Il Cassero di Porta Sant'Angelo è una delle porte medievali delle mura di Perugia, situata nel rione di Sant'Angelo, al termine di corso Garibaldi, adiacente al Tempio di Sant'Angelo. E' visibile nel Gonfalone della Giustizia dipinto dal Perugino (1496-1498), conservato alla Galleria Nazionale dell'Umbria. Storia e architettura

Il Cassero, fu realizzato nel 1325 da Lorenzo Maitani [1]. Si notano bene i tre momenti della costruzione osservando i materiali impiegati: arenaria in basso, pietra calcarea al centro, laterizio in alto.

Il Cassero si presenta come una fortificazione merlata inserita nella cinta urbica del XIV secolo. Anticamente rappresentava un completamento della seconda cerchia delle mura, che si cominciarono ad edificare nel 1321. L'opera ha subito varie modifiche nel corso dei secoli: realizzato nel 1325 da Lorenzo Maitani, venne successivamente ingrandito nel 1327 su commissione dell'Abate di Monmaggiore, adibendolo a caserma. Dal 1416 al 1424, Braccio Fortebraccio vì compì nuovi restauri su disegno di Fioravante Fioravanti da Bologna. Nel 1479 fu trasformata in fortino e munita di 'porta caditoria', botole e feritoie. Nelle vicinanze della porta, sino a tutto il XVIII [1] secolo era visibile anche il Cassero di San Matteo, opera del Gattaponi.

Più che una porta questa è una torre con funzione di vedetta: "Cospicua e ben munita è l'alta sua torre quadrata che nei trapassati secoli ebbe continuamente un presidio. Fu la porta restaurata e chiusa con nuove imposte nel 1797, ma nel luglio del 1799 dalle truppe così dette austro-aretine, che si fecero forti nel prossimo convento del Monte, fu battuta la torre, onde à impressi i frequenti colpi di cannone contro di lei vibranti, e rimasero conquassate le imposte rinnovate nel 1820" (S. Siepi,1822).

Fu restaurato nel 1930 dal Comune di Perugia, e nuovamente nel 1988. Attualmente è sede del "Museo delle porte e delle mura urbiche"; dalla terrazza sommitale è possibile godere un suggestivo panorama della città e del territorio circostante.