CIDI
Centro Iniziativa Democratica Insegnanti
AbbreviazioneCIDI
Tipono-profit
Fondazione1972
Sede centraleBandiera dell'Italia Roma
Area di azioneItalia
PresidenteBandiera dell'Italia Giuseppe Bagni
Lingua ufficialeitaliano

Il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti è una associazione di insegnanti di tutti gli ordini di scuola e di tutte le discipline: ha la finalità di favorire l'affermarsi di una professionalità docente adeguata alle esigenze della scuola, alle riforme attuate e da attuare. Fondato a Roma nel 1972 ha la sua sede nazionale in piazza Sonnino 13.

La Storia

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Il primo Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti si è costituito a Roma nel 1972, per iniziativa di un piccolo gruppo di intellettuali, Luciana Pecchioli, Tullio De Mauro, Bice Chiaromonte, Lucio Lombardo Radice e altri, nel concreto tentativo di concorrere a trasformare in senso democratico il sistema scolastico italiano e con esso contribuire al processo di ulteriore democratizzazione del Paese. [1] Il carattere di organizzazione volontaria del Cidi ha consentito la nascita di decine e decine di Centri autonomi, dal nord al sud d’Italia, con propri statuti, con caratteristiche tra loro anche molto diverse, ma con lo scopo comune di dar vita a un profondo rinnovamento dell’insegnamento e della scuola. (INSERIRE BICE FOA' 299/300)

Nel 1979 si è costituito il Cidi nazionale [2], con il compito di coordinare i vari Centri territoriali. Il Cidi è il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti perché è l’iniziativa che è democratica se è finalizzata a migliorare in modo efficace l’azione educativa. Gli insegnanti devono essere i veri protagonisti del cambiamento in senso democratico, coerentemente con quanto stabilito nell’art. 3, secondo comma, della Costituzione È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

L’associazione ha contribuito a sostenere una importante stagione di riforme scolastiche (anni ‘70-‘90) ed è stata attiva nel coordinare gli sforzi per ottenere, nel 1979 e 1985, un ripensamento dei contenuti e dei modi di insegnamento nelle scuole medie inferiori e nelle scuole elementari. Due ampie commissioni nominate con decreti dei ministri ne discussero a lungo e pubblicamente prima di varare i programmi, che il Cidi contribuì a sostenere perché si traducessero nella pratica degli insegnamenti e degli apprendimenti.[3] Anche l’iter di elaborazione dei Nuovi Orientamenti per la scuola dell’infanzia, del 1991, fu accompagnato da una intensa attività del Cidi. Per quanto riguarda la scuola superiore, alla fine degli anni ottanta, l’Amministrazione centrale, nominò, a partire dalle richieste di alcune associazioni, tra cui il Cidi, una nuova Commissione di esperti, cosiddetta Brocca, ma, con la seconda Repubblica, si tese a rimuovere quanto prodotto in precedenza, compresi i programmi Brocca, che rimasero di fatto lettera morta, tranne la sperimentazione in alcuni indirizzi. Nel 2000, con l’equiparazione alle scuole statali e al finanziamento pubblico delle scuole private e con l’introduzione dell’autonomia scolastica, il Cidi avviò un’azione di contrasto al primo provvedimento con numerose iniziative e documenti e dissentì sul secondo, pur considerando l’autonomia scolastica una condizione importante per una maggiore efficacia educativa e per una maggiore responsabilizzazione dei docenti e dirigenti, per il rischio che potesse trasformarsi in uno strumento di frantumazione e di privatizzazione del sistema scolastico nazionale.

Ma l’azione dell’associazione non si è mai fermata e non è mancata la presenza di suoi autorevoli esperti nelle commissioni per le elaborazioni delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo, del 2012, e nella Commissione per il Sistema integrato 0-6. Comunque, il Cidi,[…] negli anni più recenti, ha concentrato la sua attività tra gli insegnanti principalmente in due direzioni: la prima nel costante richiamo ai principi di una […] scuola democratica, secondo Costituzione; la seconda, nella ricerca, diffusa nelle scuole, sul curricolo verticale(INSERIRE CHINNICI) come via perché l’esperienza scolastica diventi occasione di crescita per tutti[4]. Tutto questo è stato spesso accompagnato da un rapporto con il mondo accademico, su un piano di reciproco riconoscimento.

Il 18 ottobre del 2022, il Cidi ha festeggiato i suoi 50 anni.

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Una tartaruga simboleggia il Cidi, la lentezza come segno di riflessività e ponderazione, di concentrazione.

Lo Statuto

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L'Organizzazione

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I Presidenti

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Prima Presidente nazionale è stata Luciana Franzinetti Pecchioli [5] dal 1972 al 1991, cui è succeduta Alba Sasso, presidente del Cidi di Bari, che ha mantenuto la carica dal 1991 al 2001. Vi è stato poi Domenico Chiesa dal 2001 al 2006, Sofia Toselli, già vicepresidente nazionale, con il ruolo di presidente nazionale dal 2006 al 2011. Dal 2011 ricopre il ruolo di presidente nazionale Giuseppe Bagni.

I Cidi territoriali

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Le Attività

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Nazionali (convegni nazionali, Italia 150, 40 anni del Cidi, 50 anni del Cidi )

I 40 anni del CIDI

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Il 15 giugno 2012, il Cidi festeggia i 40 anni di attività, presso Palazzo Valentini, nella Sala del Consiglio Provinciale, in via IV Novembre 119/A, a Roma, con un incontro intitolato Per una scuola migliore, in collaborazione con la Casa Editrice Zanichelli e l'Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma. Dopo i saluti di Giuseppina Maturani, presidente del Consiglio provinciale e l’introduzione Perché siamo qui di Giuseppe Bagni, presidente nazionale, si passa alla ricostruzione della storia dell’associazione e al suo ruolo nella scuola italiana, di Ermanno Testa, a Questo strano animale di Tullio De Mauro, per concludersi con la conversazione Passato, presente, futuro di Giuseppe Bagni con Bice Chiaromonte, Alba Sasso, Domenico Chiesa, Sofia Toselli. In questa occasione è stata conferita al Cidi una targa del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In un volume, intitolato 1972-2012, 40 anni di Cidi per una scuola migliore, a cura di Emma Colonna e Margherita D’Onofrio, è raccolta una serie di testimonianze e di esperienze vissute nei 40 anni di Cidi[6].

I 50 anni del CIDI

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Il 18 ottobre 2022 il Cidi ha festeggiato i suoi 50 anni, presso la libreria Spazio Sette, in via dei Barbieri 7, a Roma. 50 anni di CIDI 1972-2022 per una scuola di tutti: questo il titolo dell'iniziativa per ricordare ancora una volta il lungo percorso di attività e di impegno a tutto campo per la scuola, e di sostegno alla professionalità docente. Per una scuola di tutti è stato il filo conduttore degli interventi di Giuseppe Bagni, Mauro Palma, Liliana Segre, Dacia Maraini, Gustavo Zagrebelsky, Carlo Fiorentini, Daniela de Scisciolo, Mario Ambel. Tanti i temi trattati: da Il sapere è plurale, a Il valore della scuola democratica, a Le tracce di un percorso, racconto di esperienze, di ricerca didattica, di riflessione critica (il curricolo verticale, il progetto A scuola di Costituzione, la rivista insegnare). https://www.cidi.it/

La Ricerca didattica

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I Progetti

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Le Pubblicazioni

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La rivista Insegnare

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  1. ^ E. Testa, Un disegno strategico per la scuola e il Paese, In ricordo di Luciana Pecchioli, Chi siamo, https://www.cidi.it/, 2019
  2. ^ Cfr. https://www.cidi.it/.
  3. ^ E. Testa, Un disegno strategico per la scuola e il Paese, In ricordo di Luciana Pecchioli, Chi siamo, https://www.cidi.it/, 2019
  4. ^ E. Testa, La nostra storia, in 1972-2012, 40 anni di Cidi, Per una scuola migliore, Roma 2012, Chi siamo, https://www.cidi.it/
  5. ^ Mario Ambel, Addio, Luciana, Insegnareonline, 24 gennaio 2019, su insegnareonline.com. URL consultato il 26 novembre 2022.
  6. ^ 40 anni di CIDI, su cidi.it.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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