Valdo Del Lucchese
Valdo Del Lucchese (Chianni, maggio 1923 – Livorno, 10 gennaio 2015) è stato un politico italiano.
| Valdo Del Lucchese | |
|---|---|
| Presidente della Provincia di Livorno | |
| Durata mandato | 1970 – 1972 |
| Predecessore | Silvano Filippelli |
| Successore | Alì Nannipieri |
| Dati generali | |
| Partito politico | Partito Socialista Italiano Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria Partito Comunista Italiano |
| Professione | impiegato |
Biografia modifica
Invalido di guerra, Del Lucchese aveva iniziato la politica nelle lotte operaie di Piombino ed era giunto a Livorno in seguito alla riorganizzazione interna al partito operata da Rodolfo Morandi.[1] Fu segretario della Cgil, consigliere provinciale, e venne eletto presidente della Provincia con il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria nel 1970.[1] Nella prima metà degli anni ottanta fu consigliere comunale a Livorno con il Partito Comunista Italiano, nell'amministrazione presieduta da Alì Nannipieri.[1] Dipendente dell'ASL, fu direttore della biblioteca dell'ospedale e fondatore nel 2003 dell'Associazione cure palliative; ricevette inoltre l'onorificenza di commendatore al merito della Repubblica Italiana.[1][2]
Dal 2008 al 2015 fu vicepresidente dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra.[2] Ricoverato in ospedale il 4 gennaio 2015 per una polmonite, morì il 10 gennaio successivo all'età di novantuno anni.[1][2]
Pubblicazioni modifica
- Valdo Del Lucchese, Passato presente futuro. Compendio della storia dell'Associazione nazionale fra mutilati e invalidi di guerra 1917-2012, Roma, Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra, 2012.
Onorificenze modifica
Note modifica
- ^ a b c d e Lutto nella sinistra, si è spento a 92 anni Valdo Del Lucchese[collegamento interrotto], Il Tirreno, 30 giugno 2006. URL consultato il 26 novembre 2019.
- ^ a b c Lorenza Fabrizi, È scomparso Valdo Del Lucchese, su ANMIG, 13 gennaio 2015. URL consultato il 26 novembre 2019.
- ^ Del Lucchese Sig. Valdo, su quirinale.it. URL consultato il 27 novembre 2019.
