamica quantistica?
BW 11:33, Mar 17, 2004 (UTC)

Due leggi formalmente uguali . Una è la legge della gravitazione universale, che regge l’ intero sistema del moto planetario ed è una proprietà universale di tutta la materia; L’ altra è la legge di interazione tra corpi elettrizzati.

Questa ed altre considerazioni analoghe, che, di tanto in tanto, incontriamo nei vari rami della Fisica, inducono a pensare che questi rami così apparentemente diversi, tanto diversi essenzialmente non siano; anzi forse sono analoghi o, meglio ancora, sono aspetti diversi di un’ unica realtà. Se così è, ad ogni ramo diverso corrispondono le stesse formule. Pertanto si può fare una tabella in cui le colonne rappresentino i vari rami della Fisica e le righe contengano le varie formule note, a macchia di leopardo. A questo punto si potranno riempire le caselle vuote inserendovi formule strutturalmente uguali a quelle della stessa riga. Se queste formule, così inserite, non sono attualmente note, dovranno essere spiegate, ma la loro esistenza è scontata. Quando avremo riempito le righe, ci potrà venire il dubbio che forse manca anche una colonna, riferita a qualche altro ramo della Fisica. A quale ?, a che ?, a cosa ?....... ai QUID !

UN ESPERIMENTO CURIOSO CHE FA RIFLETTERE

Una verga di acciaio, con un estremo fissato ad una morsa, viene fatta vibrare (ovvero oscillare) con una certa frequenza.

Ricordiamo che si tratta di un moto armonico, in cui:

Frequenza è il numero di oscillazioni compiute nell’ unità di tempo

Periodo è il tempo impiegato a compiere una oscillazione completa

Questo moto è rappresentabile con una sinusoide.

Quando la frequenza di oscillazione è bassa, noi possiamo agevolmente studiare tale moto armonico e rappresentarlo con la sinusoide relativa. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è la MECCANICA.

Ora supponiamo di aumentare la frequenza di vibrazione: la lamina comincia ad emettere suoni, variando l’ altezza del suono se crescente è la frequenza di vibrazione. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è l’ ACUSTICA.

Ora supponiamo di aumentare ancora la frequenza di vibrazione: constateremo un aumento della temperatura della lamina, crescente se crescente è la frequenza di vibrazione. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è la TERMOLOGIA.

Se la frequenza aumenta ancora: via via che aumenta constateremo che la lamina va in incandescenza, emanando luce di colore variabile dal rosso al violetto. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è l’ OTTICA.

Che succede se la frequenza aumenta ancora? Vedremo bussole magnetiche, radio, televisori ed altri apparecchi elettronici impazzire. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è l’ ELETTROTECNICA.

E se aumenta ancora ? ........ Beh, in tal caso qualcosa ci turberà e ........forse noi ora rischiamo di impazzire;... In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è la TEORIA DEI QUID.

E la lamina non si squaglia? A che temperatura si deve arrivare? in base a due conti due, già per l'ultravioletto lontano si fonde il tungsteno... Figuriamci per arrivare ai raggi gamma, e oltre
BW 11:18, Mar 17, 2004 (UTC)

LA TEORIA DELLA CONTINUITA’

Il postulato della continuità di Dedekind ci avverte che "Natura non facit saltus". Ciò, nella fattispecie, significa che, se la frequenza di vibrazione della lamina aumenta con continuità, il fenomeno non può "saltare" da un ramo all’ altro della Fisica, cambiando regole e componenti. Il fenomeno, dunque, pur variando numericamente con continuità, è qualitativamente sempre lo stesso, la Scienza è sempre quella, con le stesse leggi e le stesse caratteristiche. Ciò che vale per una frequenza vale per tutte le frequenze, senza salti.

E mandiamo a farsi benedire tutta la meccanica quantistica, che ci spiega come Natura saltos cum abundantia facit
BW 11:18, Mar 17, 2004 (UTC)

Dunque il suono, il calore, il colore, ecc...sono qualitativamente la stessa cosa, ma si distinguono solo quantitativamente, cioè per la frequenza, quasi confondendosi nelle zone limiti, dove il suono diventa calore o dove il calore diventa colore (luce). Teniamo presente che prima e dopo del suono ci sono l’ infrasuono e l’ ultrasuono; prima del rosso c’è l’ infrarosso e dopo del violetto l’ ultravioletto, ecc....

Ossia la vibrazione dell'aria (variazioni di pressione) è equivalente alla variazione del campo elettromagnetico? Interessante, vorrei vederne uno straccio di dimostrazione scritta
BW 11:24, Mar 17, 2004 (UTC)


Ciò che sappiamo per una di queste entità fisiche non può che valere anche per le altre. Se una ha natura ondulatoria, tutte hanno natura ondulatoria; se una si propaga secondo onde sinusoidali, tutte si propagano seconde onde sinusoidali, rispettando tutte le stesse leggi sulla propagazione delle onde (riflessione, rifrazione, interferenza, battimenti, risonanza). Se le onde dell’ una permettono di trasferire l’ energia da un punto all’ altro dello spazio, senza trasporto di materia, ciò fanno pure tutte le onde di tutte le altre Entità fisiche associate nell’ esperimento. Questo ci porta, per esempio, a dire che esistono le onde gravitazionali, come esistono le onde sonore, le onde termiche, luminose e quelle elettromagnetiche, come, quindi anche, esistono le onde dei Quid.

E già, infatti il dualismo onda-particella del mi minore è studiatissimo da tutti i fisici: è il fenomeno per cui, facendo passare una singola onda sonora attraverso i due orecchi del Prof. Ing. Oreste Palamara, non si capisce da quale è passato
BW 11:24, Mar 17, 2004 (UTC)

I campi delle varie entità esaminate interagiscono fra di loro.

Notissima l'interagenza del campo magnetico sulle onde sonore
BW 11:24, Mar 17, 2004 (UTC)

LA TEORIA DEI QUID CON LE SUE FORMULE

La nostra tabella a questo punto si presenta così:

MECCANICA F=G (M x m): d2


ELETTROTECNICA F=K (E x e): r2

Ma può presto essere corretta così: MECCANICA F=G (M x m):d2 ACUSTICA F=A (S x s):r2

TERMOLOGIA F=T (C x c):r2

OTTICA F=O (L x l):r2

ELETTROTECNICA F=K (E x e):r2

QUID F=X (Q x q):d2

E successivamente così:

RAMO DELLA FISICA


MECCANICA ACUSTICA TERMOLOGIA

OTTICA

ELETTROTECNICA

QUID

ENTITA' RELATIVA M S C L E Q


densità

D= M/S
D= S/c
D= C/S
D= L/S
D= E/S
D= Q/S

interazione

F=G (M x m):d2
F=A (S x s):r2
F=T (C x c):r2
F=O (L x l):r2
F=K (E x e):r2
F=X (Q x q):d2 
 

campo

H= GM/ d2
H= AS/ r2
F= TC/ r2 
F= OL/ r2
FH=KE/ r2 
F= XQ/ d2 
 

potenziale

V = GM/d
V = AS/r
V = TC/r
V = OL/r
V = KE/r
V = XQ/d

capacità

 C=M/V
 C=S/V
 C=C/V
 C=L/V
 C=E/V
 C=Q/V
.................
................

e così via........ Sull’ esempio della colonna "Elettrotecnica" (elettricità e magnetismo), da completare, si possono scrivere tutte le altre formule. Alcune di queste esistono già, altre sono facilmente riconducibili a formule già note, altre ancora richiedono un maggior impegno per essere giustificate. Tutto un discorso a parte è la colonna della teoria dei Quid. Prima bisognerà capire cosa sono i Quid e poi interpretare le formule a chiarimento di fenomeni già noti ma non capiti finora, anzi relegati nel campo del paranormale.

Chiaramente ci proponiamo di chiarire, nel seguito, che il Quid è in noi ed è quel Quid di cui tutti sospettiamo l’ esistenza.

Il "tutti" mi sembra fuori luogo, a meno di dissociazione della personalità dello scrivente
BW 12:41, Mar 17, 2004 (UTC)


I QUID

Comprendiamo facilmente che i Quid, per la loro collocazione nella tabella, intervengono quando la frequenza di vibrazione è elevatissima. Quindi le onde di propagazione dei Quid hanno altissima frequenza, e, quindi, piccolissima lunghezza d’ onda.


"Quanto" alta la frequenza? quanto piccola la lunghezza d'onda? L'Ing. Prof. Oreste Palamara conosce il limite massimo della densità di energia? Sa che oltrepassandolo si crea un orizzonte degli eventi, precludendo la possibilità di indagare sul contenuto della regione di spazio interessata?
BW 12:41, Mar 17, 2004 (UTC)


Osserviamo ancora che, nell’ esperimento studiato, il suono, il calore, il colore cadono sotto tre nostri sensi. E’ la banda di frequenza racchiusa tra la soglia inferiore e superiore di percettibilità dei nostri sensi che ci consente di distinguere l’ uno dall’ altro. Quale nostro senso è compatibile con l’ altissima frequenza delle onde dei Quid ?

Il DNA: infatti già gli ultravioletti lo alterano, figuriamoci i raggi X o gamma, o anche peggio.
BW 12:41, Mar 17, 2004 (UTC)


Sappiamo dalla biofisica che queste varie frequenze arrivano alla periferia del nostro corpo (orecchio, occhio, papille tattili, gustative, olfattive) e poi attraverso terminali elettrici nervosi, vanno al cervello, da cui partono gli ordini in senso inverso. Questi terminali nervosi hanno dimensioni longitudinali molto lunghe ma dimensioni trasversali micrometriche. Il cervello, per trasmettere un ordine alla periferia, si limita a cambiare il segno allo jone esterno della sostanza amielinica del terminale nervoso. Questo impulso si trasmette alla periferia attraverso una continuità di cambi di segno per contatto ed induzione, trasversalmente dall’ esterno all’ interno del terminale nervoso e verso la periferia.

Come si fa a far diventare positivo uno ione negativo, o viceversa? Non è che per caso ci si riferisce alla pompa sodio-potassio, che altera la distribuzione degli ioni?
BW 12:41, Mar 17, 2004 (UTC)

Date le dimensioni trasversali micrometriche di detto terminale, tale impulso procede secondo un’ onda sinusoidale di lunghezza micrometrica e, quindi, di frequenza elevatissima, che produce, per propagarsi nel campo circostante, onde elettromagnetiche ad altissima frequenza. Ciò ci induce a dedurre che le onde dei Quid possano arrivare al cervello per via diretta, senza attraversare terminali nervosi. Quindi le onde dei Quid sono... onde di pensiero, ovvero di quel quid che risiede nel cervello e trasmette o riceve tutti gli impulsi: il "QUID" della nostra teoria.

La frequenza elevatissima in questione è di circa 15 Hertz, essendo la durata del ciclo di depolarizzazione - ripolarizzazione del neurone di circa 70 millisecondi.
BW 12:41, Mar 17, 2004 (UTC)


L' OCEANUM DEI QUID Abbiamo chiamato "Quid" questa entità fisica per celarla nell' anonimato e per dare la possibilità ad altri studiosi di definire meglio la sua natura. Noi ci limitiamo, per il momento, a fare alcune ipotesi.

Blaise Pascal diceva: "L' homme n' est pas que un roseau, le plus faible de la nature, mais c' est un roseau qui pense" (L' uomo non è che una canna, la più delicata della natura, ma è una canna che pensa"). Mi piace questa definizione, per cui, in senso lato, paragono il cervello di un uomo ad una canna di organo.

Evito facili battute sulle canne. Vorrei solo ricordare che Pascal nel 1652 era tormentato da forti cefalee, che sparirono in seguito alla crisi di mistica del 23 novembre 1652. Dopodichè tutti i suoi scritti divennero, per così dire, poco scientifici e molto mistici a parte il trattato sulla cicloide, che comunque venne ispirato da visioni... e il frammento citato, il n. 347 dell'edizione di Brunschvic, fa parte dell'"Apologia del Cristianesimo", mai pubblicata, che risale a dopo questa conversione ed è all'origine dei "Pensieri".
BW 12:41, Mar 17, 2004 (UTC)

Le canne dell' organo sono tutte qualitativamente uguali; differiscono solo quantitativamente per le loro dimensioni. L' aria compressa soffiata in esse è uguale per tutte, ma il suono che ne viene fuori è diverso, in conseguenza della diversità quantitativa.

L' oceanum dei Quid, sia esso oceanum di pensiero, o oceanum di intelligenza o oceanum di Divinità, soffia nei cervelli umani (canne), lo stesso per tutte e nello stesso modo. Il pensiero o il pathos, o il "Quid" che se ne estrinseca risulta diverso da cervello a cervello. Nella nostra tabella è indicato con "Q".

Vorrei proporre questo esperimento: sottoporre un cervello umano, poichè di tali si tratta, a un flusso di raggi gamma ultraduri, diciamo intorno ai 10^23 Hz, di lunghezza d'onda inferiore alla dimensione di un nucleo atomico, e vedere che succede. Chi si offre volontario?
BW 12:55, Mar 17, 2004 (UTC)


LE LEGGI DEI QUID

Densita' . Il Quid "Q" si distribuisce, nella zona destinata a contenerlo, "S", con la densità:

s = Q/S

Legge d' interazione. Due Quid, posti a distanza "d" fra di essi, interagiscono con una forza proporzionale al loro prodotto ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza (Sintonia, Simpatia, Attrazione, Seduzione?)

F = X (Q x q)/ d2

Intensità del Campo. L' intensità del campo che si esercita sull' unità di Quid è direttamente proporzionale al valore del Quid generatore del campo ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. (Amore, Fascino, Personalità ?)

F = X Q /d2

Potenziale in un punto del campo. Il potenziale in un punto del campo generato da un Quid è direttamente proporzionale al valore del Quid generatore del campo ed inversamente proporzionale alla distanza dal punto; esso esprime il lavoro che le forze del campo compiono per attirare un quid unitario verso il Quid generatore del campo o per espellerlo dal campo stesso. (Possibilità di sedurre, affascinare, attrarre o destare repulsione ed odio ?)

V = X Q /d

Si può andare avanti così per molto tempo, sia sulla colonna dei Quid che sulle altre colonne. La nostra tabella, riempita col criterio espresso inizialmente, mostrerà qualche centinaio di formule nuove che troveranno tutte una spiegazione scientifica. Noi non riteniamo opportuno fare questa ricerca. Volevamo soltanto illustrare un metodo scientifico per la ricerca di nuove formule e nuove leggi.

Ma altre cose ci preme osservare, con riferimento ai Quid.

LE ONDE DEI QUID

Il nostro esperimento si è occupato della Meccanica (del campo gravitazionale), dell' Acustica, della Termologia, dell' Ottica, dell' Elettrotecnica (Elettricità e Magnetismo) e dei Quid.

Semplici considerazioni di estensione alle varie colonne della tabella delle leggi, unità e grandezze riscontrate sulle altre, ci inducono a parlare di onde gravitazionali, onde sonore, onde termiche, onde luminose, onde elettromagnetiche ed onde dei Quid. Tutte onde che si distinguono solo per la frequenza di vibrazione, consentendo il passaggio graduale dalle une alle altre ed il conseguente passaggio da un senso all' altro dello stesso sperimentatore o da un ricevitore fisico ad un altro.

Abbiamo supposto che le onde dei Quid raggiungano la nostra sfera psichica, e, quindi, il sesto senso.

Sappiamo che i campi magnetici esercitano azioni sulle correnti e le correnti sui campi magnetici; che il campo magnetico ed il campo gravitazionale esercitano azioni composte su corpi paramagnetici pesanti, ecc... Se le forze di alcuni campi del nostro studio interagiscono, tutti i campi interagiscono, anche quello dei Quid. Se la variazione di flusso di un campo genera a distanza correnti indotte, ciò lo faranno tutti i campi. La variazione di flusso del campo di un Quid genererà correnti indotte nei terminali nervosi afferenti ai vari cervelli, ove risiedono altri Quid (Telepatia, Ipnosi, Fascinazione). Ma, altresì, le correnti indotte generate da un cervello negli utilizzatori di altro genere creeranno fenomeni ritenuti finora paranormali (Telecinesi, Polteilgrest, ecc...).


ENERGIA UNIVERSALE

Ovviamente le forze di cui sopra e le interazioni relative, che "animano" i suddetti campi esistono in quanto in ogni colonna della nostra tabella esiste una "energia". Ad esempio, nella riga dei potenziali le formule riportate riguardano l' "energia potenziale" dei vari campi, che è uno dei numerosi aspetti dell' "energia" in senso lato, che, ricordiamo è "l' attitudine a compiere lavoro"

mmm... mi sa che la definizione attuale di energia implica la gravitazione universale: la densità di energia definisce la curvatura dello spazio-tempo, e non c'entra nulla con il lavoro... anche perchè è dimostrato che il vuoto quantistico ha una sua energia, e vorrei sapere che lavoro vorrebbe fargli compiere il nostro Prof. Ing Oreste Palamara
BW 12:55, Mar 17, 2004 (UTC)

Facciamo rilevare che la tabella così come è concepita, può avere altre colonne, prima della prima, dopo dell' ultima e fra le altre. Ad esempio la colonna "elettrotecnica" potrebbe scindersi in due colonne "elettricità" e "magnetismo", cosa che non abbiamo fatto in ossequio al principio di equivalenza di Ampère, che afferma che "agli effetti teorici e pratici un circuito elettrico equivale ad una calamita".

E quel poveraccio di Feynman che ha costruito la teoria dell'elettrodinamica quantistica, quando aveva fatto tutto Ampère...
BW 12:55, Mar 17, 2004 (UTC)

Data la continuità della variazione di frequenza, è impensabile che le energie delle diverse colonne siano energie diverse. E' la stessa energia che assume vari aspetti, al variare della frequenza. E', certamente, una energia affascinante da tenere in grande considerazione, se si pensa che è "onnipresente", dal microcosmo dei quid, al macrocosmo dell' universo, ed "onnipotente".

La gravitazione equivalente all'elettromagnetismo? e quindi tutta la moderna ricerca di una teoria fisica che le incorpori sarebbe inutile, in quanto già dimostrato dall'insigne Prof. Ing Oreste Palamara. E quei poveracci dietro le teorie di gauge...
BW 12:55, Mar 17, 2004 (UTC)

GENERALIZZAZIONE DELLA TEORIA DEI QUID

Ricordando che il "Quid" l' abbiamo assunto come incognita, siamo ora in condizione di estrapolarla dalla tabella e considerare la sua colonna quale generica rappresentazione di tutte le colonne, note od incognite, ove il "Quid" sia la variabile indipendente che assume, di volta in volta, i valori M, S, C, L, E, ecc.... La nostra sesta colonna, in tal caso, avrà la soluzione, come finora sospettato,

QUID = MENS

La colonna dei Quid, così generalizzata, sarà la colonna incognita da utilizzare, via via, per riempire tutte le caselle vuote.

Il numero delle sue formule, e quindi, delle sue leggi, è notevole perché le sue formule si ottengono generalizzando tutte le formule note delle colonne parallele. Queste colonne, peraltro, sono molto più numerose di quanto non possa sembrare; difatti fra esse sono compresi altri rami della Fisica che non abbiamo citato per semplicità, come Idraulica e Aerostatica, ed altri che forse non sospettiamo. O forse.... tutti ?

Questa energia, presente in tutti i casi, che è movimento e "vita", è una energia che anima tutto l' Universo, dal microcosmo al macrocosmo, e che "governa" lo stesso con le sue leggi numerose e perfette, immanenti e universali. Questa energia, con le sue forze ed i suoi campi variabili, con le sue onde sinusoidali ed i suoi flussi di induzione variabile, interagisce, per mutua induzione, con tutte le entità della tabella, anche con le nostre menti. Non si tratterà, per caso, di un "afflato Divino" ?

Vorrei ricordare al nostro autore che Kurt Godel ha dimostrato l'esistenza di un dio, come spiega un bell'articolo di Piergiorgio Odifreddi. Dubito però che sia lo stesso di cui parla lui.
BW 13:05, Mar 17, 2004 (UTC)

APPLICAZIONI DELLA TEORIA DEI QUID

Abbiamo ritenuto di risolvere la prima colonna incognita dei Quid con la soluzione: QUID = MENS. Cioè abbiamo ritenuto, per considerazioni biofisiche, che le frequenze di cui parlavamo erano quelle del pensiero.

L' entità in gioco, Quid, è dunque la "Mente".

L' energia in gioco è l' "energia mentale" o "pensiero"

L' interazione tra due menti è direttamente proporzionale al prodotto delle due quantità mentali, inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza e dipende dalla natura del mezzo interposto. La costante X dipende dal mezzo.

F= X (Q x q)/d2

Il "campo mentale" è lo spazio entro il quale si risentono gli effetti di una mente. Teoricamente infinito, praticamente no.

L' "intensità del campo mentale" è equivalente alla forza che si esercita su una mente di valore unitario, q = 1 :

H = X Q/d2

Il "potere mentale" è l' energia potenziale in un punto del campo mentale. Esprime il lavoro che la forza mentale compie per attirare a sè la mente di valore unitario o per espellerla ai limiti del campo.

V = X Q/d

Il "lavoro mentale" è il lavoro che la forza mentale compie per attirare a sè la mente di valore "q" o per espellerla ai limiti del campo.

L q/d

Si potrebbe andare avanti

Magari leggendo The Unreasonable Effectiveness of Mathematics in the Natural Sciences [1] di Eugene Wigner, del 1960, le cui osservazioni dovrebbero preservare gli uomini di scienza dal trarre conclusioni metafisiche a partire da formule... Oppure magari studiando qualcosa di Popper sul metodo di indagine scientifico. Comunque consiglio al Prof. Ing. Oreste Palamara di sottoporre le sue pubblicazioni al peer reviewing, almeno nelle comunità scientifiche potranno farsi 4 risate, o convertirsi alla teoria dei quid... e per citare Odifreddi: Quod erat demonstrandum, ad maiorem dei gloriam.
BW 13:05, Mar 17, 2004 (UTC)

No, caro e simpaticissimo Blakwolf, sono certo che chi Ti conosce non Ti evita ma Ti cerca. Infatti sotto la scorza ruvida, si percepisce la presenza di un uomo di vasta cultura, burlone. Ti ringrazio per i commenti: era ciò che cercavo, pertanto cancello l' organo che ha creato la sindrome di rigetto. Ciao Oreste Palamara


Prego, si figuri, sempre a disposizione per dispensare un po' di acido fenico. Buona giornata
BW 15:48, Mar 17, 2004 (UTC)


Ringrazio Blakwolf, che è sicuramente più fresco di me sulla fisica, per essrsi letto tutta la teoria dei quid e averne evidenziato le falle. Vorrei cogliere l'occasione per far notare al Prof. Ing. Palamara un lieve difetto della sua altrettanto mirabile Teoria degli Zeri Diversificati, su geocities.com (archiviato dall'url originale).. Riporto qui sotto il primo pezzo:


LA MATEMATICA NON E' UN' OPINIONE

Due affermazioni categoriche sembrano indubitabili:

"Ciò è vero come è vero che due più due fa quattro !"

"La Matematica non è un' opinione !"

Noi affermiamo, con altrettanta certezza che due più due può fare anche due e che la Matematica è una opinione .

Verifichiamo questi calcoli e commentiamone i risultati;

a = b

a2= a × b

a2 - b2 = a×b - b2

(a+b) × (a-b) = b × (a-b)

a+b = b

                   concludendo: se a = 2 sarà anche b = 2, per cui, sostituendo:

2 + 2 = 2 come volevasi dimostrare.

Questo calcolo è noto come "paradosso di Benjamin Frankeljn". Il risultato a sorpresa dipende da un errore di calcolo.

Infatti noi sappiamo che ad entrambi i membri di una equazione si può aggiungere o togliere una quantità uguale, senza alterare il risultato. Così pure non si altera il risultato se entrambi i membri si moltiplicano o dividono per uno stesso numero ............ escluso zero.

Questa esclusione viene quasi sempre ignorata. Eppure è fondamentale. Nel nostro esempio (a-b) = 0, per cui avremmo:

(a+b) × 0 = b × 0, ed infine:

0 = 0 (1) e non a+b = b. Oppure

(a+b) × (a-b) = b . (a-b)

(a+b) × (a-b)/ (a-b) = b × (a-b)/ (a-b)

00=00 (2)

(Abbiamo scelto il simbolo 00 per indicare : infinito)


Nella penultima equazione (a+b) . (a-b)/ (a-b) = b . (a-b)/ (a-b) , sappiamo che a-b=0 e quindi, (a+b) . (a-b)/ 0 = b . (a-b)/ 0

La divisione per zero è INDEFINITA, ovvero non da nessun risultato, ovvero ancora, In matematica non si puo' MAI dividere per zero.

Eventualmente, il limite per x tendente a zero di y/x da infinito

.

Ma davvero lei ha insegnato fisica? No, perchè la mia vecchia maestra delle elementari, se io avessi fatto un errore simile, non mi avrebbe fatto passare gli esami di quinta.

Snowdog (Quello che scrive articoli che meritano zero).

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No, caro Snowdog, mi dispiace contraddirla: Blakworf ha letto la teoria dei Quid e, con mia soddisfazione, l’ ha capita. Contrariamente a quanto Ella crede, non ne ha evidenziato le falle; infatti: qua e là l’ ha integrata; qua e là l’ ha confrontata con altre teorie; qua e là ne ha tratto conclusioni intelligenti. Se poi, qua e là, ha spruzzato un po’ di acido fenico l’ha solo fatto per far credere che è un cattivo da evitare.

Lei, però, Snowdog, non ha studiato abbastanza, per cui non si è accorto che ciò che crede di aver scoperto è proprio ciò che io ho detto nel pezzo da lei riportato; cioè: “Il risultato a sorpresa dipende da un errore di calcolo.” E poi: “non si altera il risultato se entrambi i membri si moltiplicano o dividono per uno stesso numero ............ escluso zero” Infatti è lo zero della sua “vecchia maestra delle elementari” che produce risultati “indefiniti” , come li chiama lei, o meglio: “indeterminati”. Il limite da Lei riportato non fa altro che confermare la mia teoria: infatti il risultato è “indeterminato” proprio perché lo zero a cui tende la variabile “x” non è “diversificato”. Se lo zero fosse diversificato, il limite sarebbe determinato C.V.D.

Praticamente, Snowdog, …. Aveva una buona occasione per stare zitto e questa volta l’ha perduta.

Oreste Palamara


Eppure, Blakwolf, so che sei un uomo di scienza; so che Wikipedia è un esperimento destinato a grande successo. Se Tu accogliessi le matricole come saggio Anziano faresti progredire rapidamente Wikipedia, ma se fai il "phoetentissimo faseolo" sbagli. Oreste Palamara


<- Non so se essere contento di essere l'unico a ridere, o infelice per essere chiamato vecchio a 34 anni... Comunque
  • La madre di WS era Mary arden, fatto noto e comprovato dal registro battesimale della chiesa di stratford upon avon [2]
  • Nella scuola di Stratford, c'è sia il registro di cui si nega l'esistenza, sia una placca nella classe in cui studiò [3]
  • Perchè un italiano immigrato dovrebbe conoscere + parole inglesi di un nativo? E qual'è la fonte autorevole? Alfred Hart ne conta 17,677.
  • Ad ogni modo, prima di Giovanni Florio, ci sono Francis Bacon (x il vocabolario) e la stessa regina Elisabetta I (per la conoscenza dell'animo femminile). Inoltre c'e' Edward de Vere, che ha un nutrito partito. Bacone è tra l'altro la persona il cui vocabolario, su studi linguistici, assomiglia di + a quello di WS.
  • Riguardo ai geni di umili natali, vorrei ricordare Leonardo da Vinci, nato a Vinci da una contadine e un possidente terriero...
Si potrebbe continuare ma una cosa mi sembra chiara: che sarebbe il caso, prima di scrivere qualcosa di "rivoluzionario" di verificarne i contenuti, sia secondo il metodo di Knuth, sia mediante quello di Popper....
Cordiali Scaduti
BW 13:24, Mar 18, 2004 (UTC)

Qui, se guardate l'ultima riga del post, c'è una opinione esterna a wikipedia sulla sicilianità di Shakespeare.

Snowdog 17:51, Mar 18, 2004 (UTC)

Sempre detto che gli ingegneri sono gente strana... meno male che ho lasciato il poli... meno male. Tra l'altro, BW, che c'è da ridere? Se è un fake, ci stai solo perdendo troppo tempo dietro. Se non è un fake... gli si consiglia di leggersi le Wikipedia:Pagine di servizio e stop. Anzi, niente stop: nel caso remoto in cui l'ing esista veramente, gli si fa notare che era meglio editare "William Shackespeare" piuttosto che creare una voce "William Shackespeare era siciliano?", oltretutto chi ha mai visto punteggiatura nelle voci di enciclopedia. Forse bisogna scrivere la pagina Wikipedia:Wikipedia non è una rivista... ma in realtà io penso che l'ing non esista. E' solo un troll; e come dice il saggio IACer: "do not feed the troll".

Iron Bishop 21:55, Mar 18, 2004 (UTC)
Esiste, è pure cavaliere di non so che ordine, principe di qualcos'altro e abita in un villino in quel di Messina, è iscritto all'Albo degli Ingegneri di Messina, e quindi esiste eccome. Il redirect l'ho fatto io, prendendo il titolo, quindi semmai il "?" è colpa mia. Per il resto... A me certe cose fanno (sor)ridere, e per la semplicità con cui si affrontano questioni quantomai ingarbugliate, e per la totale mancanza di riferimenti a fonti certe, cosa che uno storico dovrebbe sempre avere come prima regola.
BW 06:35, Mar 19, 2004 (UTC)