Zero (serie televisiva)

serie televisiva italiana

Zero è una serie televisiva italiana del 2021 prodotta da Fabula Pictures e Red Joint Film per Netflix, liberamente ispirata al romanzo Non ho mai avuto la mia età di Antonio Dikele Distefano.[1]

Zero
PaeseItalia
Anno2021
Formatoserie TV
Generefantastico, drammatico
Stagioni1
Episodi8
Lingua originaleitaliano
Crediti
IdeatoreMenotti
RegiaPaola Randi, Ivan Silvestrini, Margherita Ferri, Mohamed Hossameldin
Interpreti e personaggi
MontaggioPietro Morana
ScenografiaCarlo Aloisio
ProduttoreMarco De Angelis, Nicola De Angelis, David Fischer
Produttore esecutivoStefano Voltaggio
Casa di produzioneFabula Pictures, Red Joint Film
Prima visione
Data21 aprile 2021
DistributoreNetflix

Il trailer è stato diffuso il 2 marzo 2021.[2]

La serie è stata cancellata da Netflix dopo una stagione.[3]

Trama modifica

Omar è un ragazzo italiano di seconda generazione di origini senegalesi che vive in una periferia di Milano. Timido al punto di sentirsi invisibile: ciò si trasforma in uno straordinario superpotere, che lo rende davvero invisibile quando prova forti emozioni.

La sua storia si intreccia con quella di altri ragazzi che vivono come lui nel Barrio e vogliono preservare la loro casa e il quartiere dove sono cresciuti, minacciato dalla speculazione edilizia.[4][2]

Episodi modifica

Stagione Episodi Pubblicazione Italia
Prima stagione 8 2021

Personaggi e interpreti modifica

Note modifica

  1. ^ Zero, superpotere ai ragazzi invisibili, serie Netflix, in ANSA, 2 marzo 2021. URL consultato il 3 marzo 2021.
  2. ^ a b ZERO - La nuova serie originale Netflix disponibile dal 21 aprile - Nel teaser l'anteprima di “64 Barre di paura”, brano inedito di Marracash ispirato alla serie, su about.netflix.com, 2 marzo 2021. URL consultato il 3 marzo 2021.
  3. ^ Zero non avrà una seconda stagione: Cancellata la serie italiana di Netflix, su ComingSoon.it. URL consultato il 17 settembre 2021.
  4. ^ Netflix annuncia la sua nuova serie originale italiana Zero, su about.netflix.com, 9 luglio 2019. URL consultato il 3 marzo 2021.

Collegamenti esterni modifica

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