La nascita del Santander Racing Club

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Ángel Sánchez Losada

Il gioco del calcio fu portato a Santander dall'Inghilterra, dove si pensa che sia stato inventato, nei primi anni del XX secolo da emigranti e marinai inglesi e da studenti spagnoli di ritorno dal Regno Unito [1].

La prima partita di calcio disputata a Santander di cui si ha notizia risale all'11 agosto 1902, fu giocata da giocatori dilettanti e senza la presenza di un arbitro e finì in parità [1].

Il nuovo gioco appassionò gli abitanti di Santander e presto nacque una squadra chiamata Cantabria Football Club [1]. Il 1º settembre scesero in campo 22 giocatori vestiti di bianco; undici portavano un laccio blu legato al braccio e gli altri portavano un laccio rosso [1]. Si giocarono due tempi da 30 minuti, divisi da un intervallo di 5 [1].

Il 15 agosto 1903 si giocò la prima partita contro una squadra di Bilbao [1]. Dalla vicina città arrivarono giocatori di diverse squadre e sfidarono il Real Club Sport el Norte, che era nato da poco[1]. Le due squadre pareggiarono 1-1 al campo chiamato La Albericia [1].

La prima partita internazionale fu giocata il 12 luglio 1905, quando nella città attraccarono due mercantili inglesi, il Manchester Port e il Firby. I marinai inglesi sfidarono un gruppo di inesperti appassionati spagnoli e vinsero facilmente per 3-0 presso Los Arenales [1].

Il 5 maggio 1907, il nuovo Santander Football Club si recò a Bilbao per giocare una partita che perse 4-0. Le numerose sconfitte non ostacolarono la diffusione del nuovo sport e a Santander nacquero molte squadre come la Recreativa, la Camelia, la Comercial e la Montaña [1].

Il 2 agosto 1908 il Santander F.C. si recò a Torrelavega, invitato dalla Real Sociedad Gimnástica de Torrelavega, e vinse per 5-0 [1]. Negli anni successivi le squadre più importanti di Santander, oltre al già citato Santander F.C., sono lo Strong, la Nueva España, il Deportivo e l'Ariñ [1]. Nel 1911 nasce anche una squadra per bambini chiamata la Escolar.

Nel 1913 un gruppo di ragazzi era solito riunirsi nella Plazuela de Pombo per giocare a calcio fino al tramonto [1]. Sognavano di organizzarsi e di formare una squadra con un proprio campo e una divisa ufficiale, per poter sfidare le altre squadre di Santander. Riuscirono nel loro intento e così nacque il Racing Club [1].

Il 23 febbraio 1913, presso il campo noto come El Sardinero, che era stato inaugurato una settimana prima con un incontro tra Strong e Nueva España, il Racing Club fece il suo debutto ufficiale contro lo Strong [1]. La divisa di gioco era formata da pantaloncini bianchi e da una maglietta rossa con le maniche e il colletto bianchi [1]. "El Sardinero" è quindi uno degli stadi più antichi della Spagna [1].

Negli stessi anni nacque il Santander Racing Club. I fondatori furono Mariano Zubizarreta, Mateo Pérez, José Roncal, Joaquín Sánchez Losada, Carlos Iruretagoyena, Francisco Gutiérrez Cossío, Alvaro Florez Estrada e Angel Sánchez Losada [1]. La sede della società viene stabilita al numero cinque di calle Isabel La Católica [1].

Il primo torneo a cui partecipò il Santander Racing Club fu la Coppa Luis Redonet. Anche la Nueva España, lo Strong e lo Sporting parteciparono [1]. Il Racing fu eliminato dopo la prima partita, persa 9-0 contro la Nueva España. I giocatori che scesero in campo furono Roncal, Villegas, Iruretagoyena, García, Zubizarreta, Zubieta, Mateo, Flores Estrada, Breñosa, Ojembarrena e Losada [1].

Le stagioni precedenti alla nascita del campionato di calcio spagnolo

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La stagione 1913-1914 iniziò il 17 agosto 1913, quando, dopo una corta vacanza estiva, il Racing perse 5-0 in casa contro il Torrelavega[2]. Molti giocatori non presero parte a quella partita a causa di impegni lavorativi [2], infatti il calcio allora. Si organizzò una nuova edizione della Coppa Luis Redonet. Parteciparono quattro squadre: il Racing, la Gimnástica de Torrelavega, la Nueva España e lo Strong, che difendeva il titolo che aveva vinto l'anno prima [2]. Il Racing arrivò in finale battendo il Torrelavega e vinse per la prima volta il torneo senza scendere in campo, poiché l'altra squadra finalista, la Nueva España, non si presentò.

Dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale non si potè ovviamente praticare il calcio come prima.

Il 14 novembre 1914 il Racing fu ammesso alla Federación Norte [2]. Il 3 giugno 1915 Racing e Santander si sfidarono per il titolo di campione provinciale. La squadra campione avrebbe sfidato i vincitori del campionato della Biscaglia [2]. Il Santander vinse la finale ma il Racing protestò perchè i loro avversari avevano schierato tre giocatori non iscritti [2]. La Federación Norte diede ragione al Racing e decise di far ripetere la partita. Il Santander non si presentò e per questo il Racing diventò campione per la seconda volta consecutiva senza disputare la finale [2].

Il 20 giugno il Racing vinse per la prima volta contro una squadra forestiera, battendo a Santander l'Unión Fortuna de Deusto per 2-0 [2].

Intanto in Biscaglia si era proclamato campione il Club Portugalete. Le due squadre si sfidarono prima a Portugalete e poi a Santander. All'andata il Racing perse per 4-0 e i giocatori cercarono di giustificare la sconfitta dicendo che avevano dovuto giocare con un pallone da rugby [2]. Al ritorno il Portugalete si impose per 2-0 e diventò meritatamente campione [2].

La stagione 1916-1917 iniziò il 17 settembre 1916, quando a Santander arrivò l'Athletic Club di Bilbao [2]. Allo stadio accorsero numerosi tifosi per vedere il leggendario attaccante dell'Athletic Rafael Moreno Aranzadi, in arte Pichichi [2]. Proprio Pichichi segnò l'unico gol della sua squadra [2]. Per il Racing segnò l'attaccante Antonio Lavín e la partita finì 1-1[2].

Il Racing diventò un'altra volta campione provinciale il 23 febbraio 1917, battendo per 6-0 il Club Deportivo [2]. Sfidò quindi il New Club de Bilbao, la squadra che aveva vinto il campionato in Biscaglia, ma venne sconfitto [2].

Nell'ottobre del 1917 la Federación Nacional incluse i club di Santander nella Federación Norte e il Racing entrò a far parte della Categoría 1ª B insieme a Club Portugalete, Deusto, Irrintzi, Erandio, Fortuna e Ariñ [2]. Era un gruppo formato da sei squadre della Biscaglia e dal Racing. Non fu facile includervi i cantabrici, a causa dell'opposizione dei baschi che erano contrari soprattutto per motivi economici [2]. Alla fine si raggiunse un accordo secondo il quale ad ogni partita il Racing doveva pagare 300 pesetas agli avversari e non poteva percepirne più di 100 [2]. Il Racing alla fine del campionato arrivò secondo a pari punti con l'Erandio [2]. La squadra vincitrice fu il Deusto [2]. Contemporaneamente si disputò anche la Categoría A del Campeonato del Norte. Era un campionato a cui partecipavano le più grandi squadre spagnole: l'Athletic Club di Bilbao, l'Arenas Club di Getxo, la Real Unión di Irún e la Real Sociedad di San Sebastián [2].

All'Estadio de Atotxa di San Sebastián si disputò un incontro tra la Real Sociedad e l'Athletic Club durante il quale avvennero alcuni incidenti [2]. La partita fu sospesa a causa dell'invasione del campo da parte dei tifosi che costrinsero le forze dell'ordine a intervenire [2]. La Federación Norte squalificò il campo e organizzò una ripetizione dell'incontro in uno stadio neutrale [2]. Lo stadio scelto fu il Sardinero e la partita si giocò il 28 maggio 1918 [2]. Molti tifosi si recarono allo stadio di Santander per assistere alla gara ma la Real Sociedad non si presentò [2]. Dopo aver atteso, secondo il regolamento, per un quarto d'ora l'arbitrò fischiò e la partita iniziò. Pichichi, l'attaccante dell'Atlethic, mandò il pallone nella porta avversaria e la partita finì con la vittoria della sua squadra[2]. Tuttavia, per non scontentare gli spettatori, i giocatori del Racing scesero in campo e giocarono un'amichevole contro la squadra di Bilbao [2]. Così, in seguito alla separazione della federazione della Guipúzcoa, il Racing fu ammesso alla 1ª categoría della Federación Norte in sostituzione della Real Sociedad [2].

Nella stagione 1918-1819 il Racing debuttò nella massima categoria, alla quale presero parte anche l'Athletic, l'Arenas Getxo, il Deusto e l'Erandio [2]. A parte un 7-0 subito contro l'Athletic, il Racing non sfigurò e terminò il campionato al secondo posto [2].

All'inizio della stagione successiva il Racing ebbe un grande problema, infatti la società proprietaria dei Campos de Sport de El Sardinero aveva trovato un accordo con la Sociedad Hípica Montañesa e la Unión Ciclo-Motorista, per affittare loro lo stadio a 100.000 pesetas all'anno. Il Racing rischiava di non avere più il campo disponibile per giocare e così cercò immediatamente una nuova sistemazione [2]. La società chiese ai soci un prestito di 15000 pesetas per trasferirsi in un nuovo campo, che si trovava dove oggi si trova il convento de Las Esclavas [2]. In meno di venti minuti si raccolsero 10.575 pesetas [2]. L'accordo tra le società menzonate precedentemente però saltò e così il Racing potè restare nel suo stadio [2].

In campionato il Racing arrivò di nuovo secondo, dietro all'Arenas de Gexto [2]. I giocatori Luis Álvarez, Tomás Agüero e Fidel Ortíz furono convocati per giocare una partita con la selección Norte contro la Catalogna [2]. Queste partite servivano per scegliere gli atleti da convocare per i Giochi della VII Olimpiade di Anversa del 1920 [2].

Alle Olimpiadi la Spagna fu premiata con la medaglia d'argento. Nessun giocatore del Racing era stato convocato. La squadra terminò il campionato 1920-1921 all'ultimo posto e dovette giocare uno spareggio contro il Barakaldo, vincitore del campionato di seconda serie, per non retrocedere [3]. Il Racing vinse 3-2 all'andata e 4-0 al ritorno [3]. In quella stagione l'allenatore dei cantabrici era Frederick Pentland, ex giocatore della Nazionale inglese e allenatore della Francia alle ultime Olimpiadi. Pentland, alla sua prima esperienza con una squadra di club, riceveva uno stipendo straordinario per l'epoca, infatti guadagnava 1000 pesetas al mese [3].

Nell'estate del 1921, durante la Guerra del Rif, l'esercito spagnolo subì una grave sconfitta in Marocco contro le truppe di Abd el-Krim, in quello che è conosciuto come il Disastro di Annual. La Federación organizzò diversi incontri amichevoli per guadagnare fondi in favore di coloro che erano rimasti feriti [3]. Così la nuova stagione iniziò il 4 settembre con un'amichevole contro l'Athletic Club. Alla partita assistettero la regina Vittoria Eugenia,Jaime di Borbone-Spagna e il principe delle Asturie [3]. Il Racing vinse 1-0 [3].

In quella stagione partecipò al campionato con Athletic, Arenas, Deusto e Erandio[3]. Pentland cambiò lo stile di gioco della squadra, che precedentemente si basava su giocate individuali e tiri da lontano, e lo fece diventare più veloce e simile al calcio inglese.[3] La preparazione fisica dei cantabrici fu eccellente.[3] Il Racing ebbe l'occasione di diventare campione ma perse l'incontro decisivo contro l'Arenas, subendo il gol del definitivo 2-1 nel finale della partita.[3] Dopo la Prima guerra mondiale, tra le squadre di tutta l'Europa si diffuse l'abitudine di effettuare tournée in Spagna. Il Racing ospitò i campioni tedeschi del Norimberga, gli inglesi dell'Hartlepool United Football Club, gli scozzesi del St. Mirren e gli svizzeri del Neuchâtel.[3]

 
La squadra del Racing nel 1922

Il 16 luglio 1922, con un'assemblea tenutasi a Bilbao, si decise di cambiare il nome della Federación Regional del Norte in Federación Vizcaína.[3] Il Racing non accettò questo nome, ritenendolo localista, perciò sollecitò la creazione di una Federación Cántabra con altri club della zona.[3] Dalla creazione della Federación Cántabra alla nascita del campionato nazionale, le partite furono poco più che allenamenti.[3] Il 17 aprile 1927 la Nazionale spagnola disputò la sua prima partita a Santander. Davanti a uno stadio pieno, vinse per 1-0 contro la Svizzera grazie a un gol di Oscar, l'unico giocatore del Racing in campo.

La nascita del campionato spagnolo

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Nel 1929 venne finalmente realizzato il progetto di un campionato aperto alle squadre di tutta la Spagna.[4] Le squadre che parteciparono alla prima stagione del campionato furono dieci: Barcelona, Español, Europa, Real Madrid, Atlético, Athletic, Arenas, Real Sociedad, Real Unión e Racing Santander.[4] Le prime nove furono ammesse d'ufficio, il Racing dovette prendere parte a un torneo di qualificazione e ottenne il diritto di partecipare al campionato sconfiggendo Valencia, Betis e Siviglia.[4] La squadra arrivò all'ultimo posto in campionato, con il peggior attacco, la peggior difesa, la peggiore differenza reti, il minor numero di vittorie e il maggior numero di sconfitte. Per confermare la sua presenza in campionato anche nella stagione successiva dovette affrontare il Siviglia in una gara doppia. Nella partita di andata, giocata in Andalusia, il Racing perse 2-1. Al ritornò ribaltò il risultato vincendo per 2-0 con i gol di Cladera e Loredo.[4] La stagione 1929-1930 iniziò con una partita contro l'Athletic Bilbao in cui si celebrò l'ultima gara ufficiale di Ramón Santiuste, che aveva giocato per 15 stagioni nel Racing e che fu premiato per questo con una medaglia.[4] Il Racing vinse il Campeonato Regional e perciò partecipò alla Coppa del Re. Concluse il campionato all'ottavo posto, evitando la retrocessione alla penultima giornata.[4] A causa della mancanza di difensori, Ramón Santituste tornò in campo per disputare alcuni incontri.[4] Nella stagione successiva il Racing ottenne il miglior piazzamento in campionato della sua storia, arrivando al secondo posto a pari punti con i campioni dell'Athletic Bilbao e con la Real Sociedad.[4] La squadra perse matematicamente il campionato alla penultima giornata, quando fu sconfitta per 4-3 dalla Real Unión de Irún. L'Athletic Bilbao rinunciò alla partecipazione a un torneo internazionale a Parigi e il Racing Santander fu invitato al suo posto.[4] Gli spagnoli vinsero la prima partita contro il Wolverhampton ma furono sconfitti dallo Sparta Praga nella partita successiva.[4]