Vicepresidente

dirigente aziendale o governativo

Il vicepresidente, in ambito sociale e politico, è colui che sostituisce il presidente, in caso di assenza o impedimento, quale suo vicario e, in certi casi, lo coadiuva nell'esercizio delle sue funzioni. Poiché il ruolo del presidente varia notevolmente secondo i contesti, altrettanto variabile è il ruolo del vicepresidente.

Caratteri generali modifica

Il presidente può essere affiancato da uno o più vicepresidenti, ad alcuni dei quali possono essere attribuiti titoli come primo vicepresidente o vicepresidente esecutivo,[1] che denotano una posizione di preminenza, comportante la priorità nell'ordine di sostituzione del presidente; in mancanza o laddove questo criterio non sia sufficiente, l'ordine di sostituzione è stabilito sulla base di altri criteri, come quello dell'anzianità.

Certe volte è previsto che il vicepresidente, oltre a sostituire temporaneamente il presidente, gli succeda per portarne a termine il mandato in caso di cessazione anticipata dalla carica per morte, dimissioni o altra causa.

In certe organizzazioni, è affidata ai vicepresidenti la direzione di parti dell'organizzazione (ad esempio, di funzioni aziendali) alle dipendenze del presidente.

In alcuni ampi collegi, come le assemblee parlamentari, il presidente, i vicepresidenti ed eventualmente altri membri degli stessi compongono un collegio ristretto denominato ufficio di presidenza o praesidium.

Vicepresidente della Repubblica modifica

Il vicepresidente della Repubblica (o semplicemente vicepresidente, in relazione al titolo ufficiale del presidente) è l'organo monocratico che in una repubblica esercita le funzioni di capo dello stato in caso di assenza o impedimento del medesimo.

Quest'organo è di solito presente nelle repubbliche presidenziali, sul modello degli Stati Uniti, mentre le repubbliche parlamentari e semipresidenziali ne sono solitamente prive (un'eccezione è rappresentata dall'India).[2] Se non è prevista la figura del vicepresidente, a sostituire il capo dello stato è chiamato, secondo gli ordinamenti, il presidente di una delle camere, per lo più quella alta (come in Italia, ove vi è la figura del Presidente supplente; ma in Polonia è invece la camera bassa), o il primo ministro (come in Russia). Questa soluzione è adottata anche dagli ordinamenti che hanno il vicepresidente, in caso di assenza o impedimento sia dello stesso, sia del presidente (in India, però, la supplenza spetta, in tal caso, al presidente della corte suprema).

Dove è prevista la figura del vicepresidente, lo stesso può essere eletto simultaneamente al presidente (è il caso degli Stati Uniti dove si vota su candidature congiunte, il cosiddetto ticket), eletto separatamente o nominato dal presidente dopo la sua elezione; vi sono anche ordinamenti in cui i vicepresidenti sono due (ad esempio, in Costa Rica).

È generalmente previsto che, in caso di morte o cessazione anticipata dalla carica del presidente, il vicepresidente gli succeda, portando a termine il suo mandato. Oltre a fungere da vicario del presidente, il vicepresidente è membro del gabinetto presidenziale anche se il suo ruolo varia, secondo gli ordinamenti e la statura politica dello stesso vicepresidente, da compiti puramente cerimoniali alla partecipazione alla direzione politica del governo. In certe repubbliche presidenziali, sul modello degli Stati Uniti, il vicepresidente è presidente di diritto della camera alta (è il caso, ad esempio, dell'Argentina e dell'Uruguay).

Vicepresidente di società modifica

Nelle società per azioni e nelle aziende organizzate in modo analogo vi possono essere uno o più vicepresidenti del consiglio di amministrazione, membri del consiglio stesso che, oltre a sostituire il suo presidente in caso di assenza o impedimento, possono ricoprire ruoli manageriali all'interno dell'azienda.

Negli Stati Uniti - dove il presidente (chairman) del consiglio di amministrazione può essere diverso dal presidente (president) della società, potendo quest'ultima carica essere attribuita al chief executive officer (CEO) o al chief operating officer (COO) - è prassi conferire il titolo di vicepresidente (vice president) della società a manager subordinati al CEO, non necessariamente membri del consiglio di amministrazione. Vi possono essere numerosi vicepresidenti ed alcuni possono portare un titolo differenziato, che denota una posizione di preminenza; tra i titoli solitamente utilizzati, l'ordine di preminenza è il seguente: senior executive vice president (SEVP), executive vice president (EVP), senior vice president (SVP), vice president (VP), assistant (o associate) vice president (AVP).

Ordinamento italiano modifica

Nell'ordinamento italiano il titolo di vicepresidente è attribuito, tra gli altri:

La Costituzione italiana non prevede la figura del Vicepresidente della Repubblica. In caso di assenza o impedimento, il Presidente della Repubblica è sostituito dal Presidente del Senato[3] in qualità di Presidente supplente della Repubblica.

Note modifica

  1. ^ Peraltro, non mancano casi in cui vi sono solo un presidente e un vicepresidente esecutivo
  2. ^ Non c'è un vicepresidente della repubblica nemmeno laddove le funzioni di capo dello stato sono esercitate da un organo collegiale, come nelle repubbliche direttoriali e negli stati comunisti. Tale organo collegiale, però, può avere, oltre ad un presidente, uno o più vicepresidenti
  3. ^ Sulla conseguente sostituzione da parte del vicario nella Camera alta del Parlamento italiano, v. G. Buonomo e M. Consentino, Il Vicario del Presidente nelle Assemblee parlamentari con particolare riferimento al Senato della Repubblica italiana, in Il Parlamento, n. 10.12/1999, p. 24-37.

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