Utente:Entebacino/Sandbox/Riciclaggio del vetro

Voce principale: Riciclaggio dei rifiuti.
Il simbolo internazionale per i materiali riciclabili

Il riciclaggio del vetro è un settore specifico del riciclaggio dei rifiuti, e consiste in un insieme di operazioni che vengono svolte sui rifiuti composti da vetro per ottenere nuovo materiale da reimmettere nei processi produttivi.

Tipologie di materiali modifica

Il vetro è un materiale con molteplici applicazioni, sia industriali che domestiche:

  • Vetro cavo: contenitori per alimenti, bevande, farmaci, cosmetici
  • Vetro piano: usato ad esempio negli edifici, in interni ed esterni
  • Vetro artistico: oggetti d’arte, arredo, design
  • Vetro auto: finestrature dei mezzi di trasporto
  • Settori specializzati: ottica, fibre ottiche, chirurgia, lana di vetro

La raccolta differenzata del vetro riguarda principalmente i contenitori, conferiti nelle apposite campane dai cittadini, dalle attività commerciali e di ristorazione, o ritirati attraverso appositi servizi di raccolta porta a porta.

Procedure modifica

Il rottame di vetro depurato è introdotto nel ciclo produttivo in una percentuale che va dal 10% del peso dell’impasto fino a quasi sostituire le altre componenti primarie. Grazie alla sua natura può essere rifuso infinite volte, consentendo un significativo risparmio energetico e di materie prime.

Affinché il vetro raccolto possa essere riciclato in vetreria è necessario sottoporlo a un'operazione di selezione presso un impianto di trattamento specializzato.

Il trattamento è composto di varie operazioni di cernita (manuale o meccanica), frantumazione, vagliatura. In particolare, vengono eliminati nell’ordine:

  • corpi estranei di grosse dimensioni
  • frammenti di ceramica, porcellana, pietre, corpi metallici, plastica, ecc
  • corpi magnetici
  • corpi leggeri (carta, alluminio, legno, ecc.)
  • corpi metallici non ferrosi (alluminio, piombo, rame)
  • corpi opachi

In particolare l’efficienza nella separazione dei corpi opachi rappresenta un limite tecnologico alla nobilitazione del rottame: essendo costituiti ad esempio da prodotti non fusibili quali ceramica, vetroceramica, porcellana, sassi, ecc.. possono causare problemi in vetreria.

Applicazioni modifica

Il vetro così ottenuto non è più un rifiuto ma una “materia prima seconda”, e in particolare si può denominare “pronto a forno” se rispetta precise specifiche merceologiche minime (contenuti di impurità inferiori a parametri stabiliti dal DM 5/2/98 e succ. mod. e integr.: vetro 99,858%, metalli magnetici < 0,002%, metalli amagnetici < 0,01%, ceramica e porcellana < 0,01%, pietre < 0,02%, materiali organici < 0,1%). Per l’accettazione in vetreria i parametri di purezza devono rispettare solitamente vincoli più stringenti (condizioni di capitolato in vetreria: vetro 99,932%, metalli magnetici 0,0005%, metalli amagnetici 0,0015%, ceramica e porcellana 0,008%, pietre 0,008%, materiali organici 0,05%). Dopo il trattamento, il vetro viene trasportato nell'impianto di produzione (vetreria) dove viene fuso e diventa un nuovo contenitore. Finita questa fase, l'imballaggio di vetro viene portato negli impianti di imbottigliamento, dove vengono riempiti e tornano quindi alla rete distributiva.

Il 60% delle bottiglie oggi immesse al consumo in Italia sono fatte con vetro riciclato proveniente dalla raccolta differenziata nazionale.

Il vetro è un materiale inerte che può essere riciclato un numero illimitato di volte. La raccolta di tipo "misto", come avviene oggi in Italia, permette la produzione unicamente di vetro di colore giallo e verde limitando considerevolmente l'utilizzo del rottame di vetro. Un riciclaggio più efficiente sarebbe possibile mediante la separazione dei diversi colori di vetro: verde, giallo e bianco.

A livello nazionale, esistono opportuni Consorzi di filiera, nati con il Decreto Ronchi, che si occupano del recupero di differenti frazioni merceologiche. Per il vetro, tale entità è il CO.RE.VE. (Consorzio Recupero Vetro), con l’obiettivo di gestire il ritiro dei rifiuti in vetro da raccolta differenziata, garantirne l’avvio al riciclo, predisporre le linee guida per le attività di prevenzione.


Bibliografia modifica

La fonte diretta usata nella redazione di questa voce è la scheda tecnica

Voci correlate modifica