Virgilio Maroso

calciatore italiano

Virgilio Romualdo Maroso (Crosara di Marostica, 26 giugno 1925Superga, 4 maggio 1949) è stato un calciatore italiano, di ruolo difensore. Considerato uno dei più grandi terzini della storia del calcio italiano,[1] è stato tra i migliori difensori europei della propria epoca.[2][3] Morì nella tragedia di Superga, non ancora ventiquattrenne.

Virgilio Maroso
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Difensore
Carriera
Giovanili
Torino
Squadre di club1
1944Alessandria12 (0)
1945-1949Torino103 (1)
Nazionale
1945-1949Bandiera dell'Italia Italia7 (1)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia modifica

Era il fratello maggiore di Pietro Maroso, ex-calciatore di Serie A nel Varese, e cugino del terzino svizzero Severino Minelli.[4]

È stato sepolto presso il cimitero monumentale di Torino. A lui sono dedicati lo stadio di Marostica (vicino al suo paese natale, l'ex comune di Crosara, in provincia di Vicenza) e le squadre di calcio di Candela (FG) e di Borgo Rivo,[5][6] quartiere di Terni e la ASD Maroso di Gonnosnò (Or). Gli sono anche state intitolate due vie, rispettivamente a Roma e a Jesi (AN).

Caratteristiche tecniche modifica

Maroso era un difensore corretto, tecnicamente dotato e molto abile in fase di spinta,[1] caratteristica che lo rese uno dei primi terzini sinistri con attitudini spiccatamente offensive.[2][7]

Carriera modifica

Club modifica

Trascorse tutta la trafila, dalle giovanili alla prima squadra, nel Torino (ove i genitori si erano trasferiti dal vicentino), tranne una parentesi nell'Alessandria, alla quale venne ceduto in prestito.[3] Tra i suoi pigmalioni, Adolfo Baloncieri, che lo allenò proprio durante l'anno nell'Alessandria (nel campionato di guerra 1943-1944), e Mario Sperone.

Nel Grande Torino veniva chiamato il "cit" (il piccolo), perché era il più giovane della squadra.[3] Con la maglia granata vinse quattro campionati.

Nazionale modifica

Esordì in nazionale l'11 novembre 1945, in un'amichevole contro la Svizzera terminata 4-4. Con l'Italia disputò altre sei partite, realizzando un gol al Portogallo il 27 febbraio 1949, in quella che fu la sua ultima gara in maglia azzurra.

Statistiche modifica

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
11-11-1945 Zurigo Svizzera   4 – 4   Italia Amichevole -
1-12-1946 Milano Italia   3 – 2   Austria Amichevole -
27-4-1947 Firenze Italia   5 – 2   Svizzera Amichevole -
11-5-1947 Torino Italia   3 – 2   Ungheria Amichevole -
9-11-1947 Vienna Austria   5 – 1   Italia Amichevole -
14-12-1947 Bari Italia   3 – 1   Cecoslovacchia Amichevole -
27-2-1949 Genova Italia   4 – 1   Portogallo Amichevole 1
Totale Presenze 7 Reti 1

Palmarès modifica

Torino: 1945-1946, 1946-1947, 1947-1948, 1948-1949

Note modifica

  1. ^ a b Garanzini.
  2. ^ a b Gessi Adamoli, Il Grande Toro arriva in tivù. Gandolfi: 'Mi salvò il destino', in la Repubblica, 24 settembre 2005.
  3. ^ a b c Tratto da una cartolina postale del 1950 a firma di Bruno Slawitz.
  4. ^ Bruno Slawitz, In viaggio con i calciatori di ritorno dalla Svizzera, in Corriere dello Sport, 14 novembre 1945, p. 1. URL consultato il 5 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2012).
  5. ^ Polisportiva "Virgilio Maroso" di Candela (FG), su marosocandela.it. URL consultato il 24 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2010).
  6. ^ Associazione Sportiva "Virgilio Maroso" di Borgo Rivo (TR), su panathlonterni.it. URL consultato il 24 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).
  7. ^ Gianni Mura, Il gigante buono che amava fare gol, su repubblica.it, 5 settembre 2006.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica