Xevious

videogioco del 1982

Xevious è un videogioco arcade prodotto da Namco, progettato da Masanobu Endō, e pubblicato nel 1982 (in Occidente fu distribuito da Atari). Il gioco utilizza la piattaforma hardware Namco Galaga[1]. Fu uno dei primi giochi sparatutto a scorrimento verticale, e influenzò i giochi successivi del genere. La grafica era rivoluzionaria, con sprite renderizzati e dettagliati anche grazie all'uso accurato di colori, ombre e della tecnica del palette shifting[2]. È possibile che Xevious sia stato anche il primo videogioco arcade ad avere un proprio spot televisivo[1].

Xevious
videogioco
Schermata arcade di Xevious con i Bacula
Titolo originaleゼビウス Zebiusu
PiattaformaArcade, Amstrad CPC, Apple II, Atari 7800, Atari ST, Commodore 64, NEC PC-8801, NEC PC-9801, Nintendo Entertainment System, Sharp X1, ZX Spectrum, FM-7, NEC PC-8000, Sharp MZ
Data di pubblicazioneArcade: 1982
NES, X1, Apple: 1984
PC-88, PC-98: 1985
C64, CPC: 1986
ZX, ST: 1987
GenereSparatutto a scorrimento
TemaFantascienza
OrigineGiappone
SviluppoNamco
PubblicazioneNamco, Atari, U.S. Gold
DesignMasanobu Endō
Modalità di giocoGiocatore singolo, 2 alternati
Periferiche di inputJoystick, tastiera
SupportoCartuccia, cassetta, dischetto
Distribuzione digitaleVirtual Console
Seguito daSuper Xevious
Specifiche arcade
CPUTre Z80 a 3,072 MHz;
tre MB884x a 1,536 MHz
Processore audioNamco 3-channel WSG, circuiti discreti (per le esplosioni)
SchermoVerticale raster
Risoluzione288 x 224 a 60,6 Hz
Periferica di inputJoystick a 8 direzioni, due pulsanti

Modalità di gioco modifica

Il giocatore utilizza un joystick a otto direzioni per pilotare un'astronave da combattimento chiamata Solvalou, sopra un ambiente terrestre a scorrimento costante verso l'alto. Due tasti consentono di fare fuoco con un laser di prua e sganciare bombe per colpire gli obiettivi di terra o di mare. Le bombe si possono centrare sul bersaglio grazie a un mirino posto più avanti del muso dell'astronave, a distanza fissa.

I nemici sono macchinari alieni, solitamente con forme geometriche e di colore grigio. Contro la Solvalou fanno fuoco astronavi nemiche di diversi tipi, letali anche in caso di scontro, e difese contraeree sia mobili che stanziali. In alcune aree compaiono gigantesche astronavi-madre ottagonali, chiamate Andor-Genesis, che il giocatore può eliminare solo colpendole ripetutamente con le bombe nel loro nucleo centrale, denominato Bragza; costituiscono l'unico caso di velivoli vulnerabili alle bombe. Tra i nemici ci sono anche specchi volanti e rotanti, chiamati Bacula, che attraversano lo schermo e si possono soltanto evitare in quanto indistruttibili; e cupole sotterranee invisibili (le "Sol Citadels"), che si possono individuare solo perché il mirino cambia colore quando le rileva.

A differenza di altri arcade classici, Xevious non ha veri e propri livelli distinti; il movimento della Solvalou attraversa, senza interruzioni, 16 aree, dopodiché il gioco ricomincia dall'area 7 e così all'infinito. Il territorio sorvolato è costituito perlopiù da foresta e prato, con strade, aeroporti e qualche superficie acquatica. A un certo punto nel gioco, la Solvalou sorvola le linee di Nazca.

Le vite che inizialmente il giocatore ha a disposizione sono tre, senza punti ferita. Nel gioco si trovano nascoste alcune bandierine, che fuoriescono se il giocatore vi spara sopra con le bombe: ogni bandierina raccolta fornisce una vita supplementare. Altre vite extra vengono guadagnate al raggiungimento di determinati punteggi.

Colonna sonora modifica

La musica porta la firma della compositrice Yuriko Keino.

Accoglienza modifica

Xevious fu distribuito in tutto il mondo. In Giappone divenne un vero e proprio oggetto di culto. I musicisti Haruomi Hosono e Keisuke Kuwata resero omaggio al gioco, in particolare Hosono produsse un album di musica tratta dai videogiochi Namco, in cui Xevious era il pezzo centrale. Nel booklet di un successivo singolo, Hosono incluse un racconto di fantascienza ambientato nel mondo di Xevious.[3]

All'originale si sono ispirati molti seguiti, remake e spin off[4], nessuno dei quali ha ottenuto un successo paragonabile all'originale:

Il gioco originale appare in diverse raccolte Namco Museum. È inoltre incluso in Ridge Racer 7 come mini-gioco all'avvio della partita o selezionabile dai menu di gioco.

Note modifica

  1. ^ a b Killer List of Videogames.
  2. ^ Progetto EMMA
  3. ^ (EN) Carlo Savorelli e Sam Derboo, Xevious, su Hardcore Gaming 101, 22 maggio 2014. URL consultato il 9 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2016).
  4. ^ (EN) Gruppo di videogiochi: Xevious series, su MobyGames, Blue Flame Labs.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica