Adriano Prosperi

storico e giornalista italiano (1939-)

Adriano Prosperi (Cerreto Guidi, 21 agosto 1939) è uno storico italiano.

Adriano Prosperi al Festival dell'economia di Trento nel 2016

Biografia

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Carriera accademica

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Si è formato presso l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, dove è stato allievo di Armando Saitta e Delio Cantimori. Ha insegnato Storia moderna presso l'Università della Calabria, l'Università di Bologna, l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore. È membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei. I suoi principali interessi di studio hanno riguardato la storia dell'Inquisizione romana, la storia dei movimenti ereticali nell'Italia del Cinquecento, la storia delle culture e delle mentalità tra Medioevo ed età moderna.

La sua opera più nota è stata Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari, in cui Prosperi ha presentato un'interpretazione dei modi e delle forme con cui l'egemonia cattolica si sarebbe definitivamente affermata in Italia a cavallo tra XVI e XVII sec., interpretazione che ha suscitato un ampio dibattito storiografico sul peso dell'Inquisizione nella storia italiana[1].

Attività pubblicistica

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Ha scritto per le pagine culturali del Corriere della Sera e de Il Sole 24 Ore, occupandosi per lo più di recensioni di libri. In seguito ha collaborato con La Repubblica, estendendo il suo campo di intervento a temi di rilevanza politica e sociale. Ha curato la rubrica il taccuino sul settimanale Left. Ha partecipato ad alcune puntate della trasmissione L'Infedele, condotta da Gad Lerner su LA7. I suoi interventi pubblici, tra 2008 e 2012, sono stati caratterizzati da una forte polemica anti-berlusconiana e contro il negazionismo della Shoah e l'antisemitismo.[2]

Dibattiti storiografici e controversie

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Il dibattito storiografico su Delio Cantimori

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Prosperi ha partecipato al dibattito storiografico su Delio Cantimori in difesa del maestro.

Il dibattito storiografico sul peso dell'Inquisizione nella storia italiana

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Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari (1996, 20092) è un libro di storia moderna che indaga i rapporti tra Chiesa e società, non solo nell'esercizio del potere materiale dello Stato Pontificio in piena epoca di Controriforma, ma in misura maggiore sul formarsi della coscienza stessa cattolica attraverso tre istituzioni (che corrispondono alle tre parti del libro stesso): l'Inquisizione (con lo sviluppo del Sant'Uffizio e dei suoi manuali), la confessione (come controllo dei singoli e del territorio per la lotta all'eresia, nell'evoluzione tra Riforma di Lutero e Concilio di Trento) e, infine, la predicazione dei missionari. La parte centrale del libro include capitoli sulla superstizione, gli esorcisti, la magia, la santità vera e falsa.

La pubblicazione del saggio suscitò apprezzamenti (come la recensione di Carlo Ginzburg in La Repubblica[3]), e anche critiche, alimentando un intenso dibattito storiografico sul ruolo dell'Inquisizione e della Chiesa cattolica nella storia italiana. Giovanni Romeo nel 1999 pubblicò una recensione[4] sulla rivista Quaderni storici, sottolineando a suo giudizio le carenze empiriche e documentarie delle teorie di Prosperi ("mi sarei aspettato una diversa articolazione interna del nucleo centrale della ricerca [...] sarebbe stato molto più opportuno — anziché presentare singole tematiche di rilievo inquisitoriale — approfondire, anche in un'area circoscritta e per un periodo limitato, l'andamento complessivo dei controlli di coscienza operati ordinariamente dalle autorità ecclesiastiche, nelle sollecitazioni romane e nelle diverse applicazioni locali"[5]).

Jean-Pierre Dedieu e René Millar Carvacho in un articolo pubblicato nel 2002 sulla rivista Annales. Histoire, Sciences sociales, giudicano che l'opera «affascinante» di Prosperi è divenuta "un punto di riferimento della scuola italiana di studi sull'Inquisizione - e costituisce - il tentativo più spinto e più compiuto mai intrapreso per integrare il fenomeno inquisitoriale in una storia globale"[6].

Nel libro Vittore Soranzo vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa e Inquisizione nell'Italia del Cinquecento, pubblicato da Laterza nel 2006, Massimo Firpo sostiene che nel saggio è stato attribuito un carattere troppo decisivo all'affermazione dei tribunali inquisitoriali, sopravvalutandone il peso nella storia italiana: "Il fascino del potere che emana da quei tribunali, la constatazione della loro pervasiva capacità di ritrovare "in ogni crisi storica del paese Italia antiche e nuove ragioni di egemonia", di adattarsi al mutare delle cose e dei tempi e di trovare sempre nuovi spazi di azione, hanno indotto Prosperi a ritenere fuori dubbio il fatto che "la Chiesa abbia vinto [...]. Il sottrarsi a quel fascino, tuttavia [...] costituisce il presupposto indispensabile per capire il prezzo di quella vittoria e recuperare anche nel presente le tradizioni intellettuali e civili che nel passato cercarono di contrastare quell'egemonia e le sue categorie fondanti, talora all'interno stesso dell'istituzione ecclesiastica, per indicare la strada verso acquisizioni irrinunciabili della nostra civiltà, quali la libertà del sapere, il primato della coscienza, la separazione tra Chiesa e Stato, il diritto al dissenso, la creazione di uno spazio pubblico di discussione e confronto"[7].

Il giornalista Antonio Carioti recensendo Firpo si limitava a riportare le sue frasi contro le interpretazioni dei cattolici Hubert Jedin, Giuseppe Alberigo e Paolo Prodi, e dei laici Prosperi e Asor Rosa[8]. Prosperi dal canto suo, recensendo il volume di Firpo sul Sole 24 Ore del 3 dicembre 2006[9], valutò l'interpretazione di Firpo come una riproposizione del vetusto paradigma della "mancata Riforma" in Italia, e aggiunse: "Si capirà dunque lo stupore provato dallo scrivente quando si è trovato indicato come succube di una fascinazione dell'Inquisizione che non crede di avere mai avvertito. La verifica è facile: il libro a cui Firpo si riferisce — Tribunali della coscienza (Einaudi 1996) — cerca di analizzare e di capire le ragioni che permisero alla Chiesa cattolica del Cinquecento di vincere ma anche di convincere e di radicarsi stabilmente nella società italiana; un esito che la sola forza di un tribunale e di una polizia non poteva ottenere. Dunque se qualcuno ha subito la fascinazione dell'Inquisizione, quello non sono io".

La vicenda del "corvo" della Normale in occasione della rielezione di Settis

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Nel maggio 2007, durante il dibattito sulla rielezione di Salvatore Settis a direttore della Normale di Pisa per un terzo mandato, una lettera a firma di Prosperi raggiunse la redazione del quotidiano La Nazione, che la pubblicò[10]. La lettera polemizzava contro un presunto volantino, circolante alla Normale, in cui lo storico era accusato di opporsi alla conferma di Settis perché quest'ultimo non aveva favorito la chiamata a professore associato presso la prestigiosa università pisana della figlia Valentina Prosperi (allieva di Gian Biagio Conte, anch'egli tra gli oppositori di Settis), chiamata come professore associato presso l'Università di Sassari.

La direzione della Scuola Normale, in un comunicato[11], e Prosperi stesso, attraverso una lettera-smentita[12], denunciarono che si trattava di un falso, e che il volantino a cui faceva riferimento non esiste. La vicenda finì sulla prima pagina del Corriere della Sera[13].

La polemica sulla Biblioteca Universitaria di Pisa

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Il 29 maggio 2012 il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, ha deliberato con una ordinanza la chiusura del Palazzo della Sapienza, sede storica dell'Università di Pisa e della Biblioteca Universitaria, per le necessarie opere di messa in sicurezza dell'immobile. Prosperi si è messo alla testa di una contestazione contro lo spostamento della Biblioteca dalla sua sede storica, polemizzando contro la decisione, temporanea ma ipotizzata anche in via permanente, di spostare il patrimonio librario presso un convento dei cappuccini situato nei pressi del centro di Pisa (San Giusto), da lui considerata "di per sé insoddisfacente da tutti i punti di vista", segnando "la rinuncia e il fallimento delle istituzioni accademiche, del governo cittadino e regionale e dei ministeri nazionali"[14].

La decisa presa di posizione di Prosperi ha suscitato una risposta di disappunto da parte del sindaco Filippeschi[15]. MiBAC, Comune e Rettorato hanno confermato i loro piani che non escludono l'eventualità di ricollocare permanentemente la Biblioteca in sede più idonea e funzionale rispetto all'antico palazzo. Prosperi ha reagito lanciando un nuovo appello simile al precedente[16].

Nel 2016 ha espresso posizioni vicine al movimento No Cav schierandosi a favore della tutela delle Alpi Apuane[17][18].

  • Tra evangelismo e controriforma. Gian Matteo Giberti (1495-1543), Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1969.
  • A. Prosperi-Carlo Ginzburg, Giochi di pazienza. Un seminario sul «Beneficio di Cristo», Collana Piccola Biblioteca n.258, Torino, Einaudi, 1975, ISBN 88-06-43778-X. - con due postfazioni degli autori, Collana Saggi, Quodlibet, 2020, ISBN 978-88-229-0495-9.
  • Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari, Collana Biblioteca di cultura storica, Torino, Einaudi, 1996, ISBN 88-06-12670-9. (Premio Nazionale Letterario Pisa per la Saggistica)[19] - Nuova ed., Einaudi, 2009, ISBN 978-88-06-20052-7.
  • Il Concilio di Trento e la Controriforma, Trento, UCT, 1999, ISBN 88-86246-45-5.
  • America e apocalisse e altri saggi, Pisa, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 1999, ISBN 88-8147-135-3.
  • Il Concilio di Trento: una introduzione storica, Collana Piccola Biblioteca.Nuova serie, Torino, Einaudi, 2001, ISBN 978-88-06-15877-4., - in abbinamento a Il Giornale, Milano, 2007.
  • A. Prosperi-Paolo Viola, Storia del mondo moderno e contemporaneo, 6 volumi, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 978-88-286-0693-2.
  • L'eresia del Libro Grande. Storia di Giorgio Siculo e della sua setta, Collana Campi del sapere, Milano, Feltrinelli, 2000, ISBN 88-07-10297-8. - Feltrinelli, 2011, ISBN 978-88-07-723049.
  • L'Inquisizione romana. Letture e ricerche, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, ISBN 88-8498-082-8.
  • Dare l'anima. Storia di un infanticidio, Collana Storia, Torino, Einaudi, 2005, ISBN 88-06-16754-5.
  • Giustizia bendata. Percorsi storici di un'immagine, Collana Storia, Torino, Einaudi, 2008, ISBN 978-88-06-19403-1. (Premio Viareggio per la saggistica)[20].
  • Cause perse. Un diario civile, Collana Passaggi, Torino, Einaudi, 2010, ISBN 978-88-06-20432-7.
  • Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna. Volume I: Eresie, Roma, Storia e Letteratura, 2010, ISBN 978-88-6372-087-7.
  • Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna. Volume II: Inquisitori, ebrei, streghe, Roma, Storia e Letteratura, 2010, ISBN 978-88-6372-102-7.
  • Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna. Volume III: Devozioni e conversioni, Roma, Storia e Letteratura, 2010, ISBN 978-88-6372-155-3.
  • Il seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492, Collana Saggi tascabili, Roma-Bari, Laterza, 2011, ISBN 978-88-420-9442-5.
  • Delitto e perdono. La pena di morte nell'orizzonte mentale dell'Europa cristiana. XIV-XVIII secolo, Collana Storia, Torino, Einaudi, 2013, ISBN 978-88-06-20919-3. Premio Brancati 2014[21] - Nuova edizione riveduta, Collana Piccola Biblioteca.Nuova Serie, Einaudi, 2016, ISBN 978-88-06-22686-2.
  • La vocazione. Storie di gesuiti tra Cinquecento e Seicento, Collana Storia, Torino, Einaudi, 2016, ISBN 978-88-06-22845-3.
  • Identità. L'altra faccia della storia, Collana I Robison.Letture, Roma-Bari, Laterza, 2016, ISBN 978-88-581-2591-5.
  • Lutero. Gli anni della fede e della libertà, Collezione Le Scie, Milano, Mondadori, 2017, ISBN 978-88-04-67703-1.
  • Un volgo disperso. Contadini d'Italia nell'Ottocento, Collana Storia, Torino, Einaudi, 2019, ISBN 978-88-062-4009-7. - Nuova ed. ampliata, Collana Piccola Biblioteca. Nuova serie, Torino, Einaudi, 2021, ISBN 978-88-062-5067-6.
  • La notte del barbagianni. Stregoneria e riti agrari nella Toscana moderna, Fucecchio, Edizioni Il Padule, 2020.
  • Il lato sinistro, Collana Sassifraga, Roma, Mauvais Livres, 2021, ISBN 979-12-80264-01-5.
  • Un tempo senza storia. La distruzione del passato, Collana Vele, Torino, Einaudi, 2021, ISBN 978-88-062-0918-6.
  • Tremare è umano. Una breve storia della paura, Milano, Solferino, 2021, ISBN 978-88-282-0643-9.
  • Eresie, Collana Saggi, Macerata, Quodlibet, 2021, ISBN 978-88-229-0659-5.
  • Una rivoluzione passiva. Chiesa, intellettuali e religione nella storia d'Italia, Collana Storia, Torino, Einaudi, 2022, ISBN 978-88-062-5018-8.
  • Inquisizioni, Collana Saggi, Macerata, Quodlibet, 2023, ISBN 978-88-229-0660-1.

Curatele

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  1. ^ Cfr. in particolare: Carlo Ginzburg, Italia, un Paese fondato sull'Inquisizione, La Repubblica, 14 gennaio 1997; Massimo Firpo, Tribunali della coscienza in età tridentina in "Studi Storici", 38, 2. 1997, pp. 355-382; Giovanni Romeo, Sui Tribunali della coscienza di Adriano Prosperi[collegamento interrotto] in "Quaderni storici", 35, 1999, pp. 796-800; Giuliana Nobili Schiera, Coscienze e politica. A proposito di Adriano Prosperi, Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari in "Scienza & Politica", 21, 1999, pp. 113-116.
  2. ^ Cfr., per esempio, A. Prosperi, La malattia negazionista, Repubblica, 25/6/2012.
  3. ^ C. Ginzburg, Italia, un Paese fondato sull'Inquisizione, La Repubblica, 14 gennaio 1997.
  4. ^ la recensione
  5. ^ G. Romeo, Sui Tribunali della coscienza di Adriano Prosperi[collegamento interrotto] in "Quaderni storici", 35, 1999, pp. 796-800, citazione da p. 800
  6. ^ (FR) J.-P. Dedieu, R. Millar Carvacho, Entre histoire et mémoire. L'Inquisition à l'époque moderne: dix ans d'historiographie, in "Annales", 57, 2002, pp. 349–72, in particolare pp. 358-59 e 370: ouvrage fascinant, devenu un point de référence de l'école italienne [...] Cet ouvrage constitue la tentative la plus poussée et la plus achevée jamais entreprise pour intégrer le phénomène inquisitorial dans une histoire globale.
  7. ^ M. Firpo, Vittore Soranzo vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa e Inquisizione nell'Italia del Cinquecento, Laterza, Roma-Bari 2006, p. 512.
  8. ^ A. Carioti, Quelle critiche ad Alberigo e Prodi, "Corriere della Sera", 26 novembre 2008
  9. ^ A. Prosperi, Eroe della Riforma mancata Archiviato il 5 novembre 2015 in Internet Archive., Il Sole 24 Ore, 3 dicembre 2006.
  10. ^ Volantini e lettere al vetriolo, La Nazione, 16 maggio 2007; Volantini e veleni sulle elezioni alla Normale, La Nazione, 16 maggio 2007
  11. ^ Normale, un falso la lettera di Prosperi alla Nazione Archiviato il 5 novembre 2015 in Internet Archive., comunicato ufficiale sul sito della Normale, 16 maggio 2007
  12. ^ Lettera-smentita di Adriano Prosperi, pubblicata su La Nazione del 17 maggio 2007. Vedi anche Veleni a Pisa. Un "corvo" colpisce la Scuola Normale, La Nazione, 17 maggio 2007.
  13. ^ Il corvo. Calunnie, veleni e una lettera falsa alla Normale di Pisa, articolo di Dino Messina sul Corriere della Sera del 18 maggio 2007
  14. ^ Pisa, appello per la biblioteca: "Deve restare alla Sapienza", La Repubblica - Firenze, 1º giugno 2012; Archiviato il 5 novembre 2015 in Internet Archive., Pisanotizie, 2 giugno 2012.
  15. ^ Filippeschi risponde a Prosperi sulla biblioteca universitaria: "Il Comune ha fatto la sua parte"[collegamento interrotto], Pisanotizie, 16 agosto 2012
  16. ^ Biblioteca, a tre mesi dalla chiusura ancora nessuna verifica strutturale. Prosperi: "Necessario un confronto pubblico"[collegamento interrotto], Pisanotizie, 5 settembre 2012
  17. ^ Carrara, in difesa delle Alpi Apuane l'appello di scrittori e intellettuali, su la Repubblica, 7 settembre 2016. URL consultato il 3 agosto 2021.
  18. ^ Appello alla Corte Costituzionale contro la privatizzazione e lo sfruttamento delle Alpi Apuane, su Il Giornale dell'arte. URL consultato il 3 agosto 2021.
  19. ^ Albo d'oro, su premionazionaleletterariopisa.onweb.it. URL consultato il 7 novembre 2019.
  20. ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2017).
  21. ^ Albo d'oro premio Brancati, su comune.zafferana-etnea.ct.it. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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