Vittorio Filippo Melano

arcivescovo cattolico e predicatore italiano

Vittorio Filippo Melano (Cuneo, 27 settembre 1733Novara, 23 dicembre 1813) è stato un arcivescovo cattolico e predicatore italiano.

Vittorio Filippo Melano, O.P.
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato27 settembre 1733 a Cuneo
Ordinato presbitero18 settembre 1756
Nominato arcivescovo1º giugno 1778 da papa Pio VI
Consacrato arcivescovo21 giugno 1778 dal cardinale Carlo Vittorio Amedeo Ignazio delle Lanze
Deceduto23 dicembre 1813 (80 anni) a Novara
 

Biografia modifica

Conte di Portula, arcivescovo e predicatore domenicano, nacque a Cuneo il 27 settembre 1733 da Giuseppe Antonio (1677-1774), conte di Portula, e sua moglie Anna Camilla Pascale, baronessa di Nucetto[1].

Intrapresa la carriera ecclesiastica tra i domenicani, divenne uno stimato maestro di teologia. Nel 1773 assunse alla carica di priore del convento di San Domenico a Torino. Il 1º giugno 1778 fu nominato arcivescovo di Cagliari, dove insegnò nella locale Università dal 1779 al 1796. Fu l'unica autorità di origine piemontese a non essere cacciata durante i vespri sardi del 1794.

Il 24 luglio 1797 fu trasferito alla diocesi di Novara, come arcivescovo con titolo personale, proprio poco prima dell'inizio dell'invasione francese. Per la posizione ossequiente che detenne in questo periodo, fu ricordato come persona ambigua perché spesso collaborò con le autorità repubblicane prima e napoleoniche poi. In realtà seppe con destrezza, abilità e tatto passare indenne in questo turbolento periodo. Tale comportamento contribuì a proteggere non solo la sua figura ma anche il clero da azioni repressive drastiche, evitò il pericolo di ulteriori sottrazioni e preservò, l'edificio della cattedrale da un ipotizzato abbattimento per ampliare la piazza antistante, minacciato da parte dei rivoluzionari.

Nel gennaio 1807 Napoleone lo nominò vescovo di Udine, ma Melano rifiutò, anche per non entrare in contrasto con la Santa Sede, adducendo motivazioni legate alla sua età avanzata. Al suo posto fu nominato il vescovo Baldassarre Francesco Rasponi, che, secondo i propositi iniziali, avrebbe dovuto sostituirlo nella sede novarese.

Morì a Novara il 23 dicembre 1813.

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze modifica

Araldica modifica

Stemma Blasonatura
Vittorio Filippo Melano, arcivescovo di Cagliari, conte di Portula

Di rosso alla banda d'oro; al capo d'azzurro con due alveari circondati da api, il tutto d'oro.[2]

Vittorio Filippo Melano, arcivescovo di Novara, conte del Regno napoleonico d'Italia,

Inquartato : al 1°, da conte senatore (del Regno) ; al 2°, d'azzurro alla mitra d'argento ornata di pietre preziose, accollata ad un pastorale e ad una croce tripla ; al 3°, d'azzurro a due alveari d'argento e tre api d'oro posta in fascia ; al 4° di verde a due barre d'argento.[2]

Note modifica

  1. ^ Paolo Palumbo, MELANO, Vittorio Filippo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 73, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
  2. ^ a b Albert Révérend, titres, majorats et armoiries concédés par Napoléon Ier, in Armorial du Premier Empire, vol. 3, Parigi, (4 vol. in 2) Au bureau de L'Annuaire de la noblesse, 1894. URL consultato il 16 novembre. 2009.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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