Volodymyr Ivasjuk

cantautore, compositore e poeta ucraino

Volodymyr Mychajlovyč Ivasjuk (in ucraino Володимир Михайлович Івасюк?; in russo Владимир Михайлович Ивасюк?, Vladimir Michajlovič Ivasjuk; Kicman', 4 marzo 1949Leopoli, 18 maggio 1979) è stato un cantautore, compositore e poeta sovietico di etnia ucraina.

Volodymyr Ivasjuk
Volodymyr Ivasjuk
NazionalitàBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
GenereMusica d'autore
Periodo di attività musicale1964 – 1979
Sito ufficiale

È autore e compositore del brano Červona Ruta, reso popolare da Sofija Rotaru, nel 1971, ma successivamente cantato anche da altri cantanti.

Biografia modifica

 
La casa natale di Volodomyr Ivasjuk a Kicman'

Ivasjuk è nato nella città di Kicman', nell'oblast' di Černivci, il 4 marzo 1949. Suo padre, Mychajlo Ivasjuk era un noto scrittore della Bucovina. Sua madre Sofija Ivasjuk, originaria dell'oblast' di Zaporižžja, faceva l'insegnante in una scuola locale. Inizialmente, all'età di cinque anni, Volodymyr ha cominciato ad imparare a suonare il violino in una scuola di musica, imparando a suonare in seguito anche il pianoforte. Nel 1964 ha creato un ensemble - "Bukovyna" - nella sua scuola e ha scritto le loro prime canzoni, la prima delle quali era la "Ninna nanna" tratta da una poesia del padre.

Dopo che Volodymyr ricevette il diploma di scuola secondaria, la sua famiglia si trasferì nella città di Černivci, dove suo a padre venne offerto un posto di insegnante presso l'Università di Černivci. Volodymyr è andato a studiare all'Istituto medico di Leopoli, mentre continuava la sua carriera musicale unendosi al "Karpaty Ensemble" in un centro della comunità locale dove suonava il violino con le sue canzoni.

Ebbe un grande successo, componendo le sue due canzoni Červona Ruta e Vodohraj che in seguito furono trasmesse in tutta l'Unione Sovietica.

La fama di Ivasjuk divenne virale. Nel 1971 la sua canzone "Červona Ruta", eseguita dal vivo a Mosca, insieme ai colleghi Vasyl' Zinkevyč e Nazarij Jaremčuk, ed è stata giudicata la miglior canzone dell'anno dell'Unione Sovietica. La sua composizione "Vodohray" ha vinto il premio per la migliore canzone dell'anno successivo.

Il 18 maggio 1979 Ivasjuk è stato trovato impiccato in un bosco situato alla periferia di Leopoli. Inizialmente la causa ufficiale della morte è stata indicato come il suicidio, ma le circostanze esatte della sua morte rimangono sconosciute fino ad oggi. È sepolto al cimitero Lyčakivs'kyj.

Il suo status di celebrità nell'Unione Sovietica ed i suoi contributi culturali in Ucraina hanno attirato l'attenzione delle autorità sovietiche. Le sue canzoni, per lo più d'amore verso l'Ucraina, sono stati percepiti come causa del risveglio del sentimento nazionalista. Dopo la sua morte le sue composizioni sono state addirittura rimosse dalla radio e non furono più in vendita per un lungo periodo.

Nel 2009 il presidente ucraino Viktor Juščenko ha riaperto ancora una volta il caso relativo alla sua morte.

Onorificenze modifica

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