Venerabile Collegio Inglese

Seminario cattolico di Roma

Il Venerabile Collegio Inglese (inglese: Venerable English College) è un seminario cattolico di Roma, fondato dal cardinale William Allen nel 1576 (sebbene la bolla di fondazione di papa Gregorio XIII sia del 1579) con lo scopo di formare sacerdoti di nazionalità inglese e gallese.

La chiesa di San Tommaso di Canterbury (a destra) e il Venerabile Collegio Inglese (a sinistra)

Si tratta della più antica istituzione inglese al di fuori della Gran Bretagna. Ha sede in via di Monserrato ed una residenza estiva a Rocca di Papa.

Storia modifica

Nel 1362, una coppia di commercianti inglesi vendette alla gilda degli inglesi di Roma una casa sull'attuale via di Monserrato al civico 45. La gilda vi fondò una casa di accoglienza per i pellegrini inglesi a Roma (aumentati notevolmente dopo i primi due giubilei del 1300 e del 1350) e per la cura degli infermi e dei poveri di nazionalità inglese; nacque così l'Ospizio inglese della Santissima Trinità e di San Tommaso[1], intitolato a San Tommaso di Canterbury.

Con lo scisma di re Enrico VIII e il regno di sua figlia Elisabetta I, l'ospizio perse di utilità a causa della diminuzione del numero dei pellegrini inglesi; contemporaneamente, in Gran Bretagna si iniziò a sentire la penuria di sacerdoti cattolici, tanto che un docente di teologia, William Allen si recò a Doagio nelle Fiandre per fondarvi un seminario (1568). Chiamato «Collegio Inglese», fu il primo collegio inglese sul Continente. Trasferitosi a Roma, Allen decise nel 1576 di trasformare l'ospizio romano in un seminario allo scopo di formare sacerdoti che si facessero carico di riportare in auge l'«antica fede».[2] L'anno successivo arrivarono i primi seminaristi e nel 1579 papa Gregorio XIII promulgò la bolla di fondazione, con la quale garantì un sussidio annuale e alcune proprietà, tra cui l'abbazia di San Savino a Piacenza. Negli anni successivi il collegio ospitò personaggi come il medico William Harvey (1636), i poeti John Milton (1638) e Richard Crashaw (1646), e lo scrittore John Evelyn (1644).[3] Dal 1579 il seminario fu amministrato dai Gesuiti per decisione di Papa Gregorio XIII. L'inglese Robert Parsons fu rettore pro-tempore dal 19 marzo al 23 aprile, quando il pontefice nominò Alfonso Agazzari. I Gesuiti ressero Collegio fino al 1773.

Dopo l'ordinazione i neosacerdoti tornavano in patria, consci dell'infausto destino che li aspettava. Tra il 1581 e il 1679, ben 44 allievi del collegio furono uccisi per odio anticattolico; di questi, 41 furono poi canonizzati o beatificati. Tra le prime vittime vi furono Ralph Sherwin e Robert Southwell; tra le ultime Enrico Morse, Davide Lewis e Giovanni Wall, tutti proclamati santi.[2] Questa abbondanza di martiri fu immortalata all'interno del Collegio in un ciclo di affreschi del Pomarancio. Infine, dal 1818 il Collegio ricevette l'appellativo di «Venerabile».[4]

Curiosità modifica

Nel 1892 gli studenti del Venerabile Collegio Inglese furono probabilmente il primo gruppo di atleti ad importare l'Association Football nella città di Roma.[5][6]

Note modifica

  1. ^ «The Hospice of St Thomas (1362-1579) Archiviato il 23 giugno 2009 in Internet Archive.», Venerable English College Rome.
  2. ^ a b Giuliana Vittoria Fantuz, Inghilterra di sangue. I Quaranta Martiri Inglesi e Gallesi da Enrico VIII a Carlo II, Edizioni Ares, Milano 2022.
  3. ^ «Foundation of the English College (1579) Archiviato il 6 aprile 2012 in Internet Archive.», Venerable English College Rome.
  4. ^ «The Age of the Martyrs (1581-1679) Archiviato il 24 maggio 2011 in Internet Archive.», Venerable English College Rome.
  5. ^ Marco Impiglia, Quei preti precursori del calcio a Roma «Nell’anno 1892 il Venerabile per la prima volta scese in campo con una unità di Calcio»... Fu nel 1892, durante una villeggiatura a Monte Porzio Catone, che gli studenti del Venerabile ottennero dal loro Rettore il permesso di giocare l’«association football», in Il Tempo, 16 ottobre 2011.
  6. ^ Centenari UNASCI, Società Sportiva Lazio (1900) (PDF), su unasci.com. URL consultato il 6 ottobre 2012.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN125933933 · ISNI (EN0000 0001 2152 3853 · LCCN (ENnr89010802 · J9U (ENHE987007585472005171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr89010802
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