Villa Margon

edificio storico italiano

Villa Margon è un complesso risalente alla prima metà del '500 situato sulle colline che sovrastano Ravina, frazione meridionale del comune di Trento.

Villa Margon
L'edificio con il porticato
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàRavina
IndirizzoVia Margone
Coordinate46°01′40.77″N 11°06′03.5″E / 46.027992°N 11.100972°E46.027992; 11.100972
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1500

Storia modifica

 
Altri edifici del complesso
 
La cappella della Natività di Maria Vergine

Donata agli inizi degli anni '90 alla famiglia Lunelli,[1] è diventata, dopo una ristrutturazione che restituì l'antico splendore originario, la sede di rappresentanza del Gruppo Lunelli, che raggruppa i marchi Cantine Ferrari, Tenute Lunelli, Segnana e Surgiva.

Villa Margon ha ospitato, negli anni del Concilio di Trento (1545-1563), cardinali e prelati giunti da tutta Europa per la grande assise che diede il via alla Controriforma. Tra gli ospiti la tradizione vuole anche l'imperatore Carlo V, le cui gesta, non a caso, sono raccontate in un ciclo di affreschi che impreziosiscono la villa, e il cui letto è tra gli arredi più significativi. Affrescata anche all'esterno, Villa Margon risalta in un parco che è intatto da secoli e che, per la vegetazione, soltanto in parte autoctona, è considerato un capolavoro della natura.

Nel parco della Villa, ogni primavera, viene svolta la Festa degli Alberi, giornata ecologica dedicata alle scuole elementari di Ravina e Romagnano. In questa giornata passata in mezzo alla natura, le guardie forestali dell'Azienda Forestale 'Trento-Sopramonte', con la collaborazione dei gruppi locali della Società Alpinisti Tridentini (SAT), Alpini - Sezione Ravina Belvedere, Alpini Romagnano e Vigili del Fuoco Volontari di Ravina, piantano un albero per aumentare la sensibilità dei bambini verso il rispetto della natura.

 
Gli affreschi sotto al portico

Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Scheda sulla villa nel sito del Patto Territoriale del Monte Bondone [collegamento interrotto], su pmb.hgblu.it.