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Wikipedia: comunità del sapere NAVIGAZIONE


Salve a tutti! Scrivo a caldo dopo aver visto gli sviluppi di Wikipedia degli ultimi tempi, perciò scusatemi se il mio intervento potrà sembrare brusco, amaro e poco diplomatico. Se non mi sono perso nulla:

  • abbiamo registrato in un mese le dimissioni di 6 sysop
  • la pagina degli utenti problematici è sempre più affollata di segnalazioni
  • vari utenti paiono più interessati a polemiche personali che a scrivere voci
  • i blocchi verso le utenze sono sensibimente aumentati in quantità e durata
  • vari utenti, sysop compresi, iniziano a perdere motivazione verso il progetto
  • i motivi dei blocchi sono diventati più numerosi e, in qualche caso, opinabili

La domanda è: non sarebbe il caso di avviare una discussione seria e pacata su questo? Sono ottimista, e credo quindi che - per quanto grave - la situazione sia tutt'altro che irrimediabile. Tuttavia, andando avanti di questo passo, temo che Wikipedia finirà col tradire ciò per cui nata, ovvero essere un luogo in cui costruire il sapere anche attraverso il confronto. Forse, come progetto, non collasserà, ma ciò non mi pare una prospettiva sufficiente e in grado di darci reali soddisfazioni.

Ora, tralasciando facili vittimismi, minacce di desysop, profezie di sventure alla Isaia e quant'altro, inviterei tutta la comunità al dialogo e alla riflessione, a chiedersi insomma perché siamo tutti qui e, possibilmente, a darci una risposta che abbia un consenso nello spirito di Wikipedia. Meno polemiche e più discussioni, meno flame e più contributi, meno blocchi e più inviti a collaborare (questo fermo restando che su vandalismi, copyviol, troll et similia non si transige).

Sinceramente, vedere persone che hanno dato tanto al progetto andarsene disgustate o perdere mordente e interesse, non fa bene a Wikipedia. Vi va di parlarne con calma? di costruire un terreno comune su cui può essere bello camminare? di riflettere sulle nostre scelte e le nostre idee? di fare autocritica e venirci incontro? Avanti, lasciamo cadere il sasso per terra e rinunciamo, qui, a lanciarlo contro qualcuno! Che ne pensate? :-)

Con affetto,
un wiki abbraccio
ARIEL 19:02, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]

Sempre disponibile al dialogo, penso però che le cose occorra imparare a vederle da diversi punti di vista. Tu le vedi da un punto di vista pessimista. Io ninvece non sono troppo convinto della crisi di it.wiki.
  • Parli delle dimissioni di 6 sysop e io rispondo che ne sono stati eletti almeno 5 o 6 nuovi ed è ritornato sysop Snowdog (e non è poco :P).
  • Parli dell'affollamento della pagina Wikipedia:Utenti problematici e io rispondo con la fortissima crescita delle pagine nel ns=0
  • Parli di utenti che perdono motivazioni e io rispondo di tantissimi utenti sempre piu motivati.
  • Parli di un albero che cade e io rispondo di una foresta che cresce

Come vedi il bicchiere non è sempre mezzo vuoto. :) --Luigi Vampa Chiedi a meo al mio Tutor 19:10, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]

Lo so, Luigi. E, anzi, ti ringrazio per aver sottolineato alcuni degli aspetti positivi anche degli ultimi tempi: ciò che dici è verissimo. :-) Tuttavia, oltre al bicchiere mezzo pieno vorrei vedere anche il mezzo vuoto, e che su quello ci soffermassimo per una riflessione. Di ciò che è positivo basta essere felici ed è giusto gioirne!
Purtroppo, però, tra i problematici è stato segnalato lo stesso Snowdog, seguito da JollyRoger e Nick (e ormai le loro segnalazioni non le conto neanche più perché sappiamo che ogni tanto si ripropongono). Assodato che tutti e tre sono ottimi utenti/sysop/exsysop, il problema rimane. A qualcuno pare interessare più che altro additare l'admin cattivo di turno che concedersi un momento di autocritica.
L'abbandono poi di .anaconda, Civvi, Tyl, Pap3rinik, e Nick Cruccone e Nick non può essere compensato dai nuovi sysop. Non per questioni di capacità, ma per il semplice fatto che l'elezione di nuovi sysop non è pensata come avvicendamento nell'amministrazione ma come rinfoltimento della stessa. Ovvero: se vengono eletti 5 nuovi admin ci si aspetta che il numero degli admin aumenti di cinque! E non è una mera questione di numeri, è proprio che ottimi sysop hanno gettato la spugna. E questo dovrebbe far riflettere.
Ci sono poi i vari flame, più burrascosi e numerosi che in passato, con il conseguente blocco di utenti che vanno ripresi ma che in realtà vengono puniti bloccati in modo a mio avviso eccessivo ma, soprattutto, poco condiviso dalla comunità. Se almeno tra noi sysop si fosse d'accordo (perlomeno come maggioranza, non dico unanimità), le cose andrebbero meglio.
Poi, ovvio, non sto parlando di un disastro! Ma la situazione imho è dannatamente seria e non va presa sotto gamba. Avverto sempre più una certa scollatura tra sysop e utenti, cosa che non dovrebbe esserci. Spero sia una mia impressione. :-) Comunque, la cosa più importante è mandare avanti l'enciclopedia ricordandoci sempre dove siamo, che cosa stiamo facendo e perché. Altrimenti rischiamo di perdere il filo e pensare più ai nostri interessi personali che al bene della comunità.
Il bicchiere mezzo pieno lo vedo anch'io, eccome! Ma vediamo di riempire anche l'altra metà. ;-) --ARIEL 19:38, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]
Non sono molti i mesi che frequento Wikipedia, ma la mia visione è molto più ottimistica. Molte voci nuove sono scritte con molto impegno, molti progetti sono in via di completamento. Che il gruppo che ha portato avanti la difficile fase dell'avvio abbia qualche ripensamento fa parte nel naturale evolversi delle cose. Se non ho sbagliato a capire anche una admin "dimissionaria" continua pienamente a portare il suo apporto anche se "sloggata".
Dare la caccia ai troll, ai vandali, ai copyviol è una attività usurante. Qualche errore qualche decisione opinabile è inevitabile. Anch'io suggerirei, però senza troppo paura dei flame, di aprire il dialogo tra tutti i wikipediani, avendo il coraggio di rimettere in discussione un po' tutto.--Mizardellorsa 19:39, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]

Concordo col voler analizzare la situazione odierna dei sysop it.wiki, facendone anche il punto. Credo alcuni punti siano da sottolineare:

1) wiki è cambiata molto da 2-3 anni a questa parte. Un conto una comunità di qualche decina o centinaio di utenti. Un conto oggi che abbiamo superato i 100.000 utenti. Penso sia normale che qualcuno della "vecchia guardia" non si riconosca piu nel progetto in cui era entrato tempo fa.

2) Stancarsi è normale. Dunque è umano che ci sia ricambio tra i sysop. Altri si dimetteranno in futuro. Ciò non vuol dire che dobbiamo farci prendere dal panico :)

3) Nel caso specifico dei sysop dimissionari ultimamente, non farei "di tutta l'erba un fascio". Ogni sysop ha avuto le sue motivazioni, che rispettiamo, ma non è giusto accumunare. Oltretutto per alcuni, che continuano a lavorare fortemente al progetto, mi sembra di aver capito si tratti solo di una "pausa di riflessione".

Ho molta fiducia negli attuali sysop, e nonostante stimassi tantissimo Tyl, Civvi, .anaconda, il papero, Cruccone e Nick, sono convinto che siano davvero il meglio che la comunità si puo aspettare dai sysop. Forza wiki! ;) --Luigi Vampa Chiedi a meo al mio Tutor 19:48, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]

Io ripropongo qui quanto detto altrove, e cioé che, a loro semplice richiesta, i dimissionari dovrebbero essere reintegrati, e comunque invitati formalmente a rientrare dalla comunità, non so formalmente con quale escamotage. Per Snowdog fortunatamente il problema non si pone, ma chi ha lasciato perchè sfiduciato dagli attacchi diretti dovrebbe avere un segnale di incoraggiamento. Chi ha lasciato per stanchezza apprezzerebbe, penso, un garbato invito. --Pigr8 mi consenta... 20:08, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]
Alcuni di quelli che hanno lasciato vogliono probabilmente ricominciare a divertirsi, godendo della scrittura delle voci, in totale libertà e senza pressioni e riflettori, magari da anonimi, come facevano un tempo. :-) Ylebru dimmela 20:28, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]
Guarda le candidature per i nuovi admin, e stai sicuro che fra due mesi e tre settimane comincerò a fare "campagna elettorale" per un paio di nomi -:) - --Klaudio 21:54, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]
Invitato con il consueto garbo dall'amico Ariel a farlo, dò volentieri anche il mio (modesto, modestissimo) parere. Curiosamente mi viene da concordare con tutti gli amici che si sono espressi qui sopra. Specialmente con quelli che tendono ad avere una visione maggiormente ottimistica dello stato dell'arte su Wikipedia. Anch'io vedo essenzialmente il bicchiere pieno per almeno tre quarti. Circa le defezioni - di utenti amministratori e/o di utenti non amministratori (perché, non scordiamolo, negli anni abbiamo perso anche - Wikipedia ha perso anche - diversi validi contributori che amministratori non erano mai stati o che non lo erano più), circa le defezioni, dicevo, penso che possano essere per molti versi fisiologiche e dovute a semplice stanchezza, prettamente psicologica. Riflettendo sulla mia esperienza in Wikipedia, che dura ormai da oltre tre anni, mi accorgo che - come avviene per la quasi totalità dei rapporti (specialmente quelli d'amore), come avviene per la quasi totalità degli interessi - dopo un certo lasso di tempo le motivazioni tendono a non essere più - non possono essere - le medesime di quando si era iniziato, di quanto ci si era avvicinati ad un'impresa, ad un'avventura. Probabilmente, un periodo di stacco più o meno lungo può giovare, principalmente in funzione di quanto si possa eventualmente dare ancora a wp.
Ma wp è tutto sommato ancora un progetto giovane e, a mio modo di vedere, a lunga scadenza. La cosa più bella che si nota è il continuo afflusso di nuovi utenti che con grande volontà e, spesso, molto spesso, con grande padronanza delle materie e della tecnica per ben operare, inseriscono continuamente nuovi contributi. Il fatto che ad essi si affianchino quotidianamente anche vandali che sembrano provare gusto a deturpare una cosa bella, penso faccia parte delle regole - non scritte - del gioco/wiki, quasi un gioco delle parti.
Un'ultima battuta sulla questione dei flame. Penso che se ci adoperassimo per usare meglio quella meravigliosa cosa che è la parola, rivalutandola dall'interno della sua essenza comunicativa, piuttosto che adagiarci in stile - come spesso facciamo - sulla volgarità e sulla prevaricazione e prepotenza imperanti nella cultura e nella società occidentale contemporanea, le cose filerebbero sicuramente più lisce. --Twice25·(disc.) 22:15, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]

Quel che si semina, si raccoglie. Con Ariel sono ovviamente d'accordo. Però mi interessa sviluppare due punti toccati da Twice:

  • Troppo spesso ci si dimentica che non sono solo i sysop ad andarsene, ma anche gli utenti, e quando sono bravi questa perdita è ancora più grave. Peggio ancora, se chi se ne va è le due cose insieme: un eccellente contributore e un ottimo sysop.
  • Un'enciclopedia è fatta di parole (e qualche immagine, ma lì la vedo dura). Chi non riesce ad usarle per confrontarsi civilmente sulle cose, discutendo, è intrinsecamente poco enciclopedico e dovrebbe fare qualche passo indietro. Seminando di meno. --Al Pereira 23:42, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]

Ringrazio Ariel per l'invito a intervenire. Sarà uno dei pochi a cui interessa il mio intervento :-D Qui c'è da capire, secondo me, una cosa semplice semplice: l'enciclopedia è il fine, la comunità uno (ma non l'unico) degli strumenti attraverso cui ottenerlo. Capito questo e prendendosi meno sul serio (che tanto siamo per la maggioranza enciclopedisti dilettanti) riusciremo anche a far filare meglio la comunità. Fino ad allora sarà sempre guerra aperta tra fautori di concezioni diametralmente opposte, sostenitori dell'insostenibile e altre amenità. Peace :-) È un'opinione personale, naturalmente. Non pretendo niente. Kal - El 01:20, 1 mar 2007 (CET)[rispondi]

... ehi... a me piace come parla questo qui ^__^ --Retaggio (msg) 13:59, 2 mar 2007 (CET)[rispondi]

«Un'enciclopedia è fatta di parole (e qualche immagine, ma lì la vedo dura). Chi non riesce ad usarle per confrontarsi civilmente sulle cose, discutendo, è intrinsecamente poco enciclopedico e dovrebbe fare qualche passo indietro. Seminando di meno.»

Quoto Al Pereira--Nick1915 - all you want 01:35, 1 mar 2007 (CET)[rispondi]

Sostiene Pereira? :-p Frieda (dillo a Ubi) 00:20, 2 mar 2007 (CET)[rispondi]
Vuoi essere bloccata in tronco? Tre motivazioni: reiterata storpiatura del nome, attacco personale, quantaltro. --Al Pereira 00:54, 2 mar 2007 (CET) [rispondi]

Mi piace il pensiero di Kal, c'è molto che condivido lì. E mi piace anche il pensiero di Civvì, che aleggia, la vecchia litania del "in questo momento ci sono 42 fantastiliardi di voci da aiutare, .." che è il suo modo di ricordare a una comunità troppo presa a fare la comunità che l'enciclopedia è il fine. Quanto alla bolgia generale più che la seduta generale ("Mi chiamo Frieda e sono una wikipediana..") preferisco due minuti di riflessione, mia, per capire cosa faccio qui e come lo faccio, per quanto e come andare avanti.

Frieda (dillo a Ubi) 00:20, 2 mar 2007 (CET)[rispondi]

«Per conoscere la strada che hai di fronte, chiedi a chi è sulla via del ritorno»

Anche questa non è male:

«Studia il passato se vuoi prevedere il futuro»

ma non posso certificarne l'autenticità - ;-) --Twice25·(disc.)


I due cents di Civvì-pensiero, in ritardo e solo perché sollecitata da Ariel a dire la mia in quanto "parte in causa"...

Dove stiamo andando? Stiamo andando, o meglio stiamo cercando di andare (e sarebbe bene lo facessimo senza farci sviare da affascinanti sirene e comode scorciatoie) esattamente dove stiamo andando fin dall'inizio. Stiamo costruendo un'enciclopedia. Nulla di più e nulla di meno.
E lo facciamo, dovremmo farlo, cercando di ribadire, se necessario con fermezza, che lo scopo per cui qui si entra e qui si rimane deve essere uno e uno solo: quello di partecipare ad un progetto collaborativo nel rispetto pieno, indiscutibile e privo di reinterpretazioni a proprio uso e comodo dei principi che stanno alla base del progetto stesso.

Mi piacerebbe che fosse ben chiaro a tutti che la partecipazione al progetto dovrebbe essere un piacere e che i rapporti fra collaboratori non dovrebbero per alcun motivo uscire dai binari della civiltà e dell'educazione. Che poi possano nascere simpatie e antipatie, amicizie e inimicizie, relazioni e figli maschi non ci riguarda. Non riguarda il progetto. Mi piacerebbe che questo fosse chiaro a tutti e che tutti contribuissero a mantenere il clima del progetto entro questi paletti. Niente politiche dello struzzo e niente retroguardie, su questa cosa mi piacerebbe vedere schierati tutti in prima linea, admin e non. Con garbo, senza aggredire i nuovi arrivati, invitando ad adeguare la modalità di interazione e se necessario, intervenendo in modo più deciso, ma senza se e senza ma. Sempre.

Mi piacerebbe che oltre al piacere di partecipare ad un progetto collaborativo ci ricordassimo (grazie Kal :-)) di prenderci tutti un po' meno sul serio, che non è nella maniera più assoluta un invito ad abbassare il livello di serietà applicato ai contenuti ma un invito a ridurre il tasso di accanimento su altri punti. Un invito a tirare tutti quanti fuori il naso dal proprio ombelico e prendere in considerazione anche il punto di vista degli altri, un invito a non arroccarsi di continuo sulle proprie posizioni rimirando il proprio ego, un invito a non cadere, anzi, a rifiutare a priori atteggiamenti del tipo "lei non sa chi sono io" e del "ve lo racconto io, come si fa".

«Diligence, patience, and humility. These are the virtues that have brought us this far. These are the virtues that will carry our community into the future, if we do not abandon them.»

Per quanto mi riguarda il normale che qualcuno della "vecchia guardia" non si riconosca piu nel progetto in cui era entrato tempo fa. grazie ma "sto par de ciufoli", (intanto vecchi ci sarete voi ;-P) io nel progetto mi ci riconosco perfettamente, ripeto, non è cambiato di una virgola dall'inizio, si tratta solo di ricordarselo, tutti. --Civvì (talk) 12:34, 2 mar 2007 (CET)[rispondi]

PS: al momento attuale ci sono 1817 pagine da aiutare...per i numeri rimanenti datemi un po' di tempo, farò un template ;-P

Ehheeeh! Nonna Civvi, bella cosi ;) E la risposta che volevo sentire da te :P +1 Quoto Civvì ;) --Luigi Vampa Chiedi a meo al mio Tutor 13:53, 2 mar 2007 (CET)[rispondi]

Accidenti! È bello vedere che alla fine, in realtà, siamo tutti d'accordo e che il progetto - per fortuna - va avanti bene nonostante traversie e fuffa. Comunità ed enciclopedia sono due lati della stessa medaglia, due ali senza le quali non si può volare verso alcun risultato concreto. L'importante è che non perdiamo mai di vista l'obiettivo, il perché siamo qui, oltre ovviamente alle regole più elementari della convivenza civile. Non prendiamoci troppo sul serio, ha ragione Kal El nel dire che siamo dei (volonterosi, aggiungo io) dilettanti. Ma questo appunto, ho in mente le parole di Civvi, non significa che possiamo permetterci qualunque imperfezione o passo falso: siamo esseri umani imperfetti ma che tendono, senza pretendere di arrivarci, alla perfezione. E il modo migliore per farlo è sentirsi davvero una comunità, una squadra che guarda avanti verso lo stesso punto, anche partendo da vissuti e pensieri diversi. Le differenze arricchiscono, non devono dividere ma ispirare un sereno confronto. Stiamo andando dove vogliamo andare, lo facciamo insieme giorno per giorno, pur nelle difficoltà. Il progetto non è cambiato, noi non siamo cambiati e la passione è quella di sempre: vecchia e nuova guardia non esistono o, al massimo, si specchiano l'una nell'altra riconoscendosi a vicenda come una cosa sola. Noi siamo Wikipedia, il volto che le daremo dipende da ogni nostra singola azione. Facciamola crescere, facciamola diventare, tutti insieme, ciò che abbiamo sognato di lei! E adesso... al lavoro! ;-) --ARIEL 23:04, 3 mar 2007 (CET)[rispondi]