Via Paradiso

film del 1988 diretto da Luciano Odorisio

Via Paradiso è un film del 1988 diretto da Luciano Odorisio.

Via Paradiso
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1988
Durata105 min
Generecommedia
RegiaLuciano Odorisio
SceneggiaturaLuciano Odorisio
ProduttoreGiovanni Di Clemente
Casa di produzioneClemi Cinematografica
Distribuzione in italianoCDI
FotografiaFabio Cianchetti
MontaggioCarlo Bartolucci
Effetti specialiPaolo Ricci
MusicheGiovanna Marini
ScenografiaFranco Ceraolo
Interpreti e personaggi

Dopo Sciopèn, Odorisio torna ad ambientare un film a Chieti, presa come simbolo della "Provincia" italiana.

Trama modifica

A Chieti l'anziano Andrea gestisce con metodi obsoleti l'Eden, una vecchia sala cinematografica di via Paradiso, ma Francesco, suo nipote e comproprietario, decide di venderla ad una società americana con l'intenzione di avviare un supermercato. Francesco, che, nonostante la nascita di un figlio, non è soddisfatto del matrimonio con Anna, rivede la sua amica d'infanzia e primo amore Giulia, che è arrivata in occasione della visita degli americani per fare da interprete dopo anni di lontananza apparentemente immotivata da Chieti. Questo incontro riaccende vecchi ricordi in Francesco, che passa una notte con la donna. Tuttavia il giorno seguente l'amico Marcello gli rivela che Giulia lavora come accompagnatrice per conto dei dirigenti della multinazionale americana, facendo arrabbiare Francesco che chiede ed ottiene conferma della notizia dalla stessa. A questo punto l'uomo si accorda con lei per fuggire insieme con il ricavato della vendita, ma, compreso all'ultimo momento di essere stato ingannato, strappa il contratto invece di firmarlo, rendendo felice suo nonno. Poco tempo dopo la partenza degli ospiti americani, riceve una vecchia lettera dell'amica d'infanzia, in cui viene rivelata la motivazione del suo primo allontanamento da Chieti e gli viene chiesto di raggiungerla. Lo scritto era stato consegnato anni prima ad Anna, che l'aveva nascosto per gelosia.[1]

Note modifica

  1. ^ Scheda del film, su comingsoon.it. URL consultato il 19 luglio 2016.

Collegamenti esterni modifica

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